Macron si dissocia dagli USA, e si aspettano le mosse della Germania. E l’Italia? La Russia pensa ai siluri Poseidon?/ MATTINALE 887

11 aprile 2023
  • Le nostre previsioni di qualche giorno fa si stanno materializzando: la visita in Cina di Macron e Ursula von der Leyen sta cominciando a produrre un cambiamento di linea politica dell’Europa sulla guerra in Ucraina e, in generale, in tutto lo scacchiere internazionale, a cominciare da Taiwan. Il presidente francese si è già mosso, ora tocca ai tedeschi 
  • Con molta probabilità, l’Occidente ‘soffia’ contro il Governo israeliano di Netanyahu. Possibili conseguenze per la raffineria Isab di Priolo in Sicilia? la variabile migranti 
  • Il mistero dei siluri russi Poseidon e i possibili effetti devastanti, tra esplosioni inimmaginabili e maremoti  

Le nostre previsioni di qualche giorno fa si stanno materializzando: la visita in Cina di Macron e Ursula von der Leyen sta cominciando a produrre un cambiamento di linea politica dell’Europa sulla guerra in Ucraina e, in generale, in tutto lo scacchiere internazionale, a cominciare da Taiwan. Il presidente francese si è già mosso, ora tocca ai tedeschi 

Due giorni fa, commentando la visita in Cina del presidente francese Emmanuel Macron e della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ci siamo chiesti se questi due ‘inchini’ politici al cospetto del presidente cinese Xi Jinping avrebbero portato ad una svolta europea nella linea da tenere in Ucraina. E così è stato. In queste ore il presidente della Francia ha, di fatto, preso le distanze dagli Stati Uniti d’America. Macron, bontà sua, è arrivato alla conclusione che “gli europei non debbono essere vassalli degli USA“. Se le nostre previsioni sono esatte, tra qualche giorno – o anche tra qualche ora – dovrebbe arrivare la dissociazione della Germania. Non crediamo che a parlare sarà la von der Leyen, perché fino ad oggi è stata, almeno a parole, una fedelissima filo-americana. A parlare potrebbe essere un esponente del Partito Socialdemocratico tedesco, per esempio lo stesso Cancelliere Olaf Scholz. Ma non può essere escluso un colpo di teatro: per esempio una dichiarazione dell’ex cancelliere, Angela Merkel (nella foto a destra tratta da Wikipedia). Un fatto è certo: con la presa di posizione di Macron l’Unione europea filo-atlantista sta cominciando ma franare. Attenzione: Macron persegue gli interessi della Francia: con molta probabilità, con Jinping ha trattato sui 14 Paesi africani che ancora oggi sono sotto il tallone colonialista francese: avrà ricevuto dalla Cina – Paese che oggi esercita in Africa un grande ascendente – la promessa che in questi 14 Paesi non ci saranno rivolte anti-francesi? E’ quello che vedremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Contemporaneamente, mollando gli USA e aprendo alla Cina, Macron spera di convincere la sinistra francese a interrompere le proteste popolari. Morale: se la Germania imboccherà la stessa via francese assisteremo alle piroette della ‘Grande informazione’ europea, fino ad oggi legata agli ‘immancabili destini’ della vittoria in Ucraina. La ‘Grande informazione’ – soprattutto televisiva – dovrebbe cambiare linea di 360 gradi. Se così sarà, prepariamoci a sorridere…

 

Con molta probabilità, l’Occidente ‘soffia’ contro il Governo israeliano di Netanyahu. Possibili conseguenze per la raffineria Isab di Priolo in Sicilia? La variabile migranti 

Se, come ipotizziamo, la Germania seguirà la Francia dissociandosi dagli americani, sarà interessante capire quale sarà la reazione degli Stati Uniti d’America. Lo scenario internazionale, in questo passaggio storico, è in movimento. Cina e americani hanno dispiegato navi e armi attorno a Taiwan. In Israele c’è chi soffia contro il Governo di Benjamin “Bibi” Netanyahu. In verità, i venti contrari al leader della destra israeliana non sembrano russi o cinesi, due Paesi che in questo momento non hanno motivo di mettere in difficoltà Netanyahu; al contrario, sembrano venti che ‘soffiano’ dall’Occidente. Quanto succede in Israele tocca da vicino l’Italia e la Sicilia, perché, in questo momento, sono proprio gli israeliani che tengono aperta la raffineria Isab di Priolo in accordo con i russi (ovviamente, con la ‘benedizione’ cinese). Ma se il Governo Netanyahu dovesse cadere, ebbene, i contraccolpi potrebbero arrivare anche a Priolo, con i russi e i cinesi che, a quel punto, avrebbero tutto l’interesse a creare ulteriore caos in Italia, bloccando la raffineria Isab proprio nel momento in cui il prezzo del petrolio ‘viaggia’ verso il 100 dollari al barile. Non c’è bisogno di essere strateghi dell’economia per capire che l’eventuale blocco della raffineria di Priolo scatenerebbe un putiferio! Tra l’altro, l’Italia, rispetto alla guerra in Ucraina è messa malissimo. L’unico leader del centrodestra che ha capito e anticipato lo scenario che si va materializzando è Silvio Berlusconi, che si è ‘smarcato’ dalla causa ucraina ben prima di Macron. Ma in questo momento Berlusconi – che nella politica estera italiana sta dimostrando di essere un gigante – è in ospedale. Mentre il capo del Governo, Giorgia Meloni, protagonista di un atlantismo ormai fuori dalla storia, tra qualche settimana, quando le condizioni meteomarine lo consentiranno, dovrà affrontare un’ondata di migranti che potrebbe anche essere ‘biblica’. L’annuncio dell’adesione della Tunisia al BRICS – associazione di Paesi filo cinese – per l’Italia non annuncia nulla di buono, perché è soprattutto dalla Tunisia che arrivano i migranti a Lampedusa e in Sicilia.

 

Il mistero dei siluri russi Poseidon e i possibili effetti devastanti, tra esplosioni inimmaginabili e maremoti  

In tutto questo i russi stanno ‘calando la briscola’. Il riferimento è ai moderni siluri nucleari Poseidon, armi di offesa contro le quali non è semplice approntare la difesa. Popular Mechanics, la rivista mensile statunitense dedicata alla tecnologia, ha definito i siluri Poseidon armi del “del giorno del giudizio”. A quanto si racconta – da quel poco che si sa – ogni siluro Poseidon avrebbe una potenza di circa due megatoni e sarebbe dotato di un reattore nucleare a metallo liquido: una soluzione tecnologica che fornirebbe al siluro una portata quasi inesauribile. Fino ad oggi gli occidentali, e segnatamente gli americani, hanno un po’ snobbato i siluri Poseidon. Oggi sono un po’ meno tranquilli, perché se sono vere le notizie che sono state messe in giro su queste armi, ebbene, ad essere minacciati potrebbero essere le basi navali statunitensi nel Pacifico e le città della California, da Los Angeles a San Diego fino a San Francisco. Non è un pericolo imminente, anche perché si tratta di notizie da verificare nei fatti. Ma per gli americani, abituati ad andare al sodo, certe ‘verifiche’ è meglio evitarle. Si racconta che questi siluri sarebbero in grado di navigare per oltre 10 mila km a mille metri di profondità. Le emissioni sonore sarebbero piuttosto basse e sarebbe difficile, se non impossibile, intercettarli. Insomma, un’arma degna del dio del mare della mitologia greca dal quale, non certo a caso, ha preso il nome. Le notizie, ribadiamo, sono frammentarie. C’è chi parla, addirittura, di una bomba da 100 milioni do tonnellate di tritolo. Notizia un po’ inverosimile, perché si tratterebbe di una bomba di una potenza fino ad oggi solo immaginata. Una bomba del genere, esplodendo, provocherebbe, tra le altre cose, un maremoto o tutsunami di proporzioni spaventose! Se ne volete sapere di più sui siluri Poseidon potete leggere un articolo di Geopop dell’Ottobre 2022 (che potete leggere qui). Solo per chiudere: non vogliamo nemmeno pensare cosa succederebbe nel Mediterraneo – mare chiuso – l’esplosione di un siluro Poseidon, se le notizie che si conoscono su tale arma sono quelle che avete letto…

Foto tratta da Il Riformista 

 

 

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti