Grano che arriva in Sicilia con le navi: facciamo un po’ di chiarezza/ MATTINALE 513

24 gennaio 2020

A noi risulta che in arrivo, nella nostra Isola, ci sono ben cinque navi. Portano solo grano o altro? Non lo sappiamo. Ma sappiamo che su tale argomento le ‘autorità’ non danno alcuna informazione. E sappiamo anche che non ci dobbiamo fidare dell’attuale Governo regionale che, su tale argomento, butta molto fumo negli occhi e fa troppe chiacchiere

Grano che arriva in Sicilia dall’estero con le navi: proviamo a ricapitolare. Da una settimana gira voce che sarebbero in arrivo ben cinque navi. Siamo sicuri che siano tutte cariche di grano? Le voci si rincorrono. Teniamo presente che, su questo argomento, non c’è informazione. Le notizie bisogna cercarle con molta fatica. E’ difficile sapere quanto grano estero arriva nella nostra Isola. Ma è la stessa cosa per l’olio d’oliva e, in generale, per l’ortofrutta.

Noi, nei giorni scorsi, siamo riusciti ad avere informazioni su una nave di grano in arrivo al porto di Pozzallo. Ce ne ha parlato un agricoltore. Abbiamo appreso la notizia con un paio di giorni di anticipo. E l’abbiamo scritto.

Ieri ci è giunta notizia che la nave carica di grano con lo sbarco programmato al porto di Pozzallo è stata dirottata a Catania: e ne abbiamo dato subito notizia.

Qualche ora dopo siamo stati raggiunti al telefono da un esponente delle ‘autorità’ che ci ha detto che la notizia che abbiamo dato su Catania era “priva di fondamento”. La nave in questione dovrebbe arrivare a Pozzallo ed è una nave, così ci è stato detto, carica di “sfarinati di soia”.

A noi la precisazione di questa ‘autorità’ non ci ha convinto molto. Perché prima di scrivere che la nave carica di grano estero in arrivo a Pozzallo sarebbe stata dirottata nel porto di Catania abbiamo fatto le nostre verifiche.

A noi, infatti, è stato detto non solo che la nave carica di grano in arrivo a Pozzallo – peraltro di qualità non eccelsa – è stata dirottata nel porto di Catania, ma che a Catania, per questa mattina, è prevista una manifestazione di agricoltori.

La manifestazione di agricoltori di stamattina a Catania, ieri sera, ci è stata confermata da tre agricoltori e anche dal messaggio, su Facebook, di un personaggio politico.

Così, ieri sera, abbiamo chiamato Agostino Cascio, uno degli agricoltori che oggi dovrebbe essere presente alla manifestazione di Catania.

“Domani (oggi per chi legge ndr) – ci ha detto Cascio – saremo al porto di Catania per manifestare contro l’arrivo di grano duro estero. Questa storia del grano estero che viene importato in Sicilia per deprimere il prezzo del nostro grano duro deve finire. Abbiamo iniziato una battaglia e non ci fermeremo”.

“Noi pretendiamo i controlli sulle navi cariche ci prodotti agricoli che arrivano in Sicilia – aggiunge Cascio -. Il riferimento è al grano duro, all’ortofrutta e anche agli sfarinati. Non ci bastano i controlli a campione, come vengono effettuati per ora: noi chiediamo controlli rigidi sulla salubrità dei prodotti nave per nave”.

Come commentare quello che sta succedendo? E’ abbastanza semplice. In Sicilia, questo ormai l’abbiamo capito, arriva di tutto. Ma i controlli sono saltuari e a campione.

Certo, qualche sequestro c’è stato: ieri sera i melograni arrivati a Palermo dalla Tunisia, e i limoni arrivati a Siracusa dalla Turchia qualche giorno fa.

Ma, stranamente, non sappiamo nulla dell’olio d’oliva estero che arriva in Sicilia dalla Tunisia; e non abbiamo notizie precise dell’olio d’oliva deodorato, vera e propria ‘delizia’ del palato...

Però sappiamo che i Centri commerciali della Sicilia sono invasi da ‘offerte’ di “olio d’oliva extra vergine” a 3 euro a bottiglia, quando abbiamo più volte dimostrato che una bottiglia di vero olio d’oliva extra vergine siciliano o italiano non può costare meno di 8 euro a bottiglia!

Così come sappiamo che la Sicilia è piena di grano duro estero, ma dobbiamo stare zitti!

Invece noi non solo continuiamo a scrivere, ma cominciamo a dire che siamo stanchi del fumo negli occhi lanciato dalle ‘autorità’. Noi – e lo scriviamo a chiare lettere – non ci fidiamo dell’attuale Governo regionale e di tutte le altre ‘autorità che operano in Sicilia. Anche perché dalla Regione e da altre ‘autorità’ non c’è trasparenza.

Non sappiamo nulla delle navi di grano, non sappiamo nulla dei controlli: brancoliamo nel buio perché non c’è interesse ad informare i cittadini su tali argomenti.

Anche i controlli – quei pochi di cui siamo a conoscenza – arrivano dall’Istituto Zooprofilattico della Sicilia. Ma i controlli debbono essere effettuati da più laboratori, e non soltanto da un laboratorio che fa capo alla Regione siciliana e al Ministero della Salute!

Ultima notazione per le ‘autorità’: qualcuno sta controllando gli “sfarinati di soia” in arrivo nel porto di Pozzallo? Ricordiamo che la soia è una leguminosa che viene coltivata a colpi di glifosato. Ribadiamo: i controlli non possono essere effettuati solo dall’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, ma devono essere effettuati anche da altri laboratori indipendenti. E i risultati vanno resi noti ai cittadini con in calce le firme di chi li ha effettuati, sennò servono a poco!

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