Decreto per obbligo di vaccino anti-Covid per i sanitari. Perché il Parlamento non si pronuncia subito e vediamo se Draghi ha i voti?

1 aprile 2021
  • Un provvedimento così importante – che tocca la libertà e la vita delle persone – non può essere affidato, per 60 giorni, a un Decreto: serve, subito, il voto del Parlamento
  • Ricordiamoci che sono vaccini sperimentali dei quali non si conoscono gli effetti in futuro. A maggior ragione serve un voto del Parlamento dove ogni parlamentare si assumerà le proprie responsabilità
  • Chi non si vaccinerà verrà sospeso e privato dello stipendio
  • Non è che questo è il primo passo per estendere l’obbligo del vaccino anti-Covid a tutti, per la gioia delle multinazionali farmaceutiche? 

Un provvedimento così importante – che tocca la libertà e la vita delle persone – non può essere affidato, per 60 giorni, a un Decreto: serve, subito, il voto del Parlamento

Tutti i sanitari sono obbligati a vaccinarsi contro il Covid-19. Il provvedimento era stato annunciato dal capo del Governo, Mario Draghi. E oggi c’è già il Decreto legge che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni. E poiché si deve convertire in legge entro 60 giorni, i parlamentari hanno la possibilità di chiedere subito il dibattito e il voto in Aula. Ed è il minimo che si possa chiedere non tanti ai fautori del nuovi regime sanitario, quanto ai partiti che si sono sempre opposti all’obbligo del vaccino: Lega e Fratelli d’Italia. L’occasione per capire cosa pensano di questa incredibile forzatura gli azzurri di Forza Italia e i gillini (ricordiamoci che si tratta di un vaccino sperimentale e che, in alcuni casi, si registrano le correlazioni temporali tra somministrazione del vaccino e decessi). Insomma, un provvedimento così importante – che riguarda la libertà e la vita delle persone – non può essere affidata a un Decreto legge, aspettando i 60 giorni prima della trasformazione in legge o della ‘bocciatura’ da parte del Parlamento. Proprio perché il Decreto potrebbe essere non approvato il Parlamento deve discuterlo subito. Anche perché i medici e gli infermieri costretti a vaccinarsi, pena la sospensione e il blocco della retribuzione, potrebbero subire conseguenze anche gravissime. L’articolo 32 della Costituzione italiana così recita: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Sui “limiti imposti dal rispetto della persona umana” non ci pronunciamo: a noi interessa segnalare che si tratta di un vaccino sperimentale che, per essere imposto, merita il voto del Parlamento in tempi strettissimi. 

Ricordiamoci che sono vaccini sperimentali dei quali non si conoscono gli effetti in futuro. A maggior ragione serve un voto del Parlamento dove ogni parlamentare si assumerà le proprie responsabilità

Ricordiamo che questi vaccini anti-Covid non eliminano l’infezione, ma dovrebbero eliminare gli effetti della malattia. Mentre il virus, nonostante i vaccini inoculati, continua a circolare. E siccome si tratta di un Coronavirus, non solo continua a circolare, ma continua a mutare. I vaccinati potrebbero infettarsi (cosa che sta succedendo) e, a propria volta, potrebbero infettare altre persone. L’obbligo vaccinale ha un senso se tutela gli altri, a cominciare dai più deboli. Ma se un vaccinato può infettarsi e potrebbe infettare gli altri i termini della questione non sono diversi? E questa è un’altra motivazione per la quale – a nostro modesto avviso – si dovrebbe pronunciare subito il Parlamento. Perché l’obbligo vaccinale introdotto per il personale sanitario da questo Decreto, sotto il profilo scientifico, è molto debole, proprio perché è un vaccino che dovrebbe tutelare dalla malattia, ma non tutela dall’infezione: infatti, se è vero che i vaccinati debbono continuare a portare la mascherina, ciò è dovuto al fatto che potrebbero prendere il virus e infettare gli altri. E’ una certezza matematica? No: è una probabilità. Di più: in Italia sono già presenti le varianti che potrebbero non essere coperte dal vaccino. E’ una certezza matematica? No: è una probabilità. Un motivo in più per chiedere il pronunciamento del Parlamento.

Chi non si vaccinerà verrà sospeso e privato dello stipendio

Vediamo adesso come si articola questo obbligo vaccinale per il personale sanitario. “Nel testo – leggiamo su quotidianosanità.it – si spiega poi come, in considerazione della situazione di emergenza epidemiologica, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza per tutti gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali è obbligatoria e gratuita la vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da Sars-CoV-2. La vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’idoneità all’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative. Vengono previste ipotesi di esenzione, temporanea o definitiva, dall’obbligo di vaccinazione in relazione a specifiche condizioni cliniche appositamente certificate. Viene, altresì, dettata la disciplina perché ogni Ordine professionale trasmetta alla regione o alla provincia l’elenco degli iscritti a tale ordine. L’Ente locale provvederà quindi a verificare lo stato vaccinale di queste persone e, qualora non siano stati ancora vaccinati, provvederà in tal senso”. Il Decreto prevede anche sanzioni per l’operatore sanitario che non si vaccina. “In caso di accertata mancata vaccinazione – leggiamo sempre su quotidianosanità.it – si prevede la sospensione dall’esercizio della professione sanitaria e la prestazione dell’attività lavorativa da parte degli operatori sanitari. La sospensione ha efficacia fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale e comunque fino al 31 dicembre 2021. Nel periodo di sospensione non è dovuta la retribuzione o altro compenso o emolumento. Il datore di lavoro può comunque adibire, se possibile, il lavoratore a mansioni equivalenti o inferiori con il trattamento economico corrispondente”.

Non è che è il primo passo per estendere l’obbligo della vaccinazione anti-Covid a tutti pe la gioia delle multinazionali farmaceutiche?

Di fatto, gli operatori sanitari che non si vaccineranno verranno privati dello stipendio. Domanda: fino ora, chi si vaccina, deve firmare un documento che scagiona da responsabilità il sistema che sta dietro ai vaccini. Cosa prevede a tal proposito il Decreto? Che chi è costretto a vaccinarsi firmi la ‘liberatoria’? Questo, a nostro avviso, è un punto non certo secondario. Un conto, infatti, è essere d’accordo con la vaccinazione (ci sono addirittura casi di ‘furbetti del vaccino’). Altra e ben diversa cosa è costringere una persona a vaccinarsi pena la perdita dello stipendio. In questo caso che si fa? Che dicono i ‘costituzionalisti’ del Governo Draghi? E che dicono soprattutto il leader della Lega, Matteo Salvini, il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e il ‘liberale’ Berlusconi? Ultima domanda: non è che il prossimo passo sarà l’obbligo vaccinale per tutti? Visto che i vaccini sono prodotti dalle multinazionali, più gente da vaccinare ci sarà, più aumenteranno i guadagni delle stesse multinazionali…

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