Cari grillini dell’Ars, l’alleanza con il PD vi fa solo perdere credibilità (e la faccia)

11 settembre 2019

L’opposizione, se sono in grado di farla, è bene che Cancelleri e compagni la facciano da soli. ‘Addizionarsi’ al PD siciliano significa essere identificati, nell’immaginario dei siciliani che seguono ancora la politica (meno del 50% della popolazione), come uguali al partito di Crocetta & Cracolici. Gliel’ha detto Beppe Grillo di fare così? La verità è che i grillini ormai sono al capolinea, dalle Alpi alla Sicilia, passando da Roma

Proprio stamattina abbiamo pubblicato le considerazioni di un lettore che ci chiama in causa perché non ci occupiamo più dell’Assemblea regionale siciliana. Ecco, oggi abbiamo trovato un argomento, che riguarda le cronache-comiche di Sala d’Ercole, delle quali vale la pane di spendere qualche parola.

Leggiamo qua e là che i grillini dell’Ars – un gruppo parlamentare di sconclusionati, ma così sconclusionati che più sconclusionati non si può – si sarebbero messi d’accordo con i deputati del PD per fare opposizione al Governo siciliano di Nello Musumeci.

Lungi da noi difendere il Governo Musumeci, che peraltro si difende da solo. Quello che vogliano far notare agli sconclusionati seguaci siculi di Beppe Grillo è che il PD è, in assoluto, la peggiore forza politica siciliana degli ultimi quindici anni.

I signori del PD siciliano sono quelli che, nel 2008, insieme con il ‘genio’ finto-autonomista Raffaele Lombardo, hanno effettuato il ribaltone, non esitando ad allearsi con Confindustria Sicilia, allora ‘capitanata’ da Antonello Montane (lo sanno chi è? ormai noi dai grillini ci aspettiamo di tutto).

I signori del PD sono quelli che, nel novembre del 2012, hanno vinto le elezioni regionali regalando alla Sicilia il Governo di Rosario Crocetta, in assoluto il peggiore Governo della storia dell’Autonomia siciliana. Non esitando, anche in questo passaggio elettorale, ad allearsi con la solita Confindustria di Antonello Montante, organizzazione imprenditoriale-partito politico che ha espresso un assessore sia nella Giunta Lombardo sia nella Giunta Crocetta.

I signori del PD siciliano sono quelli che hanno affossato le finanze della Regione siciliana, consentendo al Governo Renzi di svuotare le ‘casse’ della Regione, calpestando l’Autonomia siciliana con due ‘Patti scellerati’ firmati da Renzi e Crocetta.

I signori del PD siciliano sono quelli che hanno fatto pagare ai siciliani, d’accordo con Roma, un miliardo e 340 milioni di euro all’anno per il “risanamento” dei conti dell’Italia (leggere per il pagamento degli interessi sul debito pubblico calcolato in modo truffaldino dall’Unione Europea dell’euro per fregare l’Italia): quasi la stessa cifra che viene pagata dalla Regione Lombardia, che ha il doppio degli abitanti della Sicilia e un reddito pro capite di gran lunga superiore a quello dei siciliani.

Per non parlare di quello che, nella passata legislatura, hanno combinato Crocetta e il PD con i crediti della Regione cancellati con grande disinvoltura dalla maggioranza di centrosinistraall’Ars. Vicenda incredibile che è stata oggetto di aspre critiche anche dai parlamentari del Movimento 5 Stelle della passata legislatura.

Ci rendiamo conto che i grillini debbono fare opposizione al Governo Musumeci. Ma un conto è fare opposizione, altra e ben diversa cosa è unirsi con chi, nella passata legislatura, ha massacrato le finanze della Regione siciliana con iniziative politiche e parlamentare contrassegnate da ascarismo.

Farsi vedere insieme – farsi fotografare insieme con i parlamentari del PD – crea un processo di associazione che, nell’immaginario dei siciliani che ancora seguono la politica (meno del 50% della popolazione, l’altra parte è troppo nauseata, se non schifata), fa di PD e Movimento 5 Stelle della Sicilia una cosa sola: ed è, politicamente parlando, una cosa pessima!

Ci rendiamo conto che, a Roma, i grillini – con in testa quello che ride sempre, al secolo Luigi Di Maio – per conservare le poltrone, si sono accucciati accanto al PD.

Ma non crediamo che in Sicilia ci sia questa ‘particolare’ esigenza: o forse i venti parlamentari dell’Ars del Movimento 5 Stelle, magari su input di Beppe Grillo, si sentono già ‘vicini’ al PD siciliano, al suo ‘stile’ di Governo e alle scelte politiche che hanno massacrato la Regione siciliana?

In questo caso, non abbiamo nulla da aggiungere…

Foto tratta da Treveling Debby 

 

 

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