Coronavirus, contagi in aumento in Italia e in Sicilia: hanno fatto tutto Governo Conte e Regioni/ SERALE

16 agosto 2020

Prima hanno aperto quasi tutto, ora vogliono chiudere di qua e di là. Di fatto, l’economia è stata privilegiata rispetto alla salute. Le contraddizioni: sono soddisfatti per come stanno andando le cose nelle località marine, ma sono preoccupati per gli assembramenti. Ma senza assembramenti come possono andare bene le cose nelle località marine? Il Governo della confusione con il trionfo degli improbabili 

Coronavirus: oggi, ascoltando i TG italiani che raccontano di un aumento dei contagi in quasi tutte le Regioni italiane – con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna di nuovo ai primi posti – la domanda che è: chi è responsabile di tutto questo? La risposta è scontata: ha fatto tutto la politica italiana e, in particolar modo, l’attuale Governo nazionale Conte bis.

E’ stata la politica a disporre la riapertura di bar, ristoranti, hotel, spiagge, balere, discoteche e via continuando. E stata la politica a riaprire ai turisti. E’ stata la politica a consentire agl’italiani di andare in vacanza all’estero. E’ stata la politica a decidere di far entrare i migranti nel nostro Paese.

Cosa si aspettavano i politici italiani avendo disposto tutto questo? Una diminuzione dei contagi?

Le notizie non sono molto chiare. C’è, è vero, un aumento dei contagi in quasi tutto il mondo. Ma non è chiaro quanti di questi contagiati sviluppano la malattia. In compenso, si continuano a fornire notizie sballate. Come il ritornello degli “Stati Uniti d’America che registra il maggior numero di contagi e il maggior numero di morti”.

A parte che, ormai, abbiamo capito che, tra i deceduti, in alcuni casi conteggiano anche chi è passato a miglior vita per cause molto diverse dal COVID-19, il dato è sbagliato: gli Stati Uniti contano quasi 320 milioni di abitanti e il numero dei contagiati e dei decessi non va calcolato in valore assoluto, ma in base alla popolazione!

Solo che l’informazione che va in scena nell’Unione europea deve mettere in cattiva luce il ‘cattivo’ Trump per cercare di fagli perdere le elezioni. E siccome ogni qual volta che la UE prova a raggiungere un obiettivo non ci riesce mai, questo ci dice che l’attuale presidente degli Stati Uniti ha ottime probabilità di essere riconfermato. 

Ma è in Italia che si registra grande nervosismo. La politica sta cominciando a capire di aver commesso degli errori e si cercano i capri espiatori. Così arrivano gli “appelli ai giovani”, dimenticando che se i giovani italiani se ne vanno in Croazia, a Malta o dove gli capita, ebbene, questo avviene perché qualcuno gli ha dato il via libera.

A giudicare da quello che raccontano i TG, c’è grande preoccupazione per le discoteche. Ma cosa si aspettavano i governanti italiani – in testa il Ministro della Salute, Roberto Speranza, esempio di confusione – che aprendo le discoteche non sarebbe successo nulla?

E che dire della presidentessa della Calabria, Jole Santelli, che a Maggio voleva aprire tutto, perché nella sua Regione il virus non c’è, e che adesso è preoccupata e vuole chiudere, se non le ha già chiuse, le discoteche?

E che dire dei tanti migranti arrivati in Sicilia e distribuiti in tante città italiane, più altri migrati arrivati nel Nord Italia? E’ vero o no che tanti di questi migranti sono positivi al virus? E’ vero o no che, in varie città italiane, tanti migrati sono scappati facendo perdere le proprie tracce? E’ vero o no che, in Sicilia, ci sono stati sbarchi ‘fantasma’ di migranti dei quali non si sa nulla?

Noi, nel nostro piccolo, abbiamo sempre scritto che la prima cosa che si deve limitare, in presenza di una pandemia, è la libera circolazione delle persone.

Il Governo italiano e le Regioni hanno fatto l’esatto contrario. Così, oggi, coloro i quali hanno creato il caos – cioè i governanti dell’Italia e i governanti delle Regioni – si riuniscono per decidere cosa fare. Ribadiamo: hanno fatto tutto loro: loro hanno aperto quasi tutto e loro, adesso, vogliono cominciare chiudere a destra e a manca!

In Sicilia le cronache di oggi raccontano di 39 nuovi casi. Di questi, 5 casi sono ascrivibili a migranti, mentre 34 contagiati sono siciliani, di cui 10, o forse 11 sono ragazzi tornati da Malta dalle vacanze. E siamo solo all’inizio, perché ogni Estate migliaia e migliaia di ragazzi delle Regioni del Sud Italia vanno a Malta. Fenomeno molto accentuato quest’anno.

Da qui i controlli nei porti negli aeroporti e nei porti.

Non sarebbe stato molto più semplice dire: ragazzi, per quest’anno niente gite a Malta, in Croazia e via continuando: ognuno le vacanze le fa nella propria Regione.

Invece no: liberi tutti. Così, mentre ci si preoccupa dei contagi, le organizzazioni imprenditoriali ci dicono che nelle località di mare gli affari, tutto sommato, sono andati bene, mentre nelle città d’arte – mannaggia! – si registra un calo del 50%!Così nelle isole Eolie tutti felici per il grande afflusso di turisti, ma tutti preoccupati per gli assembramenti!

La verità è che siamo governati da personaggi improbabili. La scuola, ad esempio. Dalla scorsa Primavera – dalla scorsa Primavera! – si dice e si ribadisce che la prima cosa da fare è ridurre il numero di studenti nelle aule. Perché l’Italia, da oltre a un decennio a questa parte, ha ‘risparmiato’ sulla scuola, creando ovunque le cosiddette “cassi-pollaio”: classi con 30 e più studenti, cosa, questa, che non ha certo migliorato la didattica.

Però abbiamo ‘risparmiato’ grazie a una fallimentare Unione europea dell’euro e delle sue politiche economiche demenziali che, alla fine, hanno ‘incaprettato’ pure chi le ha proposte e imposte: i furbi & falliti tedeschi (falliti sia perché con il protrarsi della crisi economica e del Coronavirus falliranno, è solo questione di tempo, sia perché dovranno ridurre, che gli piaccia o no, le esportazioni, sia perché alcune delle loro banche sono piene zeppe di derivati e tutti fanno finta di non saperlo: ma il ‘bordello’ prima o poi esploderà, specie se Trump – che Iddio lo voglia – verrà confermato).

Ebbene, tornando alla scuola, fino a qualche giorno fa la parola d’ordine era aumentare il numero delle aule per ridurre drasticamente il numero degli studenti in ogni aula. La notizia di qualche giorno fa è che, dopo circa tre mesi di ‘annacamento’ le aule non sono state trovate e gli studenti dovrebbero stare in aula con le mascherine.

Per i ragazzi, quattro-cinque ore al giorno con le mascherine, come se fossero chirurghi in sala operatoria! E lo stresso discorso, ovviamente, vale per i docenti!

Di fatto – questa è un dato oggettivo – per rilanciare l’economia l’Italia ha creato i presupposti per una seconda ondata di Coronavirus. Si poteva evitare tutto questo? Sì: sarebbe bastato sostenere le imprese turistiche, le partita IVA e la Cassa integrazione.

Ad Aprile ci dicevano che non c’erano i soldi per occuparsi di tutti. Poi, però, abbiamo scoperto che non è vero, perché l’Italia si è indebitata lo stesso, in parte per sostenere chi ne ha bisogno, in parte per spese come bonus e altro.

Il risultato è che, se i contagi continueranno a salire, si rischia una nuova chiusura, le imprese non potranno pagare tasse e imposte, le scuole rischiano di non riaprire e l’Italia, della confusa riapertura, avrà solo effetti economici negativi nonostante i tanti soldi spesi!

Si può governare così un Paese? Si può dire sì ai turisti senza controlli, poi no, facciamo il tampone ai turisti, poi no perché mancano i tamponi, poi sì; poi controlli e tamponi agli italiani che rientrano dall’estero, poi no, entrano e basta, poi di nuovo sì ai tamponi ai turisti; poi no a chi arriva in aereo dal Bangladesh, però se arrivano dal Bangladesh con i barconi possono entrare; poi sì, no, ma…

Se non ci sono i turisti si lamentano che non ci sono i turisti e gli affari vanno male; se ci sono i turisti si lamentano degli ‘assembramenti’… E la confusione va…

 

 

 

 

 

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