Teresa Bellanova e Davide Faraone, come Garibaldi, sbarcano a Marsala con la Caronte & Tourist e con la Liberty Lines… /SERALE

28 marzo 2021
  • I renziani sono già in campagna elettorale. E come annunciato da Renzi vogliono cominciare dalla Sicilia. E, come Garibaldi nel 1860, hanno preso la via del mare…
  • … e Vincenzo Franza chiede “ristori e contributi”
  • E i sequestri? E le indagini giudiziarie? E i processi? E le interrogazioni parlamentari?
  • L’attacco di Fratelli d’Italia: “Non è tollerabile che il Vice Ministro convochi un incontro istituzionale nella sede di una società privata”

     

I renziani sono già in campagna elettorale. E come annunciato da Renzi vogliono cominciare dalla Sicilia. E, come Garibaldi nel 1860, hanno preso la via del mare…

I renziani sono già in  campagna elettorale. E come ha detto Matteo Renzi nei giorni scorsi, vorrebbero prendere voti in nella nostra Isola. A nostro avviso non ci riusciranno, perché i siciliani sanno quanti danni Renzi ha fatto in Sicilia quando era capo del Governo italiano e ‘capo’ del PD. Però ci stanno provando. E’ in questo scenario che si inserisce la gita siciliana di Teresa Bellanova, parlamentare nazionale renziana e vice Ministro ai Trasporti del Governo Draghi. Sapete come hanno cominciato il giro siciliano i renziani? Con un bell’incontro a Marsala. E sapete chi ha incontrato la vine Ministra renziana a Marsala? I rappresentanti dei monopolitisti del mare! Insomma siamo alla vecchia politica, ma così vecchia politica che più vecchia politica non si può! Come Garibaldi nel 1860, Teresa Bellanova e Davide Faraone sono ‘sbarcati’ a Marsala, tra le navi e gli aliscafi dei ‘padroni’ dei trasporti marittimi siculi.

… e Vincenzo Franza chiede “ristori e contributi”

“I vertici di Caronte & Tourist e Liberty Lines – leggiamo in un articolo di strettoweb.com – hanno incontrato oggi a Marsala (ieri Sabato 27 Marzo per chi legge ndr) il viceministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, nel corso di un appuntamento organizzato dal sindaco del comune lilibetano, on. Massimo Grilllo, presenti anche il sen. Davide Faraone e altri rappresentanti dei piccoli armatori, oltre alla Capitaneria di Porto. Le due compagnie di navigazione hanno rappresentato al viceministro le principali esigenze del settore marittimo, con particolare riguardo ai servizi di collegamento con le isole minori siciliane”. Il giornale riporta anche una dichiarazione di Vincenzo Franza, amministratore delegato del gruppo Caronte& Tourist: “Da questo governo ci aspettiamo che i flebili e discontinui segnali di attenzione giunti dal governo Conte si trasformino in una coraggiosa politica che parta dall’immediata erogazione di ristori e contributi, per arrivare al completamento o alla progettazione delle altrettanto indispensabili infrastrutture materiali e immateriali, a partire dal rinnovo delle flotte del TPL marittimo”. Ristori? Contributi? E che debbono dire, allora, i commercianti, gli operatori del turismo e i ristoratori? Ma come: tra Stato e Regione siciliana, proprio per il servizio svolto da queste società marittime, volano via ogni anno 100 milioni di euro circa e chiedono ancora “ristori e contributi”?

E i sequestri? E le indagini giudiziarie? E i processi? E le interrogazioni parlamentari?

“Dal governo Draghi ci aspettavamo – ha detto sempre Franza – un segnale forte di attenzione chiamato ‘Ministero del Mare’. Prendiamo atto che questo segnale non è arrivato ma vogliamo adesso sperare che tra le deleghe assegnate a viceministri e sottosegretari qualcuna di queste guardi con esclusiva attenzione allo shipping e all’armamento italiano”. Dire che siamo perplessi è poco. Non per i titolari della Caronte & Tourist e della Liberty Lines che, ovviamente, fanno il proprio mestiere. Ci colpisce che, con tutto quello che è successo in Sicilia in questi anni proprio nel mondo dei trasporti marittimi, tra sequestri da parte della Magistratura e vicende giudiziarie varie (c’è anche un processo in corso), tra retroscena milionari e Rolex, interrogazioni parlamentari a tempesta e una class action lanciata dal magistrato Angelo Giorgianni, un vice Ministro, Bellanova, e un parlamentare eletto in Sicilia, Davide Faraone, trovino del tutto normale incontrare i vertici della Caronte & Tourist e della Liberty Lines. Certo che ce ne vuole di coraggio.

L’attacco di Fratelli d’Italia: “Non è tollerabile che il Vice Ministro convochi un incontro istituzionale nella sede di una società privata”

Detto questo, ci chiediamo e chiediamo: è normale mescolare ruolo di Governo con ruolo di partito? Siamo sicuri che le istituzioni – il Comune di Marsala e altri soggetti istituzionali – siano stati tutelati? Dalla nota di Fratelli d’Italia, che leggiamo su Tp24, sembrerebbe di no: “Ad affilare le armi, Fratelli d’ Italia: ” Siamo sempre stati convinti che occorra evitare sovrapposizioni tra la propaganda politica e il ruolo istituzionale, rileviamo come purtroppo la visita del Vice Ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Teresa Bellanova, in tal senso, costituisca l’ennesima occasione mancata per salvaguardare il prestigio delle istituzioni. Il Vice Ministro non rappresenta il proprio partito politico, bensì il Governo Nazionale e quando si reca nei territori ha il dovere di tenere separati i due profili, tanto nella forma quanto nella sostanza. Se il decoro istituzionale si è salvaguardato nell’incontro coi sindaci avvenuto a Marsala, non si può affermare altrettanto per quello con gli operatori portuali di Trapani”. Per Fratelli d’Italia “non è tollerabile che il Vice Ministro convochi un incontro istituzionale nella sede di una società privata, costringendo per esempio la Capitaneria di Porto, nella figura del proprio Comandante, a recarvisi. Il controllante che per incontrare il proprio vertice istituzionale deve recarsi dai controllati. Ci auguriamo vivamente che quest’occasione non abbia destato motivi di imbarazzo. La politica per ambire a preservare il proprio ruolo deve sempre e comunque distinguere la dimensione pubblica da quella privata, per una questione di forma che in politica è sostanza, se non anche per una questione di stile”. Ed ancora: “La critica la si muove congiuntamente al membro del CdA dell’autorità portuale Nicola Adragna, posta l’assenza del Presidente Pasqualino Monti che evidentemente non aveva interesse a presenziare in quel di Trapani”. Per Fratelli d’Italia “Il Vice Ministro avrebbe dovuto incontrare i propri referenti istituzionali in altro luogo, magari in un’area del porto o in altri luoghi dello Stato e a Trapani di certo non mancano. Altra assenza ingombrante quella del sindaco di Trapani, non comprendiamo se sia dovuta ad una precisa scelta o ad un mancato invito, chiediamo anche in tal senso un chiarimento alle Istituzioni”.

Foto tratta da Siciliaunonews

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