Il triste futuro dell’Italia costretta a barcamenarsi tra la pandemia e l’Europa delle banche di Mario Draghi/ MATTINALE 507

21 febbraio 2021
  • L’Unione europea: 500 milioni di persone e nessun Paese europeo in grado di produrre vaccini, delegati alle mutinazionali!
  • Lotta al virus: la Nuova Zelanda dà lezioni all’Europa della Merkel
  • … e Biden conferma i dazi doganali di Trump!
  • E che fa la Ue davanti alla pandemia? Invece di proteggere la propria agricoltura finisce di affossarla!
  • Alla fine il Governo Draghi finirà di affossare l’Italia

L’Unione europea: 500 milioni di persone e nessun Paese europeo in grado di produrre vaccini, delegati alle mutinazionali!

Nemmeno davanti al fallimento dell’Unione europea – circa 500 milioni di abitanti ‘prigionieri’ del marco tedesco ‘travestito’ da moneta unica europea – l’Italia ritrova un po’ di dignità politica. Pensate un po’ che paradosso: la ‘Grande Europa’ di Maastricht non è nemmeno in grado di affrontare con un minimo di raziocinio la pandemia. Gli stessi vaccini anti-Covid – pur con tutti i limiti che presentano, limiti che si accentuano all’impetuoso aumentare delle mutazioni – la ‘Grande Europa’ deve li va a mendicare di qua e di là, visto che ha affidato ai privati perfino la produzione di medicine salva-vite! Un fallimento totale! Pensate un po’, quando il Regno Unito si è salvato, uscendo dal lager Ue, ci raccontavano che gli inglesi avrebbero fatto una brutta fine, che sarebbero falliti e altre minchiate varie. Alla fine è l’Unione europea che va a chiedere vaccini anche a Londra! E che dire della Commissione europea della signora tedesca Ursula von der Leyen? Per carità, le Commissioni europee non hanno mai fatto gli interessi dei cittadini europei, ma l’attuale Commissione è veramente penosa. In un anno di pandemia è riuscita in un’impresa ‘titanic’: ha distrutto l’economia europea e ha dimostrato una totale incapacità nel gestire il Covid-19. E l’esempio lo dà proprio la Germania  che, dopo aver vessato l’Europa mediterranea con ricatti politici, finanziari e bancari vari, si ritrova tutta intanata, con il proprio sistema economico in tilt, con la sua ormai leader al tramonto, la fisica teorica Angela Merkel, che nella lotta al virus ammette di aver sbagliato quasi tutto.

Lotta al virus: la Nuova Zelanda dà lezioni all’Europa della Merkel

Dopo un anno di pandemia la ‘Grande Europa’ dell’euro viene messa in ginocchio da un microrganismo invisibile che si prende gioco dell’euro, dello spread, del liberismo economico, dell’export (tanto caro alla Germania). Tutto sta andando a rotoli, anche se le fanfare europeiste si affannano a raccontare che, in fondo, il calo dell’economia nell’Eurozona è contenuto e che la ripresa sta arrivando. Altre minchiate! In realtà, le uniche cose che stanno arrivando sono le mutazioni del virus, che sono molte di più di quelle censite. Tutta sparata sull’export e sulla libera circolazione delle merci e delle persone – con le merci che vengono prima delle persone – l’Unione europea è diventata, di fatto, il bersaglio del virus. L’esempio della Nuova Zelanda, che chiudendo tutto non a corrente alternata, ma seriamente ha azzerato il virus, non è stato nemmeno preso in considerazione dalla Merkel e dai suoi ‘intelligenti’ paraninfi. Il risultato è che il virus, nell’Eurozona, non solo diventa sempre più insidioso con l’aumento ormai controllato delle mutazioni, ma ormai minaccia interi settori economici.

… e Biden conferma i dazi doganali di Trump!

Uno dei principi cardine sui quali si fonda l’economia – in special mondo la folle economia liberista – è che aumentino all’infinito mercati e consumi. Il ‘cattivo’ Donald Trump aveva minato alla base la ‘sacra’ economia di mercato sbattendo in faccia alla Ue i dazi doganali in risposta a una furbata europea che ha protetto alcune proprie industrie. Pensavano, la signora Merkel e i suoi paraninfi, che ‘Biden il buono’ avrebbe tolto subito i dazi doganali sui prodotti europei. Non calcolando che, in economia, esiste la legge dell’adattamento: i produttori americani, anche se è passato poco tempo, si sono già ‘adattati’ ai dazi doganali appioppati all’Europa, sostituendo le merci che arrivavano dalla stessa Europa con prodotti americani. Togliere i dazi doganali significherebbe, per gli Stati Uniti, creare disoccupazione in casa propria. Così l’amministrazione Biden ha confermato i dazi doganali di Trump. E siccome hanno funzionato e ci sono altri Paesi ‘furbi’ che hanno creato problemi agli USA, l’attuale amministrazione americana, molto sensibile agli interessi dell’industria americana, non esclude di introdurre nuovi dazi doganali.

E che fa la Ue davanti alla pandemia? Invece di proteggere la propria agricoltura finisce di affossarla!

E che fa l’Italia di fronte a quello che sta succedendo? Invece di rafforzare la propria agricoltura, aumentando la propria sovranità politica ed alimentare, annuncia l’esatto contrario. E non può che essere così. A Palazzo Chigi hanno chiamato uno degli uomini che ha consegnato l’Italia ai ‘mercati’ già a partire dagli albori della Seconda Repubblica. E infatti, in Parlamento, Mario Draghi si è presentato in stile Mario Monti, ribadendo “irreversibilità dell’euro” con un’Eurozoma piegata dalla pandemia. Eppure i ‘numeri’ dell’Italia nell’euro parlano da soli: dal 2002 ad oggi i salari non sono cresciuti, il Prodotto interno lordo (Pil) si è ridotto di quasi il 10%, il risparmio privato, forza economica storica dell’Italia, si è ridotto di quasi 10 punti, la produzione industriale è crollata. Scrive sulla propria pagina Facebook Ugo Borghetta, componente della segretaria nazionale di Italexit con Paragone a proposito di Draghi e del suo Governo: “Non solo ci si dimentica delle cose infamanti fatte nella sua presenza italiana precedente, ma viene fatto passare per il salvatore dell’euro come se questo non fosse una garrota che, in quanto cambio fisso, ci stritola in modo invisibile e permanente: un cilicio automatico. Si chiude gli occhi su di una presunta salvezza avvenuta con anni di austerità che ha aumentato i poveri, indebolito il ceto medio, lo stato sociale ed il sistema industriale. ‘Chi vota il governo vota l’irreversibilità dell’euro’ ha tuonato contro Salvini. E Salvini è andato a cuccia insieme agli imbarazzanti Bagnai e Borghi”. Bagnai e Borghi sono due economisti, entrambi parlamentari della Lega, che dopo averci spiegato per anni i disastri provocati dall’euro oggi sostengono il Governo Draghi solo perché la stessa Lega deve garantire che la stragrande maggioranza delle risorse del Recovery Fund finisca al Nord!

Alla fine il Governo Draghi finirà di affossare l’Italia

Ma Draghi e chi lo sostiene ci vogliono continuare ad infognare nell’euro, anche se l’Eurozona a ‘trazione’ tedesca, imperniata sulla follia di un export senza fine, si va sbriciolando giorno dopo giorno. Con il paradosso che la Banca Centrale Europea (BCE) – nata e cresciuta come Banca di affari privata – si ritrova, oggi, a sostenere un’economia reale sempre più in crisi. Ma sostenere quale economia europea? Chi dovrebbe acquistare oggi, nel mondo, le automobili prodotte da tedeschi e francesi? Pensano veramente, la signora Merkel e Macron, che le persone sane di mente, al cospetto di una pandemia misteriosa – dovuta a un virus che, con molta probabilità, come ha detto il premio Nobel per la Medicina, Luc Montagner è di laboratorio – abbiano voglia di acquistare automobili? C’è o no da ridere? A parte la domanda di beni alimentari e in parte delle tecnologie legate alla rete, il resto dei consumi registra numeri negativi. E cosa produce l’Europa? I beni industriali che, in buona parte non vuole più nessuno perché in questo momento storico non servono a nessuno! E invece di tutelare la propria agricoltura – che è l’unica vera risorsa in tempo di pandemia – l’attuale Commissione europea continua a penalizzare l’agricoltura mediterranea, ‘imbarcando’ grano canadese ed estero al glifosato e ortofrutta asiatica e africana piena di pesticidi a prezzi stracciati. Si offende qualcuno se scriviamo che Mario Draghi e i partiti che lo sostengono finiranno di affossare l’Italia? L’unica consolazione è che, questa volta, affonderà pure l’Unione europea.

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