La settimana della Santa Pasqua sarà una settimana di ‘passione’ anche per le banche e le Borse?/ MATTINALE 880

3 aprile 2023
  • Mai come in questo momento storico politica, economia e finanza si intrecciano. Il dialogo tentato dalla Cina di Xi Jinping con il premier socialista spagnolo, Petro Sanchez, non sembra abbia sortito risultati positivi. Mentre la Ue, con Josep Borrell, non sembra lavorare per la distensione…
  • La barbara uccisione di Vladlen Tatarsky, blogger militare vicino alla Russia di Putin, non annuncia nulla di buono  
  • La Cina oggi farà ‘ballare’ un po’ Borse e banche? 

Mai come in questo momento storico politica, economia e finanza si intrecciano. Il dialogo tentato dalla Cina di Xi Jinping con il premier socialista spagnolo, Petro Sanchez, non sembra abbia sortito risultati positivi. Mentre la Ue, con Josep Borrell, non sembra lavorare per la distensione…

La settimana della santa Pasqua si apre all’insegna dei peggiori auspici. Ci riferiamo al contesto geopolitico ed economico. La nostra sensazione è che assisteremo a una sequenza di fatti che accentueranno la crisi politica ed economica mondiale. Tutto, a nostro modesto avviso parte dal dialogo tra il presidente della Cina, Xi Jinping, e il capo del Governo socialista spagnolo, Pedro Sánchez. E’ stata la Cina a volere iniziare a parlare di pace con il leader spagnolo. Ma, da quello che si capisce, nel mondo occidentale la pace in Ucraina non è al primo posto dell’agenda politica. Anzi. Non si spiegano altrimenti le critiche occidentali all’inizio della presidenza russa del Consiglio di sicurezza dell’ONU. A gettare benzina sul fuoco è stato Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza: “L’inizio della presidenza russa del Consiglio di sicurezza dell’ONU si addice al pesce d’aprile. Nonostante sia un membro permanente del Consiglio di Sicurezza, la Russia ha costantemente violato l’essenza stessa del quadro giuridico delle Nazioni Unite. La UE si opporrà a qualsiasi abuso della presidenza russa”. E’ evidente che l’Unione europea non vuole il dialogo chiesto dalla Cina e non ha alcuna intenzione di lavorare per porre fine alla guerra in Ucraina. Non è da escludere che i Paesi occidentali abbiano tentato, senza successo, di tagliare la strada alla presidenza russa dell’ONU.

 

La barbara uccisione di Vladlen Tatarsky, blogger militare vicino alla Russia di Putin, non annuncia nulla di buono.   

In queste ore c’è un’altra notizia ferale: l’uccisione, a San Pietroburgo, in Russia, Vladlen Tatarsky, blogger militare vicino alla Russia di Putin. Si è trattato di un attentato con una bomba che oltre ad uccidere il blogger ha provocato 25 feriti.  (video).  Nelle stesse ore il Governo dell’Ucraina ha pubblicato un piano per riprendere la Crimea. E’ chiaro che si tratta di rabbiose provocazioni a catena, da parte occidentale, legate al fatto che la Russia sta vincendo la guerra in Ucraina, nonostante il grande dispiegamento di armi e di soldi da parte dei Paesi occidentali. Non c’è nemmeno bisogno di aggiungere che i tentativi dei socialisti spagnoli e dei socialdemocratici tedeschi di avviare una trattativa di dialogo tra Occidente da una parte e Russia e Cina dall’altra parte sono falliti. Questo non significa soltanto che stanno vincendo i ‘falchi’ occidentali: significa, anche, che la piccola tregua registrata la scorsa settimana nelle Borse e nelle banche potrebbe finire. Come scriviamo spesso, solo un cieco non lega quanto è avvenuto nelle Borse e nelle banche di mezzo mondo (per lo più nel mondo occidentale) alla guerra in Ucraina. I fatti sono intimamente legati e la settimana di Pasqua che si apre oggi potrebbe portare sorprese non esattamente piacevoli.

 

La Cina oggi farà ‘ballare’ un po’ Borse e banche? 

Va detto che la settimana passata, che ha registrato una certa calma nelle Borse e nelle banche, va ‘letta’ in modo dinamico e non statico. Che significa? Che l’andamento non traumatico dei mercati occidentali, con molta probabilità, non è stato a costo zero. E’ probabile che la Cina abbia tenuto sulla corda i mercati occidentali: ha calcato un po’ la mano, costringendo gli Stati occidentali a intervenire a sostegno di Borse e, soprattutto, delle banche. E’ noto che negli Stati Uniti d’America sono già fallite due banche: la californiana Silicon Valley Bank (SVB) e la Signature Bank di New York. Mentre in Europa la crisi ha travolto il colosso svizzero Credit Suisse. Per non parlare dell’attacco a due note banche tedesche dello scorso 24 Marzo: “Oggi Venerdì nero per le Borse e soprattutto per le banche. L’attacco a Deutsche Bank e CommerzBank“. Senza volere entrate nei tecnicismi, va detto che le banche occidentali (soprattutto americane, meno quelle europee, o almeno così dovrebbe essere) hanno investito in titoli a lunga scadenza soldi che dovrebbero tenere in ‘cassa’ per restituirli a clienti e risparmiatori che eventualmente li rivogliono indietro. Da qui il caos. Su un canale Telegram leggiamo che l’economista americano Nouriel Roubini sostiene che la maggior parte delle banche statunitensi è tecnicamente vicina all’insolvenza, e centinaia sono già completamente insolventi. In pratica, la corsa agli sportelli negli Usa non si sarebbe interrotta, anche se la situazione è tenuta sotto controllo dalle autorità americane al prezzo di possibili effetti inflazionistici. E nell’Unione europea? I tanto celebrati accordi di Basilea – che in Italia, ad esempio, hanno massacrato le imprese – dovrebbero aver impedito lo scenario americano. Però, per quello che capiamo noi da semplici giornalisti, non ci sembra che i banchieri europei siano meno ‘voraci’ dei banchieri americani. In ogni caso se, come ipotizziamo, la Cina questa settimana dovesse decidere di ‘strigliare’ un po’ i ‘mercati’ (e forse anche più di un po’…), ebbene, si potrebbe anche configurare l’opportunità di verificare dal vivo la forza, mettiamola così, dei ‘mitici’ accordi di Basilea. Non ci resta che attendere gli eventi. Stasera faremo il punto della situazione sull’andamento dei mercati internazionali.

Foto tratta da PiacenzaSera 

 

 

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