Il pasticcio del Decreto sull’obbligo vaccinale convertito in legge: i medici rischiano la denuncia per falso ideologico?

1 luglio 2021
  • La domanda la pone un articolo di Byoblu dopo un ‘caso’ scoppiato a Bolzano, dove un legale ha fatto esplodere la contraddizione tra vaccino che previene il contagio e terapia anti-Covid…
  • Il Decreto sull’obbligo vaccinale, convertito in legge, prevede la vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione SARS-COV-2. Ma il vaccino anti-Covid non previene l’infezione, al massimo evita la malattia, cioè il Covid-19. Tutto a posto? No, perché, in Italia, nessuno può essere obbligato a prendere un farmaco per prevenire una malattia!
  • E i medici e gli infermieri che sono stati costretti a vaccinarsi che diranno adesso? 

La domanda la pone un articolo di Byoblu dopo un ‘caso’ scoppiato a Bolzano, dove un legale ha fatto esplodere la contraddizione tra vaccino che previene il contagio e terapia anti-Covid…

Come scriviamo da qualche settimana, il castello vaccinale costruito dalle multinazionali farmaceutiche e dai Governi dei Paesi dove il Covid-19 si combatte con i vaccini comincia a scricchiolare. Le notizie che arrivano dal Regno Unito e da Israele – i Paesi con più vaccinati al mondo (ovviamente in proporzione alle rispettive popolazioni) – sono brutte. In entrambi i Paesi il virus ha ricominciato a ‘correre’ infettando anche i vaccinati. Ma anche in Italia le cose non vanno come i tifosi dei vaccini anti-Covid pensavano dovessero andare. Tanti medici e tanti infermieri non ne vogliono sapere di vaccinarsi e sono pronti allo scontro giudiziario. E il primo scontro si  verificato a Bolzano dove è andato in scena un patatrac. I fatti li racconta un articolo di Byoblu: “Un’infermiera riceve la convocazione presso l’hub vaccinale per essere sottoposta al vaccino Pfizer. La comunicazione contiene il riferimento erroneo al fatto che il vaccino sia anti Sars CoV2. Raggiunto l’hub vaccinale, l’infermiera decide di contattare il suo legale, l’avvocato Renate Holzeisen, la quale contesta dinanzi ai medici e al responsabile del centro vaccinale la circostanza che il vaccino Comirnaty non prevenga l’infezione, ma nel migliore dei casi solo la malattia, come abbiamo visto indicato anche nella nota informativa che viene fornita ai vaccinandi. Ne sorge una discussione tra l’avvocato e i medici il cui contenuto è stato verbalizzato dai carabinieri del comando di Bolzano. L’avvocato chiede al medico una dichiarazione scritta che il vaccino prevenga l’infezione. Il medico si rifiuta di rilasciarla. I carabinieri verbalizzano tutto e anche che il medico non è in grado di rispondere alle questioni sollevate dall’avvocato. Secondo quest’ultima, i medici competenti dovrebbero sollevare la questione all’azienda sanitaria, perché, con queste premesse, il loro comportamento rischia di configurare il reato di falso ideologico”.

Il Decreto sull’obbligo vaccinale, convertito in legge, prevede la vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione SARS-COV-2. Ma il vaccino anti-Covid non previene l’infezione, al massimo evita la malattia, cioè il Covid-19. Tutto a posto? No, perché, in Italia, nessuno può essere obbligato a prendere un farmaco per prevenire una malattia!

Con molta probabilità, nei prossimi giorni potrebbe succedere un gran casino. Perché? Perché il Governo di Super Mario Draghi che ha varato il Decreto sull’obbligo vaccinale e il Parlamento che, forse troppo in fretta, ha convertito in legge questo Decreto hanno messo, nero su bianco, una furbata che potrebbe provocare una sfilza di denunce per falso ideologico. Proviamo a illustrare il perché, riprendendo sempre l’articolo di Byoblu che, sull’argomento, è molto chiaro: “Perché il decreto legge 44, convertito recentemente in legge, all’articolo 4 prevede l’obbligo a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2? Prevedere un obbligo a sottoporsi a vaccinazione per prevenire la malattia Covid-19 sarebbe illegale! Nessuno può essere obbligato a prendere un farmaco per evitare una malattia. È come se dicessero: ‘Sei obbligato a prendere il nimesulide, generico farmaco anti infiammatorio, per prevenire il mal di testa’. Anche le comunicazioni contenenti la convocazione a sottoporsi alla vaccinazione, notificate dalle amministrazioni delle aziende sanitarie locali agli esercenti le professioni sanitarie, contengono l’erroneo riferimento al fatto che il vaccino prevenga l’infezione”. Un bell’inghippo ‘sgamato’ dall’avvocato di Bolzano che ha messo in grande difficoltà i medici vaccinatori e l’Azienda sanitaria. E’ noto, infatti, che la vaccinazione anti-Covid, non elimina il contagio: così è almeno per il vaccino Pfizer/Biontech (e anche per altri vaccini anti-Covid). I lettori de I Nuovi Vespri ricorderanno che noi, su questo argomento, abbiamo pubblicato un intervento di Marco Lo Dico, veterinario, specialista in Malattie Infettive, Profilassi e Polizia Veterinaria, che ha spiegato in modo chiaro che i vaccini che non proteggono dall’infezione possono favorire la selezione di varianti del virus più virulente.

E i medici e gli infermieri che sono stati costretti a vaccinarsi che diranno adesso? 

“La nota informativa del vaccino Comirnaty, questo il nome del siero Pfizer – leggiamo ancora su Byoblu – chiarisce che lo stesso è utilizzato per la prevenzione del Covid-19, cioè della malattia, ma non per la prevenzione dell’infezione da Sars CoV2: due concetti ben diversi, come la scienza unanime riconosce”. Ultima domanda: i medici e gli infermieri del nostro Paese che non si volevano vaccinare e che sono stati costretti a vaccinarsi con ‘vaccini’ che non eliminano il contagio, ma che dovrebbero prevenire la malattia, che cosa diranno di questa storia?

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