“Direttore, perché avete abbandonato l’Ars?”. “E’ l’Ars di Miccichè che è ‘scollegata’ dalla Sicilia”

11 settembre 2019

Un lettore ci scrive. E ci ‘rimprovera’ di avere abbandonato l’Assemblea regionale siciliana: nel senso che I Nuovi Vespri non seguono più i lavori del Parlamento siciliano. Il problema è che non siamo noi che abbiamo abbandonato l’Ars: è l’Ars che, con la gestione del presidente Gianfranco Miccichè, ha abbandonato la Sicilia… 

Egregio direttore,

mi può spiegare perché, da mesi, non scrivete più un solo articolo sull’Assemblea regionale siciliana? Ma lei non è nato come cronista di politica regionale siciliana? Possibile che non riesce a trovare un solo argomento che riguarda Sala d’Ercole?

Lettera firmata

Intanto non sono “nato come cronista di politica regionale siciliana”. Ho cominciato a scrivere per i giornali nel 1978 e fino al 1985 mi sono occupato di agricoltura e, in generale, di economia. Poi, purtroppo…

Detto questo, per rispondere alla sua domanda, devo porle io una domanda: di che cosa dovrei scrivere? Cos’ha prodotto l’Assemblea regionale siciliana da febbraio di quest’anno ad oggi? Il Parlamento dell’Isola ha approvato Bilancio e Finanziaria 2019 – che oggi prendono il nome di legge di stabilità – e poi c’è il nulla.

Di cosa dovrei scrivere? Del ‘Collegato alla Finanziaria 2019’ scollegato con la realtà? Un ‘Collegato’ che non ‘collega’ tra di loro nemmeno i 70 parlamentari che dovrebbero approvarlo? Li conti: marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre: da allora assistiamo a un ‘annacamento’ di questo provvedimento: commissioni legislative, Aula, commissioni, comunicati stampa.

Che cosa dovrei scrivere? Che i deputati del Movimento 5 Stelle e del PD, che fino ad oggi se ne sono dette di tutti i colori, dopo l’inciucio romano, hanno deciso di inciuciarsi anche all’Ars per affossare ulteriormente la Sicilia affossando il Governo?

La verità è che, oggi, l’Assemblea regionale siciliana – come il ‘Collegato-scollegato’ che ondeggia nel nulla da sette mesi e con la presidenza affidata a Gianfranco Miccichè – è completamente scollegata dalla realtà della nostra Isola.

Cosa dovrei scrivere che l’Ars – come avvenuto ieri – tiene seduta martedì, prende atto del proprio vuoto-niente, e si aggiorna al martedì successivo?

Io non sono contro le istituzioni autonomistiche regionali: e non mi va di scrivere che l’Ars non ha fatto nulla, nemmeno leggi di settore: per esempio, interventi nella pubblica amministrazione, nei Beni culturali, in agricoltura e altro ancora.

Non scrivo contro l’Ars perché so che la Regione siciliana è messa malissimo per responsabilità del precedente Governo.

Il Governo regionale di Nello Musumeci ha ereditato dal precedente Governo di centrosinistra una situazione finanziaria disastrosa: un ‘buco’ di 2,1 miliardi e – mi creda – non so come hanno fatto Musumeci e l’assessore Gaetano Armao a convincere Roma a dilazionare il 30 anni un miliardo e mezzo di euro e in dieci anni altri 600 milioni di euro.

Sono stati bravi? Secondo me sono stati ‘maghi’, perché il dilazionamento a 30 anni non si sarebbe potuto effettuare: eppure ci sono riusciti.

Tra l’altro, siamo stati tra i pochi, in tempi non sospetti – era il gennaio di quest’anno – a invitare Musumeci e Armao a non avallare lo scippo di 800 milioni di euro di IVA. ma figuratevi se davano retta a noi!

Più di quello che abbiamo scritto cosa dobbiamo scrivere?

Ora sono spuntati altri 400 milioni di euro di ‘buco’: aspetto le ‘carte’ per capire da dove spuntano ‘sti debiti (perché debiti sono, visto che i Siciliani, così come stanno pagando a ‘rate’ i 2 miliardi e 100 milioni di debiti pagheranno anche – sempre a ‘rate’ – altri 400 milioni di euro di debiti: ringraziando sempre il passato Governo di centrosinistra di quel ‘genio’ di Rosario Crocetta.

Cosa dovrei scrivere? Che le ‘rate’ del ‘buco’ di 2,1 miliardi di euro (a cui si aggiungeranno le ‘rate’ di altri 400 milioni di euro) li stanno pagando in Sicilia con tagli ai Comuni che si rifanno sugli ignari cittadini aumentando e inventando tasse e imposte comunali?

Di cosa dovrei scrivere? Delle mostre organizzate dal presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, e dalla direttrice della Fondazione Federico II (che a mio avviso, oggi, andrebbe chiusa, perché, oggi, gestita così, non ha più senso), Patrizia Monterosso?

Mi creda: in questo momento ci sono cose più interessanti di cui occuparsi.

 

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