Palermo e provincia: nel calcolo dei contagi entrano ancora Lampedusa, Linosa e le navi in quarantena?/ MATTINALE 461

24 aprile 2021
  • Su questo dato il Governo regionale dovrebbe fare chiarezza. Anche perché Palermo e altri Comuni della provincia sono rimasti in zona rossa 
  • Non sarebbe il caso di fare chiarezza anche sulla presenza di varianti a Palermo? Come sono arrivate? C’è un sequenziamento? O dobbiamo sopportare la zona rossa e basta?  
  • Siamo ancora in democrazia o siamo passati sotto la ‘protezione’ di un regime terapeutico, come dice il filosofo marxista Diego Fusaro? 

Su questo dato il Governo regionale dovrebbe fare chiarezza. Anche perché Palermo e altri Comuni della provincia sono rimasti in zona rossa 

Si può dissentire sulla zona rossa per Palermo? Nessuno nega la presenza del virus: anzi. Sono le notizie carenti e frammentarie che destano perplessità e preoccupazione. La prima cosa da chiarire si riassume in una domanda: come vengono calcolati i contagi a Palermo e provincia? Ce lo chiediamo perché lo scorso 7 Aprile, a proposito dei contagi di Palermo e provincia, abbiamo letto un articolo su PALERMO TODAY che solleva qualche dubbio: “Nel report vengono riportati anche i dati di Lampedusa e Linosa (con 66 casi), Comuni dell’Agrigentino che rientrano nella competenza nell’Asp di Palermo. Così come quello dei pazienti imbarcati sulle navi quarantena. Il totale dei positivi dell’area metropolitana tiene dunque conto anche di questi numeri? Un’anomalia che qualcuno dovrebbe spiegare”. Proprio partendo da questo articolo abbiamo cercato, negli ultimi tre giorni, di capire come stanno le cose. Abbiamo provato a interpellare la presidenza della Regione siciliana. Tempo sprecato. Detto questo, su tale questione andrebbe fatta chiarezza, anche perché Palermo e altri Comuni della provincia sono rimasti in zona rossa. E allora appare necessario che il Governo regionale spieghi come sono stati effettuati questi calcoli, se è vero che nel report del 7 Aprile sono stati riportati “anche i dati di Lampedusa e Linosa (con 66 casi), Comuni dell’Agrigentino che rientrano nella competenza nell’Asp di Palermo”. E’ stato così anche nel report di questi giorni?

Non sarebbe il caso di fare chiarezza anche sulla presenza di varianti a Palermo? Come sono arrivate? C’è un sequenziamento? O dobbiamo sopportare la zona rossa e basta?  

L’argomento non è secondario. Anche perché il Governo nazionale di Mario Draghi – che non trova i soldi per pagare i ristori, che non ha prorogato la sospensione dei mutui e che chiede i contributi INPS alle aziende agricole in crisi – ha invece trovato i soldi per affittare 5 navi per ospitare migranti al costo di 36 mila euro al giorno, più altre spese. A parte che, a nostro modesto avviso, è sbagliato far arrivare migranti in piena pandemia, perché possono contribuire alla diffusione dell’infezione e delle varianti (la variante nigeriana, in Sicilia, è arrivata con un migrante di 16 anni: e non è una cosa da niente, se è vero che la variante nigeriana potrebbe resistere a vaccini, plasma iperimmune e anticorpi monoclonali). Qui non si tratta di volere o non volere migranti, ma di tutela della salute pubblica e di salvaguardia delle attività economiche: perché poi, quando i contagi si alzano, a pagarne le spese sono tutti i cittadini e, soprattutto, i titolari di attività economiche che a Palermo rimangono penalizzati o chiusi.

Siamo ancora in democrazia o siamo passati sotto la ‘protezione’ di un regime terapeutico, come dice il filosofo marxista Diego Fusaro? 

Non siamo molto convinti di come il Governo regionale informi i cittadini sulla pandemia. A parta la vicenda sulla quale indaga la Magistratura, dall’esecutivo siciliano, e non da ora, non arrivano notizie esaustive. Nell’Estate dello scorso anno – sempre in piena pandemia – ci chiedevamo dove venivano ricoverati i migranti che arrivavano a ritmo continuo. Informazioni zero da parte delle istituzioni. Poi – a parte le continuo fughe di migranti da un centro di accoglienza di Siculiana – abbiamo appreso della fuga di oltre 100 migranti in quarantena dal Cara di Caltanissetta! Su Live Sicilia di qualche giorno fa leggiamo: “A Palermo città ci sono stati circa seicento casi di variante prevalentemente inglese calcolati soltanto nell’ultima settimana, su un totale di 1567 nuovi positivi. La variante inglese, forse, non è più aggressiva, ma è molto più contagiosa del ceppo tradizionale. E spuntano anche altre mutazioni. Abbiamo di recente raccontato un caso sospetto al Policlinico tra la versione sudafricana, quella brasiliana e quella nigeriana del virus”. Non sarebbe corretto, da parte del Governo regionale, informare i cittadini, in modo esaustivo, sulla presenza di questa varianti del virus SARS-COV-2? Come sono arrivate queste varianti? C’è un sequenziamento di tali varianti o c’è solo caos? Ce lo chiediamo perché se è vero che ci sono in giro queste varianti la situazione potrebbe anche peggiorare. E allora che si fa, si resta in zona rossa a vita? Allora ha ragione il filosofo e commentatore marxista, Diego Fusaro, quando scrive che la fase 1 e a fase 2 si vanno avvicinando per precludere, in prospettiva, libertà ed economia?

Foto tratta da Il Giornale di Pantelleria

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