Attenzione, il ‘caso’ Sea Watch potrebbe essere l’inizio di un attacco della UE dell’euro all’Italia/ MATTINALE 326

30 giugno 2019

Alla fine di questa storia l’unica cosa che conta e si vede è il volto beffardo del ‘capo’ della Lega, Matteo Salvini. Al quale questa storia ha regalato 15 giorni di visibilità e un’altra caterva di voti. Ma la storia potrebbe essere più complicata. Perché quello della Sea Watch potrebbe essere l’avvio di un ritorno al passato, in stile Mare Nostrum. Per mettere in difficoltà l’attuale Governo nazionale e finire di incasinare l’Italia  

Non è facile capire, in questa storia all’italiana – dove il dramma diventa melodramma – se i protagonisti ci sono o ci fanno. L’unica cosa certa, dopo il tragicomico attracco della nave Sea Watch nel porto di Lampedusa, con l’incidente che stava per avvenire ma che è stato evitato “per miracolo” (quanti “miracoli” in questa vicenda…), è che il leader della Lega, Matteo Salvini, per 15 giorni o giù di lì, è stato al centro della ribalta, con giornali, tv, radio e rete che parlavano di lui e della “Capitana”. Vi pare poco?

Ma attenzione: questa  vicenda potrebbe nascondere l’inizio di una nuova strategia dell’Unione Europea dell’euro per colpire un’Italia che non è allineata con i dettami del criminale liberismo economico. Proviamo a illustrare cosa potrebbe succedere. Partiamo dallo scenario di questi quindici giorni.

I commentatori pro-Karola pensano di aver trovato la pietra filosofale sottolineando la contraddizione di Lampedusa, dove i migranti arrivano con le barchette e nessuno dice nulla, mentre se arrivano con una nave targata ONG scoppia il finimondo.

Chi pensa di aver colto questa contraddizione, in realtà, non ha capito molto della Sicilia e dei siciliani. La Sicilia non è razzista. Tant’è vero che gli sbarchi con le piccole imbarcazioni, a Lampedusa e nelle coste dell’Agrigentino, dal ‘caso’ della nave ‘Diciotti’ ad oggi, non si sono mai fermati.

Certo, un conto è organizzare gli sbarchi sul modello Mare Nostrum, con le navi targate ONG che vanno a prendere i migranti sotto casa e ne portano in Italia (in realtà per il 90% in Sicilia) 700-800 alla volta, quasi come una catena di montaggio, mentre altra e ben diversa cosa è farli arrivare con imbarcazioni di fortuna a gruppi di dieci-quindici-venti.

Nel primo caso è una affare colossale per chi controlla il flusso, nel secondo caso – per i gruppi che controllano questo ‘mercato umano’ – il calo del ‘fatturato’ è del 90% e forse più.

Provate a pensare alla montagna di soldi che chi ha gestito e continua a gestire questo grande affare ha incassato negli anni “d’oro” dell’operazione Mare nostrum: da 4-5 mila euro a persona, grazie alle navi ONG che avevano reso ‘fluido’ il servizio!

Poi qualcosa si è inceppato. Cosa? Salvini ha fatto ‘casino’ e ha interrotto il servizio? E’ quello che il leader della Lega sta provando a fare credere agl’italiani. Ma non è così. E’ quasi tutta l’Europa che si sta chiudendo a riccio rispetto al problema dei migranti.

O meglio, non è l’Europa che si chiude a riccio: sono i partiti politici ‘Populisti’ che hanno costretto molti Paesi a bloccare il flusso di migranti.

Ricordiamoci che, negli anni ‘favolosi’ dell’operazione Mare Nostrum, la stragrande maggioranza dei migranti che arrivava in Italia, in un modo o nell’altro, varcava i confini del nostro Paese per disperdersi in Europa. Il tutto mentre in Italia c’era chi guadagnava una barca di soldi con l’assistenza dei migranti, da Mafia Capitale (quando con i migranti si incassavano più utili che con la droga) agli hotel sgarrupati pieni tutto l’anno, fino agli appalti a ruota libera nei Cara. Una cucca!

Certo, era tutto a spese degli ignari italiani. Solo di assistenza (centri di accoglienza e Cara) 4 miliardi di euro all’anno nel bilancio dello Stato. Poi c’era l’assistenza sanitaria che, nel caso della Sicilia – leggere prima accoglienza – è sempre stata a carico della Regione.

Solo una volta a Milano è finita come a Pozzallo e a Porto Empedocle degli anni “d’oro”: ma i milanesi, dopo il caos dei bivacchi dei migranti, hanno chiesto e ottenuto subito dallo Stato il risarcimento.

Ragazzi: un conto è incasinare Pozzallo e Porto Empedocle nella ‘Colonia-Sicilia’, altra e ben diversa cosa è incasinare la Milano ‘di sinistra’: nel secondo caso lo Stato ha pagato subito per il ‘disturbo. Non è che possiamo paragonare la Sicilia a Milano?

Detto questo, i leghisti sono abili. Si vendono bene la notizia – falsa – che sono stati loro a interrompere questo grande affare. La cosa conviene ai farisei dell’Unione Europea: meglio non fare sapere in giro che nessuno vuole più migranti, perché all’arrivo dei migranti crescono i partiti politici ‘Populisti’: che il merito se lo prenda pure la Lega di Salvini!

Certo, qualche ‘buco’ ha un po’ rovinato la sceneggiata mediatica: come quando le tv hanno documentato il caos di Ventimiglia, con i francesi che hanno chiuso le frontiere. O come quando l’Austria ha detto all’Italia:

“Signori italiani, da qui migranti non ne passano più”.

E oggi? Solo barchette con 10-15-20-30 migranti alla volta. Niente più navi ONG. E il punto è questo: c’è chi sogna il ritorno dei fasti delle ONG: ma questo è possibile?

Ricordiamoci che le elezioni europee sono state celebrate. Le due forze politiche ‘vampirizzate’ dai liberisti che oggi governano l’Unione Europea – il PPE e il PSE – non hanno più la maggioranza. Ma, in loro aiuto, i liberisti hanno inventato i Liberali e i Verdi. I ‘Populisti’ – anche se sono sempre più forti e sempre più presenti – sono in minoranza: una grande minoranza, ma pur sempre minoranza.

L’obiettivo dei liberisti che controllano l’Unione Europea è quello di continuare a riempire l’Europa di migranti, per ridurre il costo del lavoro ed eliminare quello che resta dei diritti dei lavoratori. Sotto questo profilo l’analisi del filosofo e commentatore Diego Fusaro è ineccepibile (QUI ALCUNE SUE RIFLESSIONI).

Accanto ai liberisti opera una sorta di ‘setta’ di europeisti-fondamentalisti. Chi sono? Sono quelli che hanno provato, senza riuscirci, a far approvare una Costituzione europea che nega le radici cristiane. Sono quelli che hanno imposto il Trattato di Lisbona che, in parte, non è stato reso noto.

Chi sono questi europeisti-fondamentalisti? Si tratta di una ‘setta’ che pensa che tutte le Nazioni europee debbano scomparire per fare posto ad un’unica popolazione europea.

E perché le Nazioni europee debbono scomparire? Perché nel corso dei secoli non hanno fatto altro che provocare guerre, combattendosi tra di loro.

Da qui l’esigenza-fondamentalista di fare sparire le Nazioni e le Tradizioni: cominciando dalla Tradizione cristiana. Da qui, ad esempio, l’attacco ai crocifissi nelle scuole.

E come si fa a fare scomparire una popolazione con tulle le sue millenarie Tradizioni? Sostituendo la popolazione autoctona con i migranti. Di fatto, potremmo essere davanti a una sorta di progetto di ‘eugenetica’ sociale: la sostituzione degli europei con una nuova ‘Razza eletta’ totalmente priva di storia. 

Quali sono le parole d’ordine degli europeisti-fondamentalisti? Che gli Stati europei debbono eliminare le frontiere: che i migranti debbono essere liberi di arrivare in Europa e andare dove gli pare, senza passaporti, senza controlli. La formula “Porti aperti” non nasce per caso: è la sintesi ‘sincretica’ di questo credo fondamentalista: niente analisi sui particolari, ma solo una veloce percezione ‘globale’, al grido di riflettere poco, riflettere meno o, magari, non riflettere affatto…

Insomma, da Europa dei popoli – parole che sono servite a far passare l’idea dell’Europa unita – il vecchio Continente si dovrebbe trasformare in una sorta di ‘Bordello a cielo aperto’, tagliando i legami con il passato.

Vi dice niente il fatto che in Italia – che come cercheremo ora di illustrare potrebbe essere la via di ingresso di questa nuova popolazione europea – si parli di abolizione, nelle scuole, della Storia dell’Arte e della stessa Storia? In un Paese come l’Italia, ricchissimo di testimonianze artistiche e di storia certe idee possono apparire folli. Ma sono state messe in giro e sono state oggetto di discussioni! Perfino la Divina Commedia è stata messa in discussione!

C’è una terza categoria, meno ‘filosofica’ delle due esaminate (capitalisti-liberisti e europeisti-fondamentalisti), ma non per questo meno presente e meno pericolosa. Sono i criminali che hanno gestito e che continuano a gestire il traffico di esseri umani tra l’Africa e l’Europa. Questa categoria ha ‘piedi’ in Africa – da dove gestisce gli affari – ma ‘testa’ in Europa.

Questa terza categoria è importante, perché gestisce il mezzo con il quale le prime due categorie puntano a realizzare i propri fini.

Abbiamo detto che con l’Europa, in questa fase storica, le tre categorie debbono andare caute: fare entrare altri migranti in Francia, in Germania, in Olanda – per citare solo tre Paesi – potrebbe essere rischioso, perché i ‘Populisti’ si scatenerebbero e crescerebbero di numero.

Ma in Italia, dove i ‘Populisti’ governano contro i dettami dei liberisti europei, il ripristino del ‘Servizio ONG’ potrebbe risultare utile per rendere sempre più caotica la situazione nel nostro Paese.

Piaccia o no, ma l’attuale Governo italiano di grillini e leghisti, pur tra tanti limiti, di fatto ha interrotto la svendita dell’Italia. In queste ore i soldi farisei della ‘presunta’ sinistra italiana sono preoccupati perché “gli investitori esteri snobbano l’Italia”.

In realtà, non ci sono stati investimenti esteri in Italia, se non in limitatissimi casi: l’Italia, a cominciare dalle società dell’IRI, ha fatto a pezzi e svenduto il proprio patrimonio economico e industriale. Di fatto, resistono solo ENI e Finmeccanica: ma gli attacchi per consegnarli a forze straniere non sono mancati e non mancano: anche utilizzando gli stessi poteri italiani (metodo Tangentopoli).

Con l’attuale Governo italiano la vergogna degli italiani che svendono ‘pezzi’ di Italia e gli stessi italiani si è interrotta! (ricordiamoci che hanno cercato di vendere anche un ‘pezzo’ di mare!). Si comincia a tornare ad andare in pensione a 62 anni e si sta provando a ridurre le tasse a cittadini e imprese.

Da qui l’esigenza dell’Unione Europea dell’euro di massacrare l’attuale Governo. E ci sta provando, vergognosamente, contestando conti pubblici che sono molto più in ordine dei debiti accumulati dai Governi Renzi e Gentiloni! Ma, si sa, a Bruxelles hanno la faccia come il culo!

Insomma. l’obiettivo degli ‘europeisti’ potrebbe essere quello di far ripartire le navi ONG cariche di migranti con destinazione Italia. E’ un caso che la ‘Capitana’ abbia scelto il nostro Paese per la sua missione ‘umanitaria’?

Facendo arrivare in Italia una nuova ondata di navi targate ONG cariche di migranti si creerebbe il caos e l’attuale Governo dovrebbe affrontare nuove difficoltà. Il nostro Paese si dovrebbe caricare il costo della prima accoglienza (con un appesantimento della sanità pubblica già al collasso, soprattutto nel Sud) e anche tutto il resto, perché gli altri Paesi europei, che hanno chiuso le frontiere, non le riaprirebbero.

Si tornerebbe ai 4 miliardi di euro e oltre per l’assistenza ai migranti, ai centri di accoglienza, ai Cara. Mentre per almeno un paio di anni i mercanti di uomini tornerebbero a incassare guadagni stratosferici.

Uno scenario che potrebbe piacere ai liberisti e agli europeisti-fondamentalisti, perché il caos che si creerebbe in Italia, inevitabilmente, provocherebbe una pressione sulle frontiere italiane che, prima o poi, verrebbero travolte, così come la Sea Watch, con una prova di forza, ha travolto, di fatto, le leggi italiane.

L’Italia nel caos, a conti fatti, diventerebbe la via di accesso dei migranti in Europa per abbassare i salari e proseguire nel progetto di eliminazione delle Nazioni e delle Tradizioni.

Ci stiamo sbagliando. Ce lo auguriamo. Magari dopo la Sea Watch in Italia non arriveranno più navi targate ONG.

E se, invece, dovessero arrivare altre due, tre dieci navi targate ONG cariche di migranti, pronte a travolgere le leggi italiane, com’è avvenuto con la Sea Watch? La risposta a questa domanda l’avremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

E’ interessante notare anche il tempismo con il quale i dirigenti del PD si sono catapultati sulla nave Sea Watch. Adriana Vitale ha colto molto bene il doppiopesismo del parlamentare nazionale del PD, Davide Faraone, indifferente verso i disoccupati e i licenziati della Sicilia e ‘sensibile’ verso i migranti (QUI L’ARTICOLO DI ADRIANA VITALE).

Ma c’è un altro elemento politico, in questa vicenda, che va esaminato. Il Partito Democratico, in Italia, fa ormai parte della storia. Non ha un futuro. Lo dimostra il fatto che non ha intercettato un solo voto dei 6 milioni di voti persi alle recenti elezioni europee dal Movimento 5 Stelle. Anzi ha perso circa 110 mila voti.

Se dovesse vedere la luce – come si spera – un Partito del Sud, il PD, nel Mezzogiorno, scenderebbe abbondantemente sotto il 4-5%.

Lo stesso discorso vale per CGIL, CISL e UIL, che ormai vanno avanti grazie ai pensionati.

Cosa vogliamo dire? Che ormai PD e vecchio sindacalismo non hanno nulla da perdere. Pur nella ‘liquidità’ del sistema politico italiano, dove milioni di voti vanno e vengono nel giro di pochi mesi, il PD e le sue articolazioni sociali (e i sindacati tradizionali sono desuete articolazioni del PD) sono ormai elementi residuali.

Da qui la possibile scelta per il tanto peggio tanto meglio: ovvero, più si incasina l’Italia, più potrebbero mescolarsi le carte, più la sinistra tradizionale italiana potrebbe tentare di riposizionarsi pescando nel caos.

Non è un caso, insomma, se in queste ore PD, articolazioni sindacali del PD e tutti i gruppi più o meno riconducibili a quest’area politica si preparino a scendere in piazza per chiedere la ‘liberazione’ della ‘Capitana’.

Infatti, un’eventuale liberazione della ‘Capitana’ – rilasciata magari senza processo insieme alla sua nave, o eventualmente assolta dopo un veloce processo – potrebbe suonare come il via libera per altre navi ONG.

Della serie: se le leggi italiane le ha travolte la Sea Watch perché non dovrebbero farlo altre navi ONG?

 

 

 

 

 

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