Non è che, dopo l’obbligo vaccinale per il personale sanitario, lo estenderanno a tutti i cittadini?/ SERALE

10 aprile 2021
  • Ci poniamo questa domanda dopo aver letto un articolo che riporta una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo
  • Il possibile ruolo degli “esperti”
  • La vaccinazioni anti-Covid verranno imposte come i Tso?

Ci poniamo questa domanda dopo aver letto un articolo che riporta una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo

Dopo aver obbligato medici, infermieri e, a quanto pare, anche gli psicologi a vaccinarsi che succederà? Proveranno ad estendere  questa particolare vaccinazione anti-Covid a tutta la popolazione italiana? Super Mario Draghi – quello che fino ad oggi non ne ha azzeccata una – farà un altro Decreto per obbligare tutti alla vaccinazione? Ci poniamo tali domande leggendo un articolo pubblicato dall’AGI dal titolo: “La Corte di Strasburgo: le vaccinazioni obbligatorie sono necessarie nelle democrazie”. Sommario: “La sentenza storica potrebbe anche avere implicazioni per il vaccino anti Covid-19”. E poi di seguito l’articolo: “La Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che le vaccinazioni obbligatorie possono essere considerate necessarie nelle società democratiche, in una sentenza storica dopo un ricorso presentato da alcune famiglie ceche contro l’obbligo vaccinale deciso dallo Stato”. E meno male che si tratta della “Corte dei diritti dell’uomo”. Imporre a tutti i cittadini un vaccino del quale non si conosce nemmeno che tipo di immunità dà (che poi non è esattamente un’immunità, tant’è vero che i vaccinati si possono infettare e possono infettare gli altri: questi vaccini dovrebbero proteggere dalla malattia, mentre il virus continua a circolare liberamente: ma questo sembra essere un dettaglio…).

Il possibile ruolo degli “esperti”

“Le misure possono essere considerate necessarie in una società democratica”, si legge nella sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo. la Corte ha conferma come la politica sanitaria della Repubblica Ceca sia stata coerente con “l’interesse superiore” dei bambini e non violi il diritto al rispetto della vita privata. La normativa, al centro del ricorso, leggiamo sempre nell’articolo dell’AGI, riguarda “i vaccini somministrati contro malattie infantili ben note alla scienza medica, ovvero difterite, tetano, pertosse, infezioni da Emofilo dell’influenza di tipo b, poliomielite, epatite B, morbillo, parotite, rosolia e – per i bambini con specifiche indicazioni di salute – infezioni da pneumococco. Secondo gli esperti la sentenza potrebbe avere anche implicazioni per qualsiasi politica di vaccinazione obbligatoria per il Covid”. Forse l’AGI avrebbe dovuto specificare chi sarebbero questi “esperti”: forse sono quelli che hanno dato, nel giro di qualche mese, indicazioni diametralmente opposte sui soggetti ai quali deve essere somministrato un certo vaccino anti-Covid? Sarebbero questi, gli “esperti”? Quelli che prima dicono una cosa e poi ne dicono un’altra?

La vaccinazioni anti-Covid verranno imposte come i Tso?

Ancora: cosa proporranno gli “esperti” per obbligare tutte le persone a vaccinarsi con ‘sti vaccini anti-Covid? Fino ad ora si è parlato di “furbetti dei vaccini”, di vaccini che mancano, di obbligo vaccinale per il personale medico, obbligato a fare il vaccino ‘democraticamente’ ovvero pena la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Ma nessuno ancora ha avuto il coraggio di chiedersi: quante sono, in Italia, le persone che non si vaccineranno con gli attuali vaccini anti-Covid? Qualcuno ha effettuato un sondaggio? E che farebbero i fautori del vaccino anti-Covid obbligatorio? Si limiterebbero, tra una chiusura e l’altra, a dire che i non vaccinati non potranno andare di qua e di là, o manderebbero le forze dell’ordine, casa per casa, con vaccini e siringhe dietro per vaccinare i riottosi? L’obbligo vaccinale per tutti diventerebbe una sorta di Tso? Magari un vaccino anti-Covid ogni anno, magari ogni sei mesi “perché ci sono le varianti”? Il tutto senza nemmeno sapere che effetti sortiranno questi vaccini nel medio e lungo periodo? Possibile che si sia dimenticato il ‘particolare’ – che non è secondario – che prima di mettere in circolazione un vaccino, quando ancora non c’era il Covid, passavano sette, otto, dieci anni? Chi pontifica sull’obbligo vaccinale è a conoscenza di cosa è già successo in veterinaria con questo tipo di vaccini? In ogni caso, sarebbe il sogno delle multinazionali farmaceutiche che moltiplicherebbero i guadagni…

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