Sulle super-bollette di luce e gas e sul caro-carburante sta vincendo il Governo Draghi su tutta la linea/ SERALE

23 febbraio 2022
  • Fino ad oggi nonostante i rincari nessuna protesta concreta da cittadini e imprenditori: sta passando la linea ‘soporifera’ del Governo Draghi avallata dai partiti di Governo e dai soliti sindacati tradizionali
  • Con la guerra in Ucraina – scatenata dal Governo-fantoccio di questo Paese appoggiato da USA, Nato e Unione europea – il costo delle bollette di luce e gas e di benzina e gasolio aumenterà
  • Finora solo qualche protesta degli autotrasportatori: proteste che invece di penalizzare il Governo Draghi penalizzano agricoltori e cittadini  

Fino ad oggi nonostante i rincari nessuna protesta concreta da cittadini e imprenditori: sta passando la linea ‘soporifera’ del Governo Draghi avallata dai partiti di Governo e dai soliti sindacati tradizionali

E’ inutile girarci attorno: fino ad ora non ci sono reazioni significative sulle super-bollette di luce e gas che stanno cominciando a colpire le famiglie e le imprese. C’è un po’ di ‘rumore’ tra gli autotrasportatori, ma da quello che si legge qua e là ad essere penalizzati sono gli agricoltori e i cittadini, non certo il Governo nazionale di Mario Draghi e, in generale, la politica. Silenzio assoluto dal mondo agricolo italiano che, dopo aver ‘inghiottito’ l’invasione di prodotti agricoli dall’universo mondo a pezzi stracciati si appresta anche ‘inghiottire’ l’aumento stratosferico del prezzo dei fertilizzanti, l’aumento del prezzo delle sementi e altri aumenti di prezzi, compreso l’aumento del carburante agricolo. Quello che è incredibile è che la situazione in Ucrania sta peggiorando. Il Governo-fantoccio di questo Paese insiste nel fare il gioco delle multinazionali: il presidente ucraino dal nome impossibile, Volodymyr Oleksandrovyč Zelens’kyj, come si usa dire in Sicilia, c’arribbati ca minchia a ‘u pupu: insiste nel volere entrare nell’Unione europea e nella Nato, ben sapendo che la Russia – che oggi conta sull’alleanza con la Cina – mai e poi mai tollererà l’Ucraina nella Nato, perché questo significherebbe avere i missili puntati e i varchi aperti per le voraci multinazionali che vorrebbero ‘globalizzare’ anche il mercato russo. In questo vergognoso arrembaggio contro la Russia, la fallimentare Unione europea dell’euro fa da ‘sgabello’ a multinazionali, Stati uniti d’America e Nato. Una vergogna! Russi e cinesi hanno capito benissimo che la Ue è al soldo degli ultra-liberisti mondiali: è questo, infatti, il senso della decisione del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, di creare ostacoli al gasdotto Nord Stream 2 per il quale la Russia ha investito 10 miliardi. Da qui da replica secca dell’ex presidente della Russia, Dimitri Medvediev: “Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha emesso un ordine per interrompere il processo di certificazione del gasdotto Nord Stream 2. Bene. Benvenuti nel ‘Brave new world’ in cui gli europei pagheranno molto presto 2.000 euro per 1.000 metri cubi di gas naturale!”.

Con la guerra in Ucraina – scatenata dal Governo-fantoccio di questo Paese appoggiato da USA, Nato e Unione europea – il costo delle bollette di luce e gas e di benzina e gasolio aumenterà

Siamo arrivati al punto nevralgico: la Russia sta reagendo cominciando a tagliare il gas all’Europa, che così viene a trovarsi con il culo a terra. Già le bollette del gas sono stratosferiche e adesso, nel giro di qualche mese, potrebbero addirittura raddoppiare! In Italia ne faranno le spese le famiglie, le imprese e anche il mondo agricolo, perché i fertilizzanti azotati si producono on il gas. Mentre succede tutto questo la società italiana sembra ipnotizzata: non ci sono proteste da parte delle famiglie, non ci sono proteste da parte delle imprese, non ci sono proteste da parte sindacale, non ci sono proteste dal mondo agricolo e non ci sono partiti politici che si stanno intestando una battaglia sociale: nemmeno Fratelli d’Italia – che pure è l’unico grande partito all’opposizione – sta facendo qualcosa di concreto: solo chiacchiere. Tragicomica, poi, la Lega di Salvini, che canta vittoria perché si vanta di essere riuscita a strappare al Governo Draghi 7-8 miliardi di euro per le bollette, facendo finta di non sapere che l’aumento delle bollette di luce e gas in Italia, in questo 2022, è pari a 90 miliardi di euro, senza considerare gli della guerra di Ucraina: sì, la guerra che ormai è esplosa, perché il Governo fantoccio della Nato-Ucraina ha già iniziato a bombardare le zone del Paese vicine alla Russia. Ci sarà una guerra vera e propria? Gli americani, le multinazionali, e la Nato, con l’avallo dell’Unione europea, stanno attaccando a testa bassa le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, come ha raccontato bene Mario Di Mauro: “Le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk subiscono l’ennesima pesante aggressione da parte di un esercito costituito, in sostanza, da bande armate neonaziste, non solo ucraine ma anche da teppaglia di provenienza straniera, composta da mercenari e militanti neonazisti baltici, polacchi e occidentali, tutti armati finora con armi, munizioni e armamenti col logo della NATO sopra”. Pensate un po’: l’Unione europea, invece di difendere la Russia, si è schierata con i criminali che si vogliono impossessare del mondo per renderlo un deserto liberista, on i cittadini trasformati in sudditi dediti solo a consumare senza pensare. E ci rompono ancora i cabbasisi con la solfa dell’Europa dei popoli e chiacchiere varie, come se i cittadini italiani fossero tutti elettori del PD, pronti a sentirsi ‘di sinistra’ mentre il loro partito si ritrova con gli USA, la Nato e le multinazionali.

Finora solo qualche protesta degli autotrasportatori: proteste che invece di penalizzare il Governo Draghi penalizzano agricoltori e cittadini  

In questo scenario nulla si smuove, in Italia, a parte la protesta degli autotrasportatori, con manifestazioni in Sicilia, in Puglia e in qualche zona dell’Emilia Romagna. Troppo poco. Si tratta di manifestazioni che, come già sottolineato, invece di colpire il Governo nazionale, che di concreto non sta facendo nulla, colpiscono i cittadini e gli agricoltori. Lo ha spiegato con chiarezza Giuseppe Li Rosi, protagonista n Sicilia dell’esperienza di Simenza: “Motivi condivisibili ma azione ‘criminale’. Ricommettono lo stesso grave errore fatto qualche decennio fa. Avessero un poco di ‘genio’ bloccherebbero le raffinerie per danneggiare coloro che ci taglieggiano con i prezzi del carburante. Da noi si dice spara o porcu e ngagghia o purcaru. Che idiozia!”.

Foto tratta da Visione Tv     

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