Palermo, e il caos nel cimitero dei Rotoli: il mistero dei loculi prefabbricati

22 febbraio 2021
  • La notizia la leggiamo nella pagina Facebook di Palermo in Progress
  • Prima i loculi prefabbricati sono stati ordinati. Poi la fornitura è stata bloccata. Dalla Soprintendenza? La fattibilità è stata verificata?

La notizia la leggiamo nella pagina Facebook di Palermo in Progress

La notizia ci è sfuggita. E’ stata pubblicata sulla pagina Facebook Palermo in Progress lo scorso 12 Febbraio. La riprendiamo perché approfondisce un punto relativo alle oltre 700 salme che giacciono in ordine sparso nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli di Palermo in attesa di sepoltura. E’ una storia della quale ci siamo più volte occupati. Torniamo sulla vicenda perché il particolare raccontato nel post di Palermo in Progress è importante. “La vicenda delle oltre 700 bare in attesa di tumulazione all’interno del cimitero Rotoli – leggiamo su Palermo in Progress – potrebbe tingersi di giallo. Palermo in Progress ha infatti ricevuto alcune informazioni che, se confermate, avrebbero dell’incredibile”.

Prima i loculi prefabbricati sono stati ordinati. Poi la fornitura è stata bloccata. La fattibilità è stata verificata?

Nel post si racconta di loculi prefabbricati. Di questi, “400 sarebbero già stati consegnati al Comune, mentre 80 giacciono presso il costruttore come da foto (noi riportiamo anche la foto che vedete sopra). Nel mese di Agosto dello scorso anno, infatti – leggiamo sempre nel post – il Comune avrebbe ordinato di sospendere la fornitura. Come mai questo blocco, visto che il numero dei loculi sarebbe sufficiente a dare dimora, finalmente, alle centinaia di bare insepolte? E che fine hanno fatto i 400 loculi consegnati, sono stati montati o no? Sembra, ma di questo aspettiamo conferma, che la posa in opera dei loculi nel cimitero Rotoli sia stata, almeno in parte, bloccata dalla Soprintendenza, a causa della presenza, nelle vicinanze, di sepolture storiche. Problema che, a distanza di oltre 6 mesi, è ben lontano dall’essere risolto. Considerando quanto accaduto con la tensostruttura (analogo intervento censorio dell’ente preposto alla tutela architettonica), non ci meraviglieremmo affatto. Al di là delle considerazioni su quanto ci è stato raccontato, ci chiediamo come mai la fornitura dei loculi sia stata affidata separatamente alla posa in opera. E come mai non si sia verificata prima la fattibilità di quest’ultima”.

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