Elezioni comunali a Siracusa: voti scomparsi in stile elezioni di Palermo

25 luglio 2018

A denunciarlo è Paolo Ezechia Reale, consigliere comunale, candidato sindaco del centrodestra sconfitto. All’appello mancano 2 mila voti circa. Ma ci sono anche altre anomalie simili, per molti versi, alle anomalie riscontrate durante lo spoglio alle elezioni comunali di Palermo del 2016. Pronto anche il ricorso al TAR Sicilia e la segnalazione all’assessorato regionale alle Autonomie locali 

Elezioni comunali a Siracusa: 2 mila voti o giù di lì sarebbero ‘scomparsi’. A denunciarlo è Paolo Ezechia Reale, consigliere comunale, candidato sindaco del centrodestra sconfitto lo scorso 24 giugno: sconfitto, a quanto pare, nel quadro di una serie di anomalie. Da qui la denuncia alla magistratura.

Su Siracusaoggi.it leggiamo la seguente dichiarazione di Paolo Ezechia Reale:

“Ho dato mandato ad un legale esperto della materia di impugnare quei risultati. E’ mia intenzione porre all’attenzione della Procura di Siracusa la delicata questione”.

E sui 2 mila voti ‘scomparsi’aggiunge:

“Non si sa che fine abbiano fatto. E basta leggere i verbali delle sezioni elettorali per capire che non si sa che fine abbiano fatto”.

E ancora:

Vi sono anomalie gravi, tra le quali l’abnorme numero di schede annullate (2.300)… Qualcuno, investito di funzioni pubbliche, ha tentato di nascondere le anomalie contenute nei verbali di scrutinio. E ci sarebbe riuscito se non avessi deciso di esaminare direttamente le copie dei verbali“.

Sul Giornale di Sicilia on line leggiamo un’altra accusa:

“Circa 150 voti sono stati conteggiati in tre sezioni nonostante non ci fossero i relativi elettori (ad es. attribuiti 859 voti complessivi in una sezione dove hanno votato solo 768 persone). Vi sono poi altre numerose e gravi anomalie, tra le quali l’abnorme numero di schede annullate pari ad oltre 2.300”.

Su Siracusanews le accuse di Reale sono più circostanziate:

“I risultati delle elezioni così come sono stati proclamati non corrispondono all’effettiva volontà degli elettori. È giusto ora ribadire con precisione, nonostante il silenzio assordante che circonda una vicenda molto grave, che i principi di democrazia rappresentativa durante queste elezioni sono stati calpestati ed irrisi, dando paradossalmente ragione a coloro che non hanno voluto partecipare al voto”.

E ancora:

“Vi sono poi altre numerose e gravi anomalie, tra le quali l’abnorme numero di schede annullate pari a oltre 2.300, che mi hanno obbligato, per il rispetto della volontà degli elettori e per la tutela di quel che resta della democrazia, a dare mandato a un legale esperto della materia di impugnare i risultati elettorali e che è mia intenzione portare all’attenzione della Procura della Repubblica a supporto della denunzia già proposta nell’immediatezza dai responsabili della lista Udc – insiste Reale -. È giusto che Siracusa vada comunque avanti, ma è anche indispensabile che al più presto venga fatta chiarezza su quanto accaduto e venga accertato il vero risultato delle elezioni, non quello manifestamente inattendibile fondato su dati che tutti sanno, o dovrebbero sapere, non corrispondere alla volontà di tutti gli elettori”.

Quindi il finale dell’articolo:

Secondo il candidato sindaco perdente e consigliere comunale, qualcuno, investito di funzioni pubbliche, avrebbe “addirittura tentato di nascondere le anomalie contenute nei verbali di scrutinio e ci sarebbe anche riuscito – dice sempre Reale – come infatti ci è riuscito sino ad ora, dato che nessuno pare essersi accorto di nulla, se non avessi deciso, anche in seguito alle numerose segnalazioni di candidati della mia coalizione ai quali non era stato attribuito neppure il voto loro o dei loro più stretti congiunti, di esaminare direttamente le copie dei verbali, portando alla luce questa brutta pagina che spero qualcuno dotato della necessaria autorità trovi il coraggio necessario a riscrivere”.

Per la cronaca, 2 mila voti ‘scomparsi’, a Siracusa non sono un particolare secondario: al contrario, sono un fatto centrale, perché determinano il risultato elettorale.  

Abbiamo chiamato al telefono Paolo Ezechia Reale e ci ha detto che presenterà ricorso al TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale), chiedendo l’annullamento delle elezioni o il riconteggio delle schede.

Reale invierà anche una segnalazione all’assessorato regionale alle Autonomie locali, che in Sicilia – Corte Costituzionale permettendo – è responsabile dello svolgimento delle elezioni comunali.

Per noi che abbiamo seguito, passo dopo passo, lo scrutinio delle elezioni comunali di Palermo del giugno 2016 – scrutinio durato un mese circa – le denunce di Paolo Ezechia Reale non sono affatto nuove. Anche a Palermo, nei seggi elettorali, è successo di tutto: tutte cose – lo ribadiamo – che noi abbiamo provato a documentare, anche andando a verificare di persona le anomalie, in alcuni casi veramente incredibili. 

Tutte cose che i nostri lettori possono trovare negli articoli allegati.

Un particolare: a Siracusa, come a Palermo, dopo il bailamme di schede e verbali elettorali, sono risultati vincitori candidati di centrosinistra…

Elezioni comunali di Palermo: troppe anomalie, serve il riconteggio dei voti

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Elezioni comunali a Palermo 3/ Dal caos dei verbali ai documenti ‘integrativi’? Presi da dove?

Elezioni comunali di Palermo 4/ Il ‘giallo’ di 8 sezioni dove il voto è stato ‘ricostruito’. Come?

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Qui di seguito il ‘trionfo’ della democrazia a Palermo:

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Foto tratta da srlive.it

 

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