Dichiarazione di dissesto finanziario al Comune di Militello Rosmarino

17 febbraio 2021
  • In questo Comune dei Nebrodi non gliene va bene una: adesso anche i problemi finanziari
  • ‘Buchi’ e debiti fuori bilancio 
  • Il 22 Febbraio la mozione di sfiducia al sindaco

di Teresa Frusteri

In questo Comune dei Nebrodi non gliene va bene una: adesso anche i problemi finanziari

“Diventerà la piccola Taormina dei Nebrodi”, diceva nel corso della campagna elettorale del 2018 Salvatore Riotta, candidato sindaco di Militello Rosmarino, piccolo borgo immerso tra il verde di prati e colline.
E’ stato eletto con grandi aspettative. Del resto, creare grandi speranze durante la campagna elettorale è la linfa vitale per chi vuole vincere le elezioni. Ma in queste ore è arrivata una sgradita sorpresa, l’ennesima: la Giunta comunale ha proposto al Consiglio comunale di dichiarare il dissesto finanziario del Comune. La delibera è stata approvata ieri dall’Organo Esecutivo dell’Ente, che si è riunito in modalità telematica. “Il Responsabile del Servizio finanziario del Comune – si legge nella delibera – comunica di non poter predisporre lo schema di bilancio di previsione 2020/2022 a causa di un persistente ed ormai incolmabile disequilibrio, ribadendo la sussistenza di tutte le condizioni previste per il dissesto finanziario ai sensi dell’articolo 244 del decreto legislativo 267 del 2000”. La relazione di gestione dell’anno 2019, legge alla mano (articolo 11, comma 6 del decreto legislativo numero 118 del 2011 e all’articolo 231 del decreto legislativo 267 del 2000, approvata con deliberazione di Giunta a dicembre 2019) presenta un risultato di amministrazione disponibile pari a – 1.080.694,04 di euro. La situazione di cassa del Comune presenta un deficit di 215 mila 627,29 euro con ricorso all’ anticipazione di tesoreria nei limiti massimi previsti dall’ordinamento nonostante il costante utilizzo in termini di cassa delle somme a destinazione vincolata.

‘Buchi’ e debiti fuori bilancio 

Agli atti ci sarebbero numerose fatture, decreti ingiuntivi, atti di precetto e pignoramenti dovuti a mancanti pagamenti a cui l’ente non può e non ha potuto far fronte per carenza di liquidità. La massa debitoria continua a produrre interessi che contribuiscono a far di evitare il debito. A questi si aggiungono i debiti fuori bilancio. Insomma per la Giunta comunale di Militello Rosmarino ci sarebbe poco da fare. Il sindaco Riotta ha così invitato l’Assemblea cittadina a votare la proposta di dissesto. “La DisAmministrazione Riotta – commenta a Nebrodi News la consigliera indipendente Sandra Lo Paro – ha dato prova in questi anni di assoluta incompetenza e disinteresse verso le necessità dei cittadini. Dichiarare il dissesto dell’Ente significa, in parole povere, più tasse per i cittadini, la riduzione del personale eventualmente in esubero che potrebbe essere messo in mobilità. Inoltre, le ditte che aspettano di essere pagate dal Comune per i lavori effettuati potrebbero anche aspettare anni. Insomma, un’amministrazione che fino ad oggi ha collezionato solo disastri e opportunità perse e oggi ne abbiamo la prova”. Il quadro generale è più che disastroso. La mancanza di liquidità è un gravissimo problema perché ingessa di fatto ogni attività amministrativa. dell’Amministrazione. Ci sono colpe e responsabilità. Ovvio che il primo a dover fare il mea culpa dovrebbe essere il sindaco Riotta.

Il 22 Febbraio la mozione di sfiducia al sindaco

In queste ore sono in tanti a chiedersi: ma l’attuale amministrazione comunale di Militello Rosmarino cos’ha fatto fino ad oggi? Noi ci siamo più volte occupati di quanto avviene in questo Comune. I cittadini, eleggendo Salvatore Riotta come sindaco, auspicavano in un cambiamento. In effetti, dal giorno della sua nomina a sindaco, di cambiamenti ce ne sono stati molti, moltissimi… ma solo dentro la Giunta. A conti fatti, mettiamola così, tutto viene fatto per evitare ai poco più di mille e 200 abitanti di questo bel paese dei Nebrodi di annoiarsi. Noia mai! Così, tra nomine, decadenze, dimissioni volontarie, seconde nomine e revoche, in soli due anni e mezzo si contano 15 operazioni in Giunta. Per non parlare di aree della cittadina abbandonate. Tutto tranquillo? Giammai! Perché in Consiglio comunale si sono un po’ stancati: ed ecco materializzarsi la mozione di sfiducia al sindaco presentata dalla minoranza, che andrà in discussione Lunedì 22.

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