Si può vivere in mezzo alla merda che galleggia senza che le ‘autorità’ intervengano? A Palermo sì! / SERALE

7 agosto 2022
  • Succede da sei anni in piazza della Pace, a due passi da via Crispi. Migliaia di cittadini costretti a vivere nella fogna a causa dei danni provocati dagli eterni appalti ferroviari. E le ‘autorità’? Non pervenute… L’ennesima denuncia dell’Associazione Comitati Civici Palermo
  • Inutili gli articoli e i video: di questo dramma – peraltro pericoloso per la salute pubblica – non gliene frega niente a nessuno
  • Se gli abitanti di questo quartiere si dovessero ammalare – ipotesi ventilata dall’ASP di Palermo – e ci saranno cause civili chi pagherà? 

Succede da sei anni in piazza della Pace, a due passi dalla centralissima via Crispi. Migliaia di cittadini costretti a vivere nella fogna a causa dei danni provocati dagli eterni appalti ferroviari. E le ‘autorità’? Non pervenute… L’ennesima denuncia dell’Associazione Comitati Civici Palermo

Sappiamo che riprendere l’allarme lanciato dall’Associazione Comitati Civici di Palermo sulla merda che imperversa in Piazza della Pace non servirà a nulla, perché in questo momento l’emergenza della politica, nel capoluogo siciliano, è la spartizione di 800 milioni di euro di appalti ferroviari. E davanti a un’emergenza così ‘importante’ anche la merda che galleggia in una piazza della città è argomento decisamente secondario. Noi, comunque, ci proviamo, anzi, riproviamo, dal momento che su tale argomento non sappiamo più quanti articoli abbiamo pubblicato. Ci riproviamo perché, a nostra avviso, in una città che si professa civile, una piazza e le via vicine non possono vivere nella merda. Scrivono in una nota i protagonisti dell’Associazione Comitati Civici di Palermo: “Il 6 Agosto 2022 siamo andati a verificare lo stato di piazza della Pace, chiamati da alcuni residenti disperati. Lo spettacolo che si è presentato davanti ai nostri occhi è indescrivibile e le foto non riescono a dare neanche lontanamente l’idea delle condizioni schifose in cui sono costrette a vivere tante famiglie. Grandi pozzanghere in cui si vedevano galleggiare escrementi, una puzza nauseabonda che penetrava nelle narici e strozzava la gola, mentre i mezzi che passavano facevano schizzare ovunque i fetidi liquami. E poi tutto intorno tanta spazzatura, che galleggiava anche dentro l’immonda palude. Questo sito infernale si trova a ridosso del CCR gestito dalla Rap, ma non interessa a nessuno. Sono sei anni che i residenti vivono in queste condizioni e non si contano le promesse di intervento e le chiacchiere di politici, dirigenti, consiglieri, assessori che sono venuti a guardare, a promettere e poi si sono disinteressati di questa tragedia. Queste acque putride ospitano microrganismi patogeni derivanti dalle feci e delle urine di animali e dell’uomo che possono provocare malattie infettive come tifo, colera, dissenteria, molto pericolose dal punto di vista igienico-sanitario. Responsabile è il Comune, proprietario della strada e di parte degli edifici che si affacciano su di essa. Dovrebbe attivarsi senza indugio, ed invece sono trascorsi sei anni fra accuse e rimpalli di responsabilità. E’ arrivato il momento di agire, perché la situazione precipita sempre più. Dove sono le associazioni umanitarie che si battono per i diseredati? Questi cittadini vivono in condizioni di grave pericolo e la città civile non può assistere in silenzio a questo dramma”.

Inutili gli articoli e i video: di questo dramma – peraltro pericoloso per la salute pubblica – non gliene frega niente a nessuno

Non è la prima volta che questa Associazione solleva la questione. Lo ha fatto lo scorso anno il presidente dell’Associazione, Giovanni Moncada: “Da oltre cinque anni i residenti di piazza della Pace vivono in una situazione di estremo disagio. Un torrente di acqua mista a liquami invade permanentemente scantinati e ingressi delle abitazioni, riversandosi fin sulla via Francesco Crispi. Sono evidenti i pericoli sia per la salute di chi è costretto a camminare fra immonde pozzanghere, e nella zona si trovano ben due plessi scolastici, sia per la stabilità degli edifici, le cui fondamenta sono minacciate dal perenne ristagno di liquidi nauseabondi. La causa sarebbe da attribuire ai lavori per l’Anello ferroviario, che avrebbero danneggiato il tubo che convoglia le acque provenienti da una falda acquifera intercettata anni fa, quando fu costruito il sottopassaggio di piazza XIII Vittime, e convogliate verso il mare. Le parti in causa sono: RFI, Amap, la Protezione Civile, l’Edilizia Pubblica, che devono individuare soluzioni che consentano di riportare alla normalità una situazione veramente paradossale. Ma si discute da un lustro, senza avere fino ad oggi concluso nulla. Gli interventi si limitano al pompaggio dell’acqua con idrovore, che forse limitano i danni ma lasciano irrisolto il gravissimo problema” (qui l’articolo per esteso). Su questa assurda vicenda sono stati scritti centinaia di articoli e sono stati diffusi video. Ma non gliene frega niente a nessuno.

Se gli abitanti di questo quartiere si dovessero ammalare – ipotesi ventilata dall’ASP di Palermo – e ci saranno cause civili chi pagherà?

Per cinque anni il Sindaco-scienziato di centrosinistra della passata legislatura, Leoluca Orlando, non ha risolto il problema. Ora è arrivato il nuovo Sindaco-scienziato di centrodestra, Roberto Lagalla. In comune, questi due scienziati, hanno il pallino per il Tram. Guarda caso, la merda che galleggia in piazza della Pace, inondando edifici e coinvolgendo anche due scuole – per non parlare delle migliaia di auto che ogni giorno passano da questa strada espandendo la merda in tante altre via della città – è il frutto degli eterni appalti dell’Anello ferroviario. Ma, si sa, gli appalti ferroviari, a Palermo, vengono prima della salute delle persone. E infatti le ‘autorità’ se la toccano con il, mignolo e non fanno una mazza. Al massimo, ‘avvertono’, come ha fatto nel Gennaio di quest’anno l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Palermo che si è messo il classico ferro dietro la porta: “L’ASP di Palermo su acqua e fogna in Piazza della Pace: aerosol ‘nocivi per la salute pubblica’”. Della serie: se dovesse succedere qualcosa – per esempio una bella epidemia di colera – le ‘carte’ sono a posto. In attesa che intervenga qualche autorità – o che scoppi un’epidemia di colera – avanziamo due dubbi. Che concentriamo in due domande. Prima domanda: non è che il danno fatto è così grave da escludere soluzioni che non siano draconiane. Seconda domanda: se gli abitanti di questo quartiere si dovessero ammalare – ipotesi ventilata dall’ASP – e ci saranno cause civili chi pagherà?

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