Trasporti marittimi/ La Commissione europea condanna SNS (Franza e Morace) al pagamento di 1,7 milioni di euro

17 giugno 2021
  • La notizia la leggiamo su SHIPPING ITALY. L’Europa contesta una serie di aiuti nel processo di privatizzazione della Siremar (che dovrà restituire 02, milioni di euro)
  • La storia della SNS, la società messa su dai gruppi Franza e Morace per rilevare la Siremar

La notizia la leggiamo su SHIPPING ITALY. L’Europa contesta una serie di aiuti nel processo di privatizzazione della Siremar (che dovrà restituire 02, milioni di euro)

Una bella ‘botta’ arriva per il gruppo SNS, sigla che sta per Società di Navigazione Siciliana. Si tratta di una sorta di joint-venture tra i gruppi Morace e Franza messa su poco più di cinque anni fa per per rilevare la Siremar. Che è successo? Lo spiega un articolo di SHIPPING ITALY, il quotidiano on line del trasporto marittimo, che cita u pronunciamento della commissione europea: “La proroga illegale di un anno, oltre i sei mesi previsti, dell’aiuto per il salvataggio a favore di Siremar è incompatibile con gli orientamenti del 2004 sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà e deve essere recuperata; le esenzioni da determinate imposte concesse a Siremar e SNS nel contesto del processo di privatizzazione, con conseguente riduzione dei costi che entrambe le imprese avrebbero altrimenti dovuto sostenere, costituiscono aiuti incompatibili con il trattato sul funzionamento dell’Unione europea e devono essere recuperati dall’Italia”. L’importo da recuperare è pari a 1,9 milioni di euro. Di questi, 1,7 milioni di euro circa dovranno essere recuperati da SNS, mentre 0,2 milioni di euro dalla Siremar. In entrambi i casi la stima comprende gli interessi applicabili al recupero. La Commissione europea precisa che non vi è alcuna continuità economica tra Siremar e SNS: ciò significa che l’obbligo di rimborsare l’importo di 0,2 milioni di euro a carico della Siremar non potrà essere trasferito a SNS.

La storia della SNS, la società messa su dai gruppi Franza e Morace per rilevare la Siremar

Noi ci siamo spesso occupati del gruppo SNS. Nell’articolo dello scorso 8 Aprile abbiamo riassunto, per grandi linea, la storia di questa società: “Ci sono delle date da ricordare. Per noi che proviamo a seguire ‘Gli affari del mare’ Aprile di quest’anno è un mese particolare: cinque anni fa, a Roma, veniva siglata la convenzione tra il Ministero dei Trasporti e la SNS, sigla che sta per Società Navigazione Siciliana spasocietà che ha acquisito la Siremar. Il 13 Aprile ricordiamo una conferenza stampa, a Palermo nel saloni di Palazzo Steri. Giornata storica con passerella di politici nazionali e regionali, burocrati, uomini di affari. Alcuni dei protagonisti sono finiti sotto inchiesta, altri non fanno più parte del firmamento politico della nostra Isola. Di quei giorni ricordiamo le dichiarazioni che annunciavano rivoluzioni: servizi di trasporto marittimo d’avanguardia, nuovi mezzi navali e bla bla bla. Pochi mesi dopo andò in scena lo ‘scorporo’. Che abbiamo raccontato per filo e per segno nel Settembre del 2018: “La sigla SNS sta, come molti di voi sapranno, per Società di Navigazione Siciliana. Una sorta di joint-venture tra i gruppi Morace e Franza messa su per rilevare la Siremar. Un’operazione molto controversa se è vero che i due gruppi riescono a strappare la Siremar ad una società partecipata dalla Regione (Compagnia delle Isole) senza una vera e propria gara. Consolidando, di fatto, un regime monopolistico di tutto ‘rispetto. Fin qui, i fatti sono già noti e già all’attenzione, come accennato, sia della magistratura inquirente che dell’Antitrust. Quello che finora era sfuggito all’attenzione del grande pubblico è che, poco dopo l’acquisizione della Siremar, i Morace e i Franza concordano uno ‘spacchettamento’ della società. A fine giugno del 2016, infatti, i due armatori, dinnanzi ad un notaio, scrivono nero su bianco che il ramo traghetti va alla Caronte&Tourist, alias gruppo Franza e che il ramo aliscafi va a Ustica Lines (oggi Liberty lines, ovvero il gruppo Morace). La società da Spa diventa così società consortile”. Tre anni fa ponevamo alcune domande: “Le domande che annebbiano anche questa operazione sono tante: chi ha autorizzato lo scorporo? Basta una semplice comunicazione cartacea al Ministero per procedere? Può una società che gestisce concessioni statali e regionali decidere di trasformare il suo status e scindersi? La Regione non avuto nulla da ridire?”.

 

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