Anche la Tunisia annuncia l’adesione al BRICS (con nuovi guai per l’Italia)

10 aprile 2023
  • La dichiarazione di Mahmoud bin Mabrouk, esponente politico molto vicino al presidente tunisino Kais Saied   
  • Già dalla Tunisia arrivano in Italia tanti migranti. Con l’adesione della Tunisia al BRICS – associazione filo cinese – il numero di migranti verso le coste italiane potrebbe aumentare ulteriormente

La dichiarazione di Mahmoud bin Mabrouk, esponente politico molto vicino al presidente tunisino Kais Saied   

I massoni liberisti e ultraglobalisti del Fondo Monetario Internazionale (FMI) non ne vogliono sapere di allargare i cordoni della borsa con la Tunisia e i vertici di questo Paese valutano la possibilità di aderire al BRICS. Come scriviamo spesso, il BRICS è un’associazione di Paesi (Brasile, Russia, India, Cina Sudafrica) che lavora alla creazione di una valuta alternativa al dollaro statunitense insieme con altri Paesi che non ne vogliono più sapere dell’area del dollaro. Tanti Paesi del mondo hanno annunciato di voler aderire al BRICS e, tra questi, anche l’Algeria. Ora si sta aggiungendo anche la Tunisia. Su un canale Telegram si legge una dichiarazione di Mahmoud bin Mabrouk, portavoce del Movimento repubblicano filo-presidenziale del 25 Luglio (in pratica è vicino al presidente della Tunisia,  Kais Saied): “Ho informazioni – dice  Mahmoud bin Mabrouk – che la Tunisia sta prendendo seriamente in considerazione la questione dell’adesione al gruppo BRICS” (come potete leggere qui).

Già dalla Tunisia arrivano in Italia tanti migranti. Con l’adesione della Tunisia al BRICS – associazione filo cinese – il numero di migranti verso le coste italiane potrebbe aumentare ulteriormente 

Per l’Italia, questa, è una pessima notizia, perché il BRICS è un’associazione schierata con la Cina e la Cina è alleata on la Russia. E siccome l’Italia continua a inviare armi all’Ucraina – di fatto schierandosi contro la Russia e contro la Cina – e siccome già dalla Tunisia arrivano in Italia tanti migranti, è probabile per la Cina moltiplichi il numero di migranti verso l’Italia. Se con il mare in mezza tempesta già i barchini carichi di migranti non si contano più, figuriamoci cosa succederà quando le condizioni meteomarine miglioreranno cosa succederà… Come diciamo noi in Sicilia, a nostro modesto avviso, il Governo di Giorgia Meloni, con il suo filo-atlantismo totalmente privo di visione geopolitica si sta mittannu l’acqua rintra e ‘u rubinettu ‘i fora… Giorgia e ‘Gnazio, arruspigghiativi!

Foto tratta da Mriya.news 

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