… e in estate migliaia di ragazzi nel Sud Italia si trasferiscono a Malta per vivere la movida di Paceville/ MATTINALE 509

14 agosto 2020

Visto che tanti ragazzi siciliani rientrati da Malta risultano positivi al Coronavirus, abbiamo deciso di fare una ‘zoomata’ nelle notti maltesi, per la precisione a Paceville, un viale pieno di locali per giovani dove la vita scorre nella libertà assoluta. La scelta di un’isola-Stato che ha deciso di vivere la vita nonostante il Coronavirus 

Ragazzi di Ragusa rientrati da una vacanza a Malta contagiati dal Coronavirus. Ragazzi di Porto Empedocle rientrati da una vacanza a Malta contagiati dal Coronavirus. Non parliamo del Siracusano: solo a Canicattini Bagni i giovani contagiati arrivati da Malta sono undici.

Ma che ci vanno a fare tanti giovani siciliani a Malta? Cos’è che li attira? A quanto pare, in estate, a Malta c’è un’intensa vita notturna. E il Governo maltese, nonostante la pandemia di Coronavirus e COVID-19, non ha scoraggiato il turismo. Anzi lo ha agevolato.

Una nostra amica che vive a Malta ci ha detto:

“Quella del Governo maltese è stata una scelta politica meditata. Hanno aperto tutto. Non ci sono controlli sui turisti che arrivano, che sono di tutte le età, anche se c’è una prevalenza di giovani che arrivano dalla Sicilia. Non so da voi com’è organizzata la vita notturna: qui è completamente libera, i ragazzi fanno quello che vogliono. Gli assembramenti sono la regola”.

A Malta non hanno rinunciato all’estate. Malta è un arcipelago che dista circa 80 Km dalla Sicilia. Ha un’estensione di poco più di 315 Km quadrati. Il numero degli abitanti sfiora le 370 mila unità. E’ un piccolo Stato tra i più densamente popolati del mondo. Le lingue ufficiali sono il maltese e l’inglese. Ma oltre il 60% della popolazione di quest’isola parla italiano.

A Malta, in estate, gli assembramenti sono la regola. Le notti si popolano di giovani che, come già ricordato, arrivano anche dalla Sicilia. Quest’anno, per i ragazzi, è stato un ritrovo obbligato, visto che si è sparsa la voce che nessuno, di notte, avrebbe creato problemi.

Per i giovani che in estate si catapultano a Malta la parola chiave è una: Paceville. E’ un viale di circa 200 metri, che si trova nel quartiere di St. Julian. E qui che va in scena l’intensa vita notturna di Malta, molto apprezzata dai ragazzi.

Nel viale di Paceville ci sono tanti discobar: sono discoteche o locali notturni, piccoli e grandi. Sono quasi tutti ad ingresso gratuito e i ragazzi si spostano liberamente da un punto all’altro, in base alla musica o a quello che gli pare.

I ragazzi vivono Paceville in totale libertà. Come già accennato, il Coronvirus non ha bloccato la movida maltese. Non ci sono restrizioni, si va da un punto all’altro del viale liberamente, ascoltando musica e sorseggiando drink.

Un’altra caratteristica di Paceville – che ovviamente attira i giovani – è che la vita non è cara. Il prezzo di un drink oscilla da 2 euro e mezzo a 3 euro. Con due tre drink la notte diventa piacevole.

Per chi magari vuole spendere qualcosa in più – ma nemmeno tanto – ci sono anche i discobar che dispongono di un piano superiore che si affaccia sul viale.

Ah, dimenticavamo: nei locali non c’è obbligo di consumazione. Ciò significa che i ragazzi possono girare da un locale all’altro liberamente: una volta entrati nel nuovo locale non c’è lo stress di dover acquistare per forza un drink. Serenità assoluta.

Non mancano le offerte. Non è raro trovare in certi locali la possibilità di prendere due drink pagandone uno.

L’età del popolo della notte, a Malta, varia a seconda della stagione: in estate c’è una netta prevalenza di ventenni che, per la maggior parte, provengono dal Sud Italia. In autunno c’è meno affollamento e si vedono più giovani provenienti dal Nord Europa.

Un elemento importante da segnalare è che a Malta, in estate, di notte, c’è caldo: spesso si ‘viaggia’ tra 28 e 30 gradi centigradi. Così, in certi locali, ‘sparano’ l’aria condizionata a tremila…Gli stessi ragazzi sanno che vanno assolutamente evitati i getti di aria fredda, perché a prendere un malanno ci vuole poco!

La musica è varia e i ragazzi possono scegliere quella che più gli piace. C’è la musica commerciale, la musica latino americana e altri generi. Tutto, ribadiamo, in totale libertà, senza nessuno che ti viene a dire:

“Siete in troppi, siete troppo attaccati l’uno con l’altro, niente assembramenti”.

Insomma non c’è da stupirsi se un ragazzo che ha passato una settimana a Paceville possa risultare positivo al virus. Alla fine, però – visto dall’Italia, anzi dal Sud Italia – è, come dire?, un virus di casa, per la netta prevalenza di giovani che arrivano da Sicilia, Calabria, Puglia, Campania…

Domanda: ma i sindaci delle città del Sud Italia e i presidenti delle Regioni, sempre del Sud Italia non sono al corrente della movida di Paceville?

Altra domanda: a Malta come vivono l’estate al Coronavirus? “Hanno operato una scelta – ci dice la nostra amica – intanto tutti i locali, grandi e piccoli, stanno funzionato a pieno ritmo. Credo che tireranno le somme a fine estate”.

Qualche bilancio è già disponibile fin da adesso. Il 17 Luglio, a Malta, c’erano solo tre casi di Coronavirus; oggi sono circa 500. Ma, attenzione: sono tutti casi tranquilli, nessuno si trova in terapia intensiva.

A Malta la scienza medica la pensa in modo diverso dall’Italia? Sì e no. Intanto si sono fatti l’estate senza tediare la vita a cittadini e turisti. Pensano che l’infezione non evolverà in malattia tra l’autunno e l’inverno? Non lo sappiamo. In giro, però, si dice che faranno molta attenzione con la riapertura delle scuole. Se il numero dei contagi dovesse salire, insomma, non esiterebbero ad adottare provvedimenti drastici.

In ogni caso, a Malta il tempo del Coronavirus si vive con maggiore tranquillità rispetto all’Italia. Forse perché, da quelle parti, non hanno sbagliato diagnosi e cure… O magari non hanno la frenesia di fare soldi con il vaccino, magari rendendolo obbligatorio…

 

 

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