Il traffico di migranti vale almeno 6 miliardi di euro. Parola di Europol e Interpol

4 maggio 2017

Mentre anche i ‘benpensanti’ attenuano le critiche contro il procuratore Zuccaro, inquadriamo il fenomeno nella sua interezza. Lo facciamo con il rapporto dell’ufficio europeo di polizia secondo cui più del 90% dei migranti arriva in Europa grazie alle reti di trafficanti. E ancora: le preoccupazioni legate a possibili infiltrazioni di terroristi. Intanto, Gentiloni incontra George Soros…

Dopo l’audizione dinnanzi alla Commissione Difesa del Senato, sembrano attenuarsi le critiche contro il Procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro, che, come sappiamo, sta passando al setaccio le Ong che con loro navi prestano soccorso ai migranti nel Mediterreneo.  Da ieri, insomma, pare che sia caduto il tabù: le Ong non sono più intocabili. Dietro alcune di queste organizzazioni è probabile che ci siano speculatori della peggiore specie. Zuccaro, come si ricorderà, ha ipotizzato che non si tratti solo di business, ma anche di politica: “Destabilizzare l’Italia potrebbe essere tra le finalità di qualche Ong”. La vicenda, come si intuisce, è grave ed è seria.

In questo contesto non sta passando inosservato l’incontro, taciuto da Palazzo Chigi, tra il premier Paolo Gentiloni e George Soros. Con la sua Soros Foundation, il magnate ungherese naturalizzato americano, è indicato come uno dei probabili finanziatori di alcune Ong. “George Soros- ricorda il Giornale- fu per sua stessa ammissione il protagonista delle speculazioni che nel 1992 causarono una svalutazione della lira del 30% e la dissipazione di 40mila miliardi di lire di riserve valutarie della Banca d’Italia”. Finanziatore della campagna elettorale di Hillary Clinton, è un perfetto mix di finanza e politica.

Dal governo smentiscono che questo incontro abbia a che fare con la questione migranti, e certamente non mancherebbero altri argomenti (Alitalia? Operazioni immobiliari? Banche?), ma il fatto che non sia stato vergato nessun comunicato ufficiale, sta alimentando polemiche e sospetti.

Altra notizia, riguarda Frontex: “I trafficanti di uomini chiamano direttamente le navi delle Ong”. Sarebbe il contenuto di un documento segreto dell’A genzia europea per il controllo delle frontiere di cui Zuccaro sarebbe stato a conoscenza  e riportato oggi dal Corriere della Sera. Si tratta di 20 pagine che si concentrano sull’attività svolta nel Mediterraneo da otto navi “private”: “Sono i trafficanti che operano in Libia e la Guardia costiera operativa nell’area di Sabrata e di Az Zawiya a contattare direttamente le navi delle Ong che operano vicino alle acque territoriali della Libia”.

Mentre si attendono sviluppi sul caso, in particolare sulle richieste di Zuccaro in merito agli strumenti investigativi necessari per portare avanti le indagini, vale la pena inquadrare il fenomeno migranti nella sua interezza. Non c’è solo l’aspetto umanitario legato alla fuga di disperati. Intorno a questo esodo è fiorito un traffico illecito su cui sta indagando anche l’Europol, che insieme con l’Interpol, l’anno scorso ha redatto un rapporto allarmante che vale la pena rileggere. Lo stesso Zuccaro, ieri al Senato, ha specificato che è proprio questo traffico di migranti ad essere finito nel mirino di numerose autorità giudiziarie. E qualche Ong potrebbe non esserne del tutto estranea.

Cosa dice il rapporto Europol-Interpol?

Che dal 2014 l’Europa è stata testimone di un numero di arrivi di migranti irregolari senza precedenti. E che il trend è in continua crescita. Questo fenomeno “ha avuto un profondo impatto nel panorama criminale”. Nel senso che la criminalità ha saputo sfruttare a suo vantaggio questi sviluppi: “Un grande numero di reti criminali o di singoli imprenditori del crimine traggono enormi profitti dal traffico di migranti”. Solo nel 2015 il giro d’affari, secondo l’Europol, si è aggirato tra i 3 e i 6 miliardi di euro, “una cifra destinata a raddoppiare o a triplicarsi nei prossimi”. (pag 2 del rapporto che trovate sotto in allegato, in inglese).

Quindi nel 2017 questo giro d’affari potrebbe attestarsi, limitandoci alla previsione del raddoppio, dai 6 ai 12 miliardi di euro.

Altro dato interessante è questo: “Più del 90% dei migranti che arriva in Europa è agevolato da reti criminali”. Che offrono loro: trasporto, alloggio (nelle varie tappe del viaggio che comincia nei Paesi di origine) e documenti falsi. ‘Servizi’ che i migranti pagano anche con lo sfruttamento.

I principali ‘hotspot’ per il traffico di migranti sono situati ad “Amman, Algiers, Beirut, Benghazi, Cairo, Casablanca, Istanbul, Izmir, Misrata, Oran, and Tripoli”. All’intero dell’Europa, invece, i principali centri di cui si avvalgono i trafficanti sono situati nelle seguenti città: “Athens, Berlin, Budapest, Calais, Copenhagen, Frankfurt, Hamburg, Hoek van Holland, London, Madrid, Milan, Munich, Paris, Passau, Rome, Stockholm, Tornio, Thessaloniki, Vienna, Warsaw”. Da questi centri verranno poi smistati nelle località desiderate. Spesso, dice sempre l’Europol, in queste tappe intermedie lavorano illegalmente per pagare quanto dovuto ai trafficanti.

L’Italia, dopo la Grecia, come bene sappiamo, è il Paese che registra il più alto numero di arrivi.

L’Europol stima che più di 40mila persone sono coinvolte in questo traffico. Per quanto riguarda la loro nazionalità, i maggiori sospetti ricadono su cittadini bulgari, egiziani, ungheresi, rumeni, polacchi, serbi, tunisini, siriani, iracheni. Ma nella lista ci sono anche Tunisia, Kosovo e Pakistan. Si tratta dunque di network misti: non europei per il 44%, europei per il 30%, il resto è un mix. Tutti hanno contatti negli stati membri dell’Ue.

Nel rapporto c’è un paragrafo dedicato anche ai social media usati dai trafficanti per attirare ‘clienti’. Questo l’annuncio pubblicato sulla bacheca di un trafficante: “The cost of a package with travel from Turkey to Libya by air and onward sea journey from
Libya to Italy costs USD 3,700. For the sea journey adults cost USD 1,000. Three children cost USD 500”.

Veniamo adesso ad una delle note più dolenti: i rapporti tra questi trafficanti e altri reati. Il più comune, finora, è stato il traffico di droga, così come la ‘schiavitù’, ovvero il reclutamento di persone che poi saranno sfruttate selvaggiamente in vari settori (basti pensare all’agricoltura). Allarmante è il dato dei minori non accompagnati. Di molti si perdono le tracce e, secondo l’Europol, il loro destino è segnato da sfruttamento lavorativo o sessuale.

Altro capitolo allarmante è  il terrorismo: “C’è molta preoccupazione sulla probabilità che le reti dei trafficanti siano usate per infiltrare potenziali terroristi in Europa e che i terroristi possano usare il traffico di migranti come fonte di finanziamento” (pag 12 del rapporto).  Si ricorda anche che due dei terroristi degli attacchi di Parigi erano arrivati in Europa come migranti irregolari.

In conclusione, l’Europol definisce “assai complessa e sofisticata la rete dei trafficanti di migranti” e per smantellarla si augura la piena collaborazione degli Stati membri in termini di cooperazione nelle indagini e di condivisione delle informazioni.

Questo è il quadro che fa da sfondo alle indagini di diverse Procure siciliane e italiane. E ovvio che senza il supporto dei Governi europei non potranno andare lontano.

IL RAPPORTO EUROPOL

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