Il ‘compagno’ Letta pentito della guerra in Ucraina e la legittima risposta degli USA all’attacco di Cina e Russia all’area del dollaro

9 maggio 2022
  • Fino ad oggi siamo passati per putiniani. Ora passeremo per filo-americani perché sosteniamo che la guerra in Ucraina è una legittima risposta degli USA a chi cerca di mettere in crisi l’area del dollaro
  • Cina, Russia e India – ma anche altri Paesi – sembrerebbero orientati a tornare alla stabilità monetaria riagganciando le monete all’oro. Sarebbe un fatto positivo? Questo non lo sappiamo. Anche se, in generale, tornare indietro, in economia, non sempre è positivo. Soprattutto tornando ad un sistema monetario rigido  
  • In questo scenario la Commissione europea ha praticamente sbagliato tutto. Il segretario del PD, Letta, è soltanto uno degli alfieri di un’unione europea che andrebbe smantellata per manifesta incapacità politica e geopolitica 

Fino ad oggi siamo passati per putiniani. Ora passeremo per filo-americani perché sosteniamo che la guerra in Ucraina è una legittima risposta degli USA a chi cerca di mettere in crisi l’area del dollaro

Incredibile il segretario del PD, Enrico Letta. Quando è scoppiata la guerra in Ucraina indossava l’elmetto. Come i futuristi dei primi del ‘900, il segretario del Partito Democratico non disdegnava la guerra contro la Russia di Putin. Ora che sta praticamente restando solo – magari in compagna di Gorgia Meloni – nell’appoggio cieco all’Ucraina inviando armi, ora che la Russia ha praticamente vinto, perché è riuscita a mantenere la possibilità di continuare a commerciare con le navi che partono dal Mar Nero (che era ciò che gli americani, utilizzando l’Ucraina, hanno provato a togliere alla Russia), insomma, ora che la situazione si mette male Letta diventa un mezzo pacifista. E al Corriere della Sera dice: “Andare prima a Kiev e poi incontrare Putin. Non dobbiamo farci guidare dagli Usa, l’Europa è adulta. Questa guerra è in Europa e l’Europa deve fermarla. Sarebbe sbagliato firmare la pace negli Usa, come fu per l’ex Jugoslavia”. Abile anche a rivoltare la frittata: “L’idea di vincere, di battere l’avversario non mi appartiene. Questo è lo schema nel quale vorrebbe costringerci Putin. È l’ora del cessate il fuoco, della tregua, della pace. Sapendo che l’aggressore è uno e uno solo: Putin. Va fermato, fiaccato, spinto alla pace”. Peccato che la Russia di Putin si sta solo difendendo attaccando. E non potrebbe fare altrimenti. La verità è che hanno cercato a precludere alla Russia la via del Mar Nero: e non ci sono riusciti. Il resto sono balle.

Cina, Russia e India – ma anche altri Paesi – sembrerebbero orientati a tornare alla stabilità monetaria riagganciando le monete all’oro. Sarebbe un fatto positivo? Questo non lo sappiamo. Anche se, in generale, tornare indietro, in economia, non sempre è positivo. Soprattutto tornando a un sistema monetario rigido 

La verità – come abbiamo scritto – è che la guerra in Ucraina non è una guerra per procura degli americani contro la Russia: la guerra in Ucraina è anche, con molta probabilità, la prima tappa di uno scontro tra Cina, Russia e India da una parte e l’area del dollaro dall’altra parte. Fino ad oggi gli scambi internazionali sono stati mediati dal dollaro. Ora ci sono Paesi che vogliono fare a meno del dollaro, sia perché sono stanchi delle fluttuazioni, sia perché vogliono governare il ‘sistema’. Cina, Russia e India – ma anche altri Paesi dell’America Latina – a cominciare dal Brasile – hanno deciso di puntare su monete stabili, in alcuni casi addirittura riagganciate all’oro. Con un imprevisto richiamo agli accordi Bretton Woods (almeno per la parte che riguarda il rapporto moneta-oro). La Russia, ad esempio, sta riagganciando il rublo all’oro. Fino ad ora siamo passati per putiniani e I Nuovi Vespri è stato penalizzato dagli algoritmi. Inutile girarci attorno: chi facendo informazione parla male degli americani viene penalizzato. Ora passeremo per tifosi degli americani se diciamo che gli Stati Uniti – anche loro – si stanno difendendo attaccando. E hanno le loro legittime ragioni. I mezzi d’informazione che si occupano di politica internazionale da anni raccontano dello scontro geopolitico tra Stati Uniti e Cina. Ebbene, lo scontro si sta materializzando. In queste ore si parla di un’adesione dell’Argentina al BRICS, il Blocco economico libero che riunisce Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. Di fatto, l’Argentina sta provando a scrollarsi di dosso il Fondo Monetario Internazionale. Va da sé che questo non può far piacere agli americani. In questo momento non ci può essere pace nel mondo. Le guerre sono sempre state il proseguimento, sul piano militare, dei dissidi economici tra i vari Paesi. La terza guerra mondiale, fino ad oggi, non è scoppiata perché ci sono di mezzo le armi nucleari. Gli americani hanno provato a impedire alla Russia l’accesso al Mar Nero per bloccare i commerci via mare. Se ci fossero riusciti avrebbero assestato un colpo durissimo all’economia russa, considerato che la Russia esporta via mare derrate agricole, fertilizzanti e via continuando. Gli Stati Uniti stanno solo cercando di indebolire i Paesi che vorrebbero indebolire l’area del dollaro. Dal loro punto di vista hanno ragione. Lo scontro continuerà, perché siamo solo all’inizio.

In questo scenario la Commissione europea ha praticamente sbagliato tutto. Il segretario del PD, Letta, è soltanto uno degli alfieri di un’unione europea che andrebbe smantellata per manifesta incapacità politica e geopolitica 

Il segretario del PD, Letta, non può non sapere queste cose. Anche perché l’Unione europea, tanto cara a Letta, ha provato, a propria volta, a sostituire il dollaro con l’euro. L’euro – la moneta unica europea – è nata per sostituire il dollaro negli scambi economici e commerciali. E’ un caso che l’euro sia entrato in vigore l’1 Gennaio del 2002, appena quattro mesi dopo l’attacco alle Torri Gemelle di New York, nel momento di massima debolezza degli Stati Uniti d’America? Solo che gli Stati Uniti d’America, in economia e finanza, almeno fino ad oggi, sono sempre stati geniali. Mentre gli europei – con riferimento all’Unione europea – sono solo megalomani. Hanno provato a dare scacco al dollaro ma gli è andata male perché, sulla loro strada, hanno trovato, a metà del 2000, l’allora presidente della Banca centrale degli Stati Uniti (FED, la Federal Reserve), Alan Greenspan, che con straordinaria abilità è riuscito ad attirare i banchieri ‘scienziati’ di mezzo mondo nella trappola della bolla immobiliare dei subprime. Oggi la guerra monetaria-commerciale è più complicata. Letta e i guerrafondai italiani, fino a questo momento, hanno solo danneggiato l’Italia. Le sanzioni alla Russia sono risultate inefficaci. I prodotti che la Russia non esporta più in Europa li sta acquistando l’India, a cominciare dal petrolio, addirittura guadagnandoci. Il gas russo che oggi va in Europa – se la Russia di Putin si romperà definitivamente i cabbasisi della Ue – andrà alla Cina. In pochi mesi la Commissione europea ha commesso errori gravissimi. L’attuale Unione europea va smantellata per manifesta incapacità politica e geopolitica. I governanti della Ue sono troppo scadenti. Mentre Letta farebbe bene a dimettersi dalla politica insieme a tutto il PD invece di rilasciare interviste per cercare di mettere toppe che sono peggiori del buco…

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