Che farà Giancarlo Cancelleri se Renzi manderà a casa il Governo Conte bis?

18 settembre 2019

La domanda è tutt’altro che oziosa. Perché, adesso, tra i partiti di Governo si aprirà uno scontro furibondo per le 400 nomine ai vertici di società ed enti dello Stato. E’ il motivo per il quale, con molta probabilità, è stato ‘sbarellato’ Salvini. Ed è, anche, il motivo per il quale Renzi ha operato la scissione. Ma ogni poltrona ai renziani saranno voti in meno per il PD. E allora…  

Giancarlo Cancelleri, è noto, si è dimesso dall’Assemblea regionale siciliana per andare ad occupare il posto di vice Ministro alle Infrastrutture. La domanda è: ha fatto bene i propri conti? Proviamo a illustrare perché, a nostro avviso, potrebbe restare senza poltrona.

Sono in corso, in queste ore, discussioni e analisi ‘dotte’ sul perché l’ex segretario del PD ed ed premier, Matteo Renzi, ha deciso di lasciare il PD.

Andrà ad occupare il centro dello schieramento politico, ha già pronto l’accordo con Silvio Berlusconi, si è liberato da un partito che voleva solo la sua fine politica: tutto vero. Ci sono, però, due questioni rimaste fino ad oggi in ombra.

Prima questione: i renziani nel Governo. Per il peso politico che ha nel partito – e soprattutto per la situazione che si è creata, con Renzi che può fare cadere il Governo Conti bis quando vuole (al Senato l’attuale Governo dipende dal nuovo soggetto politico renziano, Italia viva) – l’ex segretario del PD si è accontentato di poco: un Ministero di media caratura (Politiche agricole, assegnato a Teresa Bellanova) e il Ministero delle Pari Opportunità e Famiglia (assegnato a Elena Bonetti), buono per fare titoli sui giornali ma non per fare voti. Più due Sottosegretari.

Poco, pochissimo per un leader dal quale dipendono le sorti del Governo.

Questo ci introduce alla

Seconda questione: le poltrone di sottogoverno. Sono 400 nomine di società ed enti dello Stato.

Attenzione: è la vera motivazione per la quale, con molta probabilità, è stato deciso di mettere fuori dal Governo la Lega di Salvini: senza poltrona di sottogoverno la Lega era già fortissima, con le poltrone di sottogoverno avrebbe ulteriormente moltiplicato i consensi.

Con molta probabilità, Renzi ha accettato la pesante penalizzazione nella ripartizione di Ministri, vice Ministri e Sottosegretari perché conta di rifarsi con le 400 poltrone di società ed enti dello Stato.

Fino a quando era nel PD, bene o male, Renzi avrebbe anche potuto essere in parte accontentato. Ma, adesso, alla guida di un nuovo soggetto politico che toglie voti al PD, ogni poltrona di sottogoverno data ai renziani saranno voti in meno per il PD e per il Movimento 5 Stelle.

Ricordiamoci che né il PD, né il Movimento 5 Stelle, oggi, godono del voto di opinione. Sono due partiti che nelle elezioni dove, tradizionalmente, il voto di opinione conta di più, hanno perso voti: i grillini hanno perso circa 6 milioni di voti, mentre il PD ha perso oltre 110 mila voti (se in percentuale ha preso il 22% rispetto al 18% delle elezioni politiche del marzo 2018, ciò è avvenuto perché c’è stato un calo drastico dei votanti).

Cosa vogliamo dire con questo? Che adesso, per le nomine, si aprirà uno scontro furibondo. Perché gli unici consensi che PD e grillini potranno intercettare saranno quelli legati alla gestione del potere.

Molti osservatori – in maggioranza di parte – provano a sminuire la scissione operata dai renziani.

Noi siamo lontanissimi da Renzi: l’abbiamo avversato nel 2014, con Link Sicilia, ai tempi del primo ‘Patto scellerato’ con il Governo regionale di allora presieduto da Rosario Crocetta.

L’abbiamo avversato con questo blog quando, nel 2016, Renzi ha imposto alla Sicilia (con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra all’Ars!) il secondo ‘Patto scellerato’ che ha massacrato le finanze della Regione siciliana.  

Abbiamo avversato Renzi in occasione del referendum sulle trivelle.

Abbiamo avversato Renzi in occasione del referendum sulle riforme costituzionali del dicembre 2016.

Abbiamo avversato Renzi perché ha scientificamente penalizzato il Sud!

Abbiamo avversato Renzi per il vergognoso scippo di circa 10 miliardi di euro con un assurdo riaccertamento straordinario dei residui attivi della Regione. 

Abbiamo avversato Renzi per come ha ridotto le Province siciliane.

Abbiamo avversato Renzi per la penalizzazione di un miliardo e 340 milioni di euro all’anno che ha imposto alla Regione siciliana (penalizzazione confermata dal Governo nazionale di grillini e leghisti).

Per non parlare dei danni che Renzi ha prodotto al mondo della sinistra italiana.  

Ciò posto, non possiamo negare che la scissione renziana sia una mossa politica molto intelligente.

Renzi e i renziani, in questo momento, non solo controllano il Governo e possono condizionale le 400 nomine, ma hanno anche un’alternativa: un accordo con Berlusconi (che, secondo noi, farà a prescindere) e la possibilità di andare alle elezioni anticipate a capo di un partito centrista (frutto della fusione tra renziani e Forza Italia) in alleanza con la Lega e Fratelli d’Italia. 

Insomma, non è detto che il Governo Conte bis duri. E, in ogni caso, la durata del Governo Conte bis sarà comunque subordinata al rafforzamento del nuovo soggetto politico renziano con nomine di peso  al contestuale indebolimento di PD e Movimento 5 Stelle.

La verità è che D’Alema e Bersani (che sono i veri ‘registi’ della segreteria di Nicola Zingaretti) e qualche ‘alta’ autorità pensavano di aver ‘ingabbiato’ Renzi per eliminarlo lentamente dentro il PD.

Invece Renzi, come si usa dire in Sicilia, ‘i futtiu (tradotto: li ha fregati), dando vita a un nuovo soggetto politico che, proprio con le nomine di sottogoverno, strapperà voti al PD: con i ‘capi’ del PD che dovranno subire o il rafforzamento di Renzi e del suo nuovo partito, o le elezioni politiche anticipate.

Sappiate – per dirla sempre alla siciliana, chi cu ‘sti cosi un si babbia: appena Conte, Zigaretti e compagnia bella sgarrano di un millimetro sulla spartizione delle 400 poltrone di sottogoverno, ebbene, Renzi li manda a casa senza pipitiare… 

A noi Renzi continua a non piacere, ma la sua mossa politica è geniale!

Peccato che sia un europeista. Gli anti-euro italiani avrebbero bisogno di un leader così.

Tornando a Cancelleri – che è l’argomento dal quale siamo partiti – per lui non la vediamo bene. Perché ‘sto Governo Conte bis lo vediamo messo maluccio.

Che farà Giancarlo se il Governo Conte attumbulierà?

Foto tratta da Giornalettismo

 

 

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