Le compagnie aree continuano a ‘pelare’ i siciliani e il presidente Schifani si rivolge all’Antitrust e ai Ministri Salvini e Giorgetti

4 aprile 2023
  • Così, una domanda al presidente Schifani: non è che ci stamu riparannu unni chiovi? 
  • Ci sono problemi con gli italiani dell’Ita, figuriamoci cosa succederà ai cieli siciliani quando arriveranno i tedeschi
  • Riuscite a immaginare i due Ministri leghisti ‘ruspanti’ Salvini e Giorgetti che intervengono a tutela dei cittadini siciliani? 

Così, una domanda al presidente Schifani: non è che ci stamu riparannu unni chiovi? 

Non c’è più mondo!, si usava dire un tempo quando accadevano cose da pazzi. E, in effetti, dopo decenni di ascarismo inveterato, che ci sia un Governo regionale che cerchi di evitare che i cittadini siciliani vengano ‘spennati’ fa un po’ ‘impressione’. I grandi gruppi privati che operano nella produzione di energia fotovoltaica che non possono più venire a fare i propri comodi in Sicilia: ma da quando si è mai detto? Quello che hanno combinato negli anni passati con i tralicci nella Valle del Mela, nel Messinese, lo sa solo Iddio. E i tralicci, si sa, non sono esattamente un toccasana per la salute umana. Giustamente chi arriva in Sicilia pensa di trovare i fessacchiotti che si accollano tutto. Le compagnie aeree, per esempio. Da Natale dello scorso anno il Governo regionale di Renato Schifani sta cercando porre fine – in verità fino ad ora senza risultati concreti – al fenomeno del cosiddetto caro-voli. Il presidente Schifani si meraviglia che la società che ha preso il posto dell’Alitalia – l’Ita, società controllata dallo Stato – faccia pagare biglietti aerei ‘salati’ ai siciliani. In realtà, Ita non sta facendo nulla di diverso da quello che, per decenni, ha fatto Alitalia. Chi scrive aveva da poco cominciato la sua attività di giornalista quando, nei primi anni ’80 del secolo passato, l’allora presidente della Regione, il democristiano Mario D’Acquisto, tuonava contro l’Alitalia che già allora ‘pelava’ i siciliani. A dir la verità, noi siamo un po’ ‘preoccupati’ per i tedeschi ai quali l’Italia ha già ceduto i cieli: non è che le lamentele ai tedeschi che verranno a ‘pelare’ gli italiani con i biglietti aerei se gli abbiamo ceduto i cieli proprio per questo, visto che in Italia siamo tutti ‘europeisti’ e, soprattutto, ‘intelligenti’?

 

Ci sono problemi con gli italiani dell’Ita, figuriamoci cosa succederà ai cieli siciliani quando arriveranno i tedeschi

Insomma, l’attuale Governo regionale vuole continuare la battaglia contro il caro-voli che fino ad ora è stata perdente su tutta la linea e che non potrà essere combattuta, guerra in Ucraina permettendo, quando arriveranno i nuovi padroni dei cieli italiani e siciliani, cioè i tedeschi (che, detto per inciso, già in Sicilia sono molto presenti): “Sul caro-voli – dice il presidente Schifani –  che anche in questi giorni prima di Pasqua sta interessando le tratte da e per la Sicilia, ho deciso di intervenire con una nuova segnalazione all’Antitrust e scrivendo anche ai ministri Giorgetti e Salvini, così come avevo preannunciato domenica”. Il presidente, ieri, ha nuovamente scritto all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato a proposito del rincaro dei prezzi dei voli, in particolare da e per Roma e Milano. “Si tratta di una grave disparità di trattamento nei confronti della Sicilia – prosegue Schifani – a causa della condotta delle compagnie aeree che, in taluni casi, eccedono nella ‘discriminazione dei prezzi’ durante determinati periodi dell’anno, rispetto ai costi sostenuti. In prossimità delle festività pasquali e dei ponti del 25 Aprile e 1 Maggio appare evidente il ripetersi di quanto accaduto in occasione dello scorso Natale. È inaccettabile che compagnie come Ita, a totale controllo pubblico, e cosiddette ‘low cost’ come Ryanair realizzino prezzi offensivi per il buonsenso, tanto più se aggiungiamo la scarsa trasparenza sulle tariffe perché ai prezzi, a seconda delle compagnie aeree, va sommato il costo dei bagagli a mano o da stiva, il costo della scelta dei posti e quello della priorità di imbarco. Tutti elementi che fanno lievitare il primo prezzo che viene indicato all’utente”. Il presidente della Regione ribadisce la “scarsa programmazione” e la “carente attenzione da parte delle compagnie aeree alle richieste del mercato da e per l’Isola tutto l’anno e, certamente, durante i picchi relativi alle festività”.

 

Riuscite a immaginare i due Ministri leghisti ‘ruspanti’ Salvini e Giorgetti che intervengono a tutela dei cittadini siciliani? 

Per carità, noi appoggiamo la battaglia del presidente Schifani, sia sul caro-voli, sia sui furbacchioni che vogliono diventare ricchi utilizzando i terreni e il sole della Sicilia per produrre energia per portarla al Nord e, magari, per venderla pure ai siciliani. E ci auguriamo che il Governo ponga anche il problema dei campi eolici nel mare di Sicilia. Tuttavia non possiamo dimenticare che la politica siciliana è stata capace di consegnare ‘a gratis’ il sovrambito idrico a una società privata – Sicilacque –  che vende ai siciliani l’acqua dei siciliani! Anche se il ‘capolvoro’ i politici siciliani, ‘acquaticamente’ parlando, l’hanno fatto consegnando l’acqua dei monti Sicani alla multinazionale Nestlè che la rivende anche i siciliani come Acqua Vera. Comunque un cambio di passo rispetto al passato c’è. Anche se sorridiamo un po’ nel legge che, su caro voli che penalizza i siciliani, il presidente della regione si rivolge ai Ministri delle Infrastrutture Mattero Salvini e dell’Economia Giancarlo Giorgetti, due leghisti ‘ruspanti’ il cui obiettivo non è mai stato quello di difendere la Sicilia. Il presidente Schifani dice ai due Ministri leghisti che “nella condizione di insularità della Sicilia il trasporto aereo riveste un ruolo strategico fondamentale per garantire la continuità territoriale e la mobilità dei suoi abitanti e, non secondariamente, ai fini dello sviluppo del turismo. Non è ammissibile che i cittadini siciliani continuino a essere penalizzati”. Schifani chiede a Salvini e Giorgetti di intervenire con Ita e Ryanair “affinché adottino fin da subito politiche commerciali tendenti a una drastica riduzione del costo dei biglietti e a un incremento della frequenza dei voli”. Che dire? Speriamo bene.

Foto tratta da Magaze.it

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