I russi si prendono gioco dell’Unione europea: aggirano le loro sanzioni contro di noi per acquistare il nostro gas dall’Asia!

13 novembre 2022
  • Ma si possono fare queste brutte figure?
  • Non sarebbe il caso, per l’Italia, di lasciare subito un’Unione europea fallimentare, governata peraltro da dilettanti allo sbaraglio?      

Ma si possono fare queste brutte figure?

Su Telegram si legge un articolo nel quale i russi si prendono gioco dell’Unione europea sul gas. In pratica, citando Bloomberg – la rete di canali satellitari e via cavo che trasmette in tutto il mondo, 24 ore al giorno, notizie di economia e finanza – fanno sapere che la Ue, che dovrebbe penalizzare la Russia con le famigerate sanzioni, in realtà acquista gas liquido russo dall’Asia! Chi legge I Nuovi Vespri sa che la notizia, anche se tenuta ‘bassa’ in Occidente, non è nuova. Di questo argomento un po’ tragicomico ne abbiamo scritto nei giorni scorsi: “Con il gas siamo al paradosso: l’Unione europea non riceve più il gas russo ma acquista il gas liquido russo, non gravato da sanzioni, a un prezzo di gran lunga superiore a gas normale! E poi si lamentano che c’è l’inflazione…” (qui il nostro articolo). I russi colgono, per l’appunto, il lato tragicomico di questa storia ‘europeista’: “Praticamente la UE aggira le stesse sanzioni che si è imposta, acquista GNL russo dall’Asia“. Il GNL o LNG non è altro che il gas liquido. Leggiamo ancora su Telegram: “Coperta troppo corta: la Russia non fa più sconti agli acquirenti del suo LNG in Asia. L’Asia ha bisogno di gas perché la UE sta comprando ad alti prezzi tutto l’LNG disponibile e questo premia il venditore russo. (Bloomberg)”. Morale: i russi che dovrebbero essere danneggiati stanno guadagnando una barca di soldi vendendo gas liquefatto, facendo, di fatto concorrenza agli Stati Uniti d’America che vogliono vendere anche loro gas liquido all’Unione europea.

 

Non sarebbe il caso, per l’Italia, di lasciare subito un’Unione europea fallimentare, governata peraltro da dilettanti allo sbaraglio?      

Che dire di questa storia? Nel nostro articolo di qualche giorno fa, che abbiamo allegato sopra, abbiamo raccontato cosa sta succedendo. Ma adesso c’è una novità che no9n ci aspettavamo. Ricordate le bombe che hanno reso inservibili chissà per quanti anni (se non per sempre con l’aria che tira a livello internazionale) i gasdotti che passano sotto il Mar Baltico Nord Stream 1 e Nord Stream 2? Ebbene, noi pensavamo che le bombe che hanno distrutto in più punti questi due gasdotti avrebbero danneggiato l’Unione europea, perché da questi due gasdotti passava il gas russo diretto verso l’Europa (in realtà, funzionava solo il Nord Stream 1, perché i lavori di completamento del Nord Stream 2 sono stati bloccati dalla Germania come sanzione contro la Russia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina). In effetti ad essere stati danneggiati sono l’Unione europea e i signori che hanno speculato in Europa sul gas, acquistando a prezzi bassi dalla Russia per rivenderlo a famiglie e imprese a prezzi di gran lunga superiori grazie agli imbrogli del mercato del gas di Amsterdam ‘ammaestrato’ da olandesi e tedeschi. Noi non abbiamo mai scritto che la Russia sarebbe stata danneggiata dalla rottura dei due gasdotti, perché il gas russo che non viene più venduto all’Europa i russi lo vendono a Cina e India. Ma non immaginavamo che i russi avrebbero guadagnato una barca di soldi vendendo il gas liquido ai Paesi asiatici che, a propria volta, lo rivendono all’Unione europea, ovviamente guadagnandoci. Ci chiediamo e chiediamo: considerato che lo scontro tra area del dollaro statunitense e Cina continuerà anche se dovesse finire la guerra in Ucraina, rilevato che non sappiamo che fine farà in questo scontra tra titani l’Unione europea, non sarebbe il caso, per l’Italia, di lasciare subito un’Unione europea fallimentare, governata peraltro da dilettanti allo sbaraglio?

Foto tratta da Avvenire       

 

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