Incendi nei boschi della Sicilia: il Sifus annuncia una raffica di querele al Governo regionale in tutte le Procure siciliane

26 maggio 2021
  • Il sindacato degli operai della Forestale denuncia gravissimi ritardi nella campagna antincendio: e secondo noi ha ragione da vendere!
  • “Che senso ha avviare qualche giorno prima gli addetti allo spegnimento degli incendi senza che i lavoratori addetti alla manutenzione boschiva abbiano avuto il tempo materiale di realizzare i preventivi lavori parafuoco?”. Come si può dargli torto?
  • Viene da rabbrividire nel leggere che, a fine Maggio, nei boschi della nostra Isola non sono state effettuate le opere di prevenzione del fuoco! Ma cos’ha fatto fino ad oggi il Governo regionale? 

Il sindacato degli operai della Forestale denuncia gravissimi ritardi nella campagna antincendio: e secondo noi ha ragione da vendere!

In realtà l’idillio tra il Sifus Confali (il sindacato che si batte per la stabilizzazione degli operai della Forestale della Sicilia) e il Governo regionale di Nello Musumeci si è interrotto da qualche tempo. Emblematico il disegno di legge sulla riforma delle attività forestali in Sicilia sponsorizzato dallo stesso Sifus e firmato da un gruppo di deputati del Parlamento siciliano in contrapposizione al Governo Musumeci. Insomma, il tempo in cui tra Sifus e Governo regionale scorreva il miele sono ormai lontani. Del resto, la ‘coltellata’ assestata dalla Regione qualche giorno fa agli operai della Forestale, accusati da qualche dirigente di essere tra i responsabili degli incendi nei boschi della nostra Isola è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non sappiamo sulla base di quali prove oggettive l’amministrazione regionale abbia formulato un’accusa così grave: ma resto ne sapremo di più perché i vertici del Sifus hanno già presentato una querele. E un’altra querela sta per partire, firmata sempre dal Sifus, come leggiamo in un post su Facebook del segretario generale di questa organizzazione sindacale, Maurizio Grosso: “Non sarà l’avviamento (anticipato di 12 giorni) dei forestali addetti antincendio il deterrente che impedirà al Sifus di presentare un esposto/querela in tutte le Procure della Repubblica siciliane contro il Presidente della Regione, on. Musumeci, l’Assessore Reg.le all’Agricoltura, on. Scilla e l’Assessore Reg.le al Territorio on. Cordaro per precise responsabilità politico – organizzative rispetto il determinarsi degli incendi boschivi in Sicilia”. In effetti, l’attuale avviamento anticipato al 3 Giugno della campagna antincendio è una presa in giro perché non ha alcunché di scientifico, perché una seria campagna antincendio, in Sicilia, va commisurata al clima e deve iniziare a metà Aprile!

“Che senso ha avviare qualche giorno prima gli addetti allo spegnimento degli incendi senza che i lavoratori addetti alla manutenzione boschiva abbiano avuto il tempo materiale di realizzare i preventivi lavori parafuoco?”. Come si può dargli torto?

Insomma, il Sifus chiama in causa il presidente della Regione Nello Musumeci, l’assessore all’Agricoltura, Tony Scilla, e l’assessore al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro. Lanciando un’accusa precisa a proposito dell’anticipo di 12 giorni della campagna antincendio annunciato dal Governo regionale: “Riteniamo – scrive Grosso – che questo avviamento anticipato servirà, nelle prossime settimane, per far sostenere all’opinione pubblica che nonostante detto anticipo i boschi bruciano lo stesso. Che senso ha avviare qualche giorno prima gli addetti allo spegnimento degli incendi senza che i lavoratori addetti alla manutenzione boschiva abbiano avuto il tempo materiale di realizzare i preventivi lavori parafuoco? Cosa diversa sarebbe stata avviarli prima se fossero già stati realizzati i viali parafuoco. In tale occasione non saremmo qui a contestare ma ad elogiare. Non un solo metro quadrato di pulizia dei viali parafuoco ad oggi, è stato realizzato i terra di Sicilia! Infatti, gli addetti alla manutenzione, in barba alla programmazione che dovrebbe tenere conto del ciclo biologico dei boschi, ad oggi non hanno effettuato un solo giorno di lavoro e, a parte i 151isti, rischiano tutti, seriamente, di essere avviati enormemente in ritardo. Le ragioni dei ritardi dei loro avviamenti sono da ricercare, a loro volta, nei ritardi nell’accesso alle risorse finanziarie, poiché gli assessorati, a partire da quello al Territorio, hanno cambiato in corso d’opera e senza alcuna programmazione la distribuzione dei tecnici esperti nella redazione dei progetti finalizzati ad attingere ai fondi extraregionali”.

Viene da rabbrividire nel leggere che, a fine Maggio, nei boschi della nostra Isola non sono state effettuate le opere di prevenzione del fuoco! Ma cos’ha fatto fino ad oggi il Governo regionale? 

Impossibile dare torto al segretario generale del Sifus Confali: come scriviamo da anni, gli operai della Forestale debbono prendere servizio a metà Aprile; a metà Maggio tutte le opere di prevenzione degli incendi – tutte! – debbono essere realizzate, per evitare che una sciroccata di Maggio possa creare disastri ambientali. Quest’anno, per fortuna, non ci sono state sciroccate. Ma chi ha un po’ di memoria sa cos’è avvenuto lo scorso anno, a Maggio, lo Scirocco + il fuoco hanno provocato danni enormi al verde della Sicilia. Viene da rabbrividire nel leggere che, a fine Maggio, nei boschi della nostra Isola non sono state effettuate le opere di prevenzione del fuoco! E non siamo noi a dirlo: è il segretario generale del sindacato degli operai della Forestale: e questa è una dichiarazione gravissima! E quanto aggiunge Grosso è ancora più grave: “Per queste ragione i rischi di incendi boschivi quest’anno, anche a causa delle alte temperature che la stagione estiva preannuncia, saranno altissimi e gli interventi tampone che intenderebbe attivare il Presidente Musumeci attraverso convenzioni e protocolli con associazioni varie risultano essere palliativi e passerelle che non risolvono materialmente il problema. Il problema degli incendi boschivi, pertanto, senza opere di prevenzione, si può al massimo ridurre ma non certamente, superare. Per queste ed altre ragioni, denunceremo lo stato delle cose dentro uno specifico e dettagliato esposto/querela, a partire dalla prima settimana di giugno in tutte le Procure siciliane partendo dalle criticità che sono contenute dentro il famigerato piano di previsione incendi 2020 redatto dall’Assessorato al Territorio”.

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