Dopo avere ‘saccheggiato’ la Regione siciliana il PD scopre che i Comuni dell’Isola sono in ‘bolletta’!

28 luglio 2021
  • Per nove anni hanno governato la Regione siciliana massacrando l’autonomia finanziaria. Ora si accorgono che in Sicilia c’è un fallimento generale. Ci vuole una bella faccia tosta!
  • I tagli ai Comuni da parte della Regione sono il frutto degli scippi finanziari ai danni della stessa Regione siciliana operati dal Governo nazionale allora a ‘trazione’ PD  
  • Il segretario del PD siciliano, Barbagallo, cade dalle nuvole…
  • Il riferimento a Riscossione Sicilia spa

Per nove anni hanno governato la Regione siciliana massacrando l’autonomia finanziaria. Ora si accorgono che in Sicilia c’è un fallimento generale. Ci vuole una bella faccia tosta!

Per nove anni hanno governato la Regione siciliana. In nove anni non hanno fatto altro che ‘svuotare le casse’ della Regione siciliana, delle Province regionali e, indirettamente, anche dei Comuni della nostra Isola. Ora che i nodi vengono al pettine, convinti che i siciliani abbiano dimenticato tutto, salgono in cattedra e ‘difendono’ i Comuni siciliani che sono quasi tutti senza soldi. Ci rendiamo conto di essere ripetitivi, ma noi queste cose le abbiamo anticipate. Le abbiamo scritte esattamente cinque anni fa, nel Luglio del 2016, quando dopo il secondo ‘Patto scellerato’ siglato tra l’allora capo del Governo nazionale e segretario del PD, Matteo Renzi, e l’allora presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, abbiamo profetizzato che tutto il sistema Sicilia sarebbe colato a picco per carenza di risorse finanziarie ‘risucchiate’ dallo Stato. Qui trovate una nostra inchiesta in tre puntate dove si illustra il perché la Sicilia, negli anni successivi – e ormai ci siamo – sarebbe fallita. “Dai ‘numeri’ che leggerete – scrivevamo cinque anni fa – emerge la volontà non solo di Crocetta, ma delle forze politiche che lo sostengono, PD in testa, di sbaraccare l’Autonomia finanziaria della nostra Regione. Perché stanno facendo questo? Perché questo attacco senza precedenti al futuro dei giovani Siciliani? I 500 milioni di Euro ‘fantasma’, lo split payament sull’IVA e l’incredibile rinuncia ai contenziosi”. Siamo tornati sulla vicenda nel Dicembre del 2019, riassumendo i danni prodotti dai signori del centrosinistra nazionale e siciliano alla Regione siciliana.

I tagli ai Comuni da parte della Regione sono il frutto degli scippi finanziari ai danni della stessa Regione siciliana operati dal Governo nazionale allora a ‘trazione’ PD  

Ebbene, oggi, di fronte alla drammatica crisi finanziaria dei Comuni della nostra Isola (ai quali la Regione siciliana, causa i tagli subiti da Roma, ha dovuto ridurre il Fondo regionale per le Autonomie locali da quasi un miliardo di euro all’anno a meno di 300 milioni di euro all’anno, erogati, per giunta, ogni anno, con un ritardo di un anno), i signori del PD cambiamo le carte in tavola: “Rivolgiamo al Governo Draghi un appello affinché venga prorogato il termine del 31 Luglio, data entro la quale i Comuni devono approvare il bilancio. In Sicilia solo in 70 su 380 sono riusciti a farlo mentre è nota la disastrosa situazione finanziaria di tutti gli altri, tra cui anche le grandi città metropolitane, anche per gravi responsabilità da parte della Regione siciliana e di Riscossione Sicilia”. A scrivere questa nota è un noto ‘scienziato’ del PD, l’ex Ministro Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Enti locali della Segreteria nazionale del Partito Democratico in seguito al confronto e al raccordo con il PD Sicilia sull’argomento. Boccia, per la cronaca, era Ministro degli Affari regionali nel Novembre del 2019, quando avrebbe voluto applicare l’Autonomia differenziata affidando ai ‘tecnici’ e non al Parlamento italiano l’individuazione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni.

Il segretario del PD siciliano, Barbagallo, cade dalle nuvole…

C’è anche la dichiarazione del secondo ‘scienziato’ del PD, il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo: “Il governo centrale, attraverso la conferenza Stato-Regioni è a conoscenza della questione e credo ci siano i margini, oltre che i precedenti, per stabilire un rinvio. Confidiamo quindi in una decisione in tal senso ma il governo Musumeci non può sfuggire alle gravissime responsabilità in ordine ai ridotti trasferimenti agli enti locali e all’incapacità di intraprendere misure adeguate”. Dei “ridotti trasferimenti agli enti locali” siciliani, onorevole Barbagallo, il responsabile è il suo partito. Ci auguriamo che un altro esponente del PD siciliano, il vice presidente dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta – che le cose che noi scriviamo le conosce bene, intervenga per ricostruire la verità dei fatti.

Il riferimento a Riscossione Sicilia spa

A proposito di verità, ricordiamo agli onorevoli Boccia e Barbagallo che, in politica – come nella vita – senza verità si può tirare a campare per un certo tempo; poi, però, la verità emerge. Senza verità – soprattutto sulle questioni finanziarie – si va solo a sbattere. Quanto al riferimento a Riscossione Sicilia spa, i due esponenti del PD dovrebbero spiegare meglio come stanno le cose. Se si riferiscono al fatto che Riscossione Sicilia non riusciva a riscuotere i tributi, sappiamo che in Sicilia tante persone, oggi, sono in grande difficoltà. Ci rendiamo conto che il PD, ormai da tempo, è lontano dai bisogni dei ceti meno abbienti, valori sostituiti dalle ‘Grandi rivoluzioni sessuali e antropologiche’; ma in Sicilia, egregi onorevoli Boccia e Barbagallo, c’è pititto!

P.s.

Dimenticavamo: quando Renzi, con il suo luogotenente in Sicilia – l’assessore regionale all’Economia, il toscano Alessandro Baccei – massacrava le finanze della regione siciliana, il presidente dell’ANCI Sicilia era già il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che allora filava d’amore e d’accordo con Renzi. Questi sono i fatti, egregi signori del PD, che non potete cancellare.   

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