Allarme micotossine per il grano del Centro Nord Europa e del Canada eventualmente importato in Italia?

15 settembre 2021
  • Le piogge, durante la fase di raccolta del grano non sono mai un bel segnale per i consumatori che debbono tenere gli occhi aperti
  • La presenza di acqua durante la fase della raccolta del grano facilita la presenza dei funghi e i funghi, a propria volta, producono le micotossine
  • Ma come quest’anno saranno importati i controlli sul grano d’importazione

Le piogge, durante la fase di raccolta del grano non sono mai un bel segnale per i consumatori che debbono tenere gli occhi aperti

Allarme micotossine DON per il grano che potrebbe arrivare in Italia dall’estero? Sembrerebbe proprio di sì, a giudicare da quanto è successo da Giugno e Luglio nel centro Nord Europa, ma anche per i problemi del grano canadese, duro e tenero, molto richiesto dal nostro Paese: il primo – il grano duro – per la produzione di pasta; il secondo – il grano tenero – per l’industria dolciaria, ma anche per altre preparazioni (il riferimento è alla varietà di grano tenero canadese Manitoba). Ma andiamo per ordine. Con la crisi che è stata provocata dai cambiamenti climatici, è stata fatta un po’ di chiarezza sul grano duro lavorato in Italia dall’industria della pasta. La siccità in Canada e negli Stati Uniti d’America e l’alluvione che lo scorso Luglio ha compito il Centro Nord Europa ha ridotto la produzione mondiale di grano. Come stanno le cose in Italia lo ha detto Giuseppe Ferro, ’amministratore delegato de La Molisana (terzo pastificio italiano per valore): “Il cuore del problema è in Canada che è di gran lunga il primo produttore al mondo di grano duro e che quest’anno ha prodotto 3,5 milioni di tonnellate anziché le solite 6,5”. Ferro afferma che si sta già assistendo ad una corsa all’accaparramento: “Nemmeno durante la guerra mancò così tanto grano”. Insomma, l’Italia è sempre stato un grande importatore di grano duro canadese, anche se negli ultimi anni – causa il fatto che una parte del grano in Canada viene fatto maturare artificialmente con il glifosato – si è cercato di minimizzare o, addirittura, di nascondere la presenza del grano duro canadese in Italia. Eh sì, i tempi in cui si diceva che il grano duro canadese di qualità superiore al grano duro italiano – parole di Oscar Farinetti – sono finiti!

La presenza di acqua durante la fase della raccolta del grano facilita la presenza dei funghi e i funghi, a propria volta, producono le micotossine

Adesso c’è una riduzione anche della produzione di grano canadese: una drastica riduzione. Ma ci potrebbero essere problemi anche per la parte di grano canadese – duro e tenero – che potrebbe essere esportato, magari in Italia. Perché? Perché da quello che leggiamo qua e là c’è stato qualche problema durante la raccolta del grano: cosa, questa, che in Canada si può verificare. Lo scorso anno, ad esempio, abbiamo riportato un video nel quale si vedeva la mietitrebbiatura del grano sotto la neve. Quest’anno, come abbiamo letto qua e là, non ci sarebbe stata la neve, ma qualche pioggia. Ora, quando il grano durante la raccolta si bagna – con la neve o con la pioggia – è un problema, perché l’acqua facilita la presenza dei funghi e i funghi, a propria volta, producono le micotossine (in questi casi, nel grano, è per lo più presente la micotossine DON. E le micotossine sono un problema perché non sono proprio un toccasana per l’apparato digerente dell’uomo; anzi! A conti fatti, se – almeno per un parte del grano canadese duro e tenero – che potrebbe essere esportato in Italia dal Canada aleggia il dubbio della possibile presenza di micotossine, per il grano del Centro Nord Europa le micotossine sono una certezza. Scrive GIFT a proposito della Francia: “Le piogge hanno determinato la contaminazione diffusa del frumento duro con micotossine, oltre alla sua scarsa qualità. Non è ancora chiaro quanto grano sarà disponibile per il mercato internazionale, in gran parte già opzionato da Cina e Algeria per le spedizioni che inizieranno a Settembre”. Non sappiamo se la Cina si prenderà il grano francese con eventuali problemi di micotossine, ma dubitiamo che lo acquisterà l’Algeria: infatti, i Paesi del Nord Africa – che importano grano duro – sono di solito molto attenti a non acquistare grano con glifosato e micotossine, molto più attenti dell’Italia!”.

Ma come quest’anno saranno importati i controlli sul grano d’importazione

In conclusione, quest’anno, con il grano non c’è proprio da stare allegri. C’è una riduzione della produzione mondiale di questo cereale, il prezzo è aumentato e ci sono molti problemi sia per il grano del Nord Europa, sia per il grano canadese. In questo scenario bisogna stare con gli occhi aperti. Anche perché, in Italia, non ci sono mai stati grandi controlli nel grano che arriva con le navi. Però ci sono le Associazioni dei produttori che potrebbero disporre i controlli sui prodotti finiti, soprattutto se l’Italia importerà grano dall’estero. Non che non ci siano i Paesi in grado di esportare grani privi di glifosato e micotossine, anche se quest’anno sono veramente pochi. Mai come quest’anno saranno importanti i controlli sulle eventuali navi cariche di grano che arriveranno nei porti italiani, ma anche sui prodotti finiti.

Foto tratta da Teatro Naturale

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