ll Covid presente in Cina nell’Autunno del 2019. La Cina continua a nascondere informazioni?

16 gennaio 2021
  • La notizia la dà il quotidiano inglese Daily Mail
  • Mike Pompeo rende noto un rapporto di Intelligence
  • Scienziati cinesi poco credibili
  • I retroscena militari e i Dem americani

La notizia la dà il quotidiano inglese Daily Mail

I tecnici del laboratorio di Wuhan sono stati colpiti da un’infezione molto simile al COVID-19 mesi prima dell’esplosione dell’epidemia in Cina. Lo ha rivelato il Segretario di Stato americano uscente, Mike Pompeo, citando un lavoro di intelligence. La notizia la leggiamo sul popolare quotidiano britannico, Daily Mail. Il segretario di Stato Mike Pompeo – scrive il giornale inglese – ha chiesto all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di indagare a fondo sulla possibilità che il virus COVID-19 sia sfuggito accidentalmente da un laboratorio a Wuhan, rivelando nuovi servizi di intelligence statunitensi che, a suo avviso, sollevano domande preoccupanti”. Pompeo lancia un’accusa precisa: il gruppo di ricerca dell’Oms che si trova in Cina per indagare sulle cause della pandemia che ha sconvolto il mondo non starebbe indagando sul laboratorio di Wuhan.

Mike Pompeo rende noto un rapporto di Intelligence

“Pechino – dice Pompeo – continua ancora oggi a nascondere le informazioni vitali di cui gli scienziati hanno bisogno per proteggere il mondo da questo virus mortale”. Secondo informazioni raccolte dall’intelligence degli Stati Uniti, dell’Autunno del 2019 alcuni addetti al laboratorio si sono ammalati presentando “sintomi coerenti con COVID-19”. Gli scienziati cinesi, in quel momento, stavano lavorando con un coronavirus di pipistrello che, per il 96,2%, è simile geneticamente al virus che causa il COVID-19. Il Segretario di Stato americano ha anche precisato che che “il laboratorio ha legami segreti con l’esercito cinese”. Fino ad oggi i cinesi hanno sempre respinto ogni accusa. Ma i dubbi sul ruolo della Cina in questa pandemia sono tanti. Lo scorso anno Report – la trasmissione di approfondimento di RAI 3 – ha lasciato intendere che se l’Oms avesse condiviso con il resto del mondo alcune informazioni i danni del virus sarebbero stati inferiori. Pompeo, forte delle rivelazioni dell’intelligence statunitense, dice che il virus non è stato prodotto intenzionalmente: afferma, invece, che si tratta di un virus naturale che è finito fuori dal laboratorio a causa di “protocolli di sicurezza sciatti”. Il Segretario di Stato, citando un documento informativo, aggiunge che “le infezioni accidentali nei laboratori hanno causato diverse epidemie di virus in Cina e altrove, inclusa un’epidemia di SARS del 2004 a Pechino che ha infettato nove persone, uccidendone una”.

Scienziati cinesi poco credibili

La rivelazione più pesante, mettiamola così, è che nell’Autunno del 2019 ci sono stati casi di COVID. “Ciò solleva interrogativi – dice Pompeo – sulla credibilità dell’affermazione pubblica del ricercatore senior della WIV Shi Zhengli secondo cui vi era ‘infezione zero tra il personale della WIV e gli studenti dei virus SARS-CoV-2 o correlati alla SARS'”. Invece, secondo l’intelligence americana, l’infezione c’era! Pompeo rivela anche “che i ricercatori del laboratorio di Wuhan stavano studiando un coronavirus da pipistrello noto come RaTG13 da almeno 2016. Il ceppo RaTG13 è stato identificato dal laboratorio di Wuhan come il suo campione geneticamente più vicino a SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19, con una somiglianza del 96,2%”. Ancora: “Il Dipartimento di Stato ha affermato che il laboratorio di Wuhan ha ottenuto RaTG13 in un campione da una grotta nella provincia dello Yunnan nel 2013, dopo che diversi minatori morirono di malattia simile alla SARS”. Per il Dipartimento di Stato, il laboratorio “non è stato trasparente o coerente riguardo al suo record di studio dei virus più simili al Virus COVID-19, incluso RaTG13”. Per la cronaca, va ricordato che la scienziata di Hong Kong, Li-Meng Yan, non ha risparmiato critiche alla Cine. La differenza è che, adesso, c’è un rapporto di Intelligence che fa piazza pulita delle giustificazioni di comodo cinesi.

I retroscena militari e i Dem americami

Ci sono anche retroscena militari. Pompeo dice che il laboratorio di Wuhan ha lavorato a “progetti segreti con l’esercito cinese… Il WIV si è impegnato in ricerche classificate, compresi esperimenti su animali da laboratorio, per conto dell’esercito cinese almeno dal 2017”. Adesso bisognerà capire cosa faranno i tecnici dell’Oms. In ogni caso, la ‘bomba’ è stata lanciata e, adesso, quello che in tanto sospettavano, di fatto, è venuto fuori. In questi scenari di guerra – in questo caso di guerra biologica – ha poca importante che in America stia per arrivare una nuova amministrazione. E’ evidente che Pompeo ha detto solo una parte di questa storia e che tutte le altre potenze del mondo – che a causa della pandemia hanno avuto danni alle persone e danni economici incalcolabili – hanno già a disposizione il rapporto di intelligence americano. E’ per questo che i Democratici americani – alleati della Cina – avrebbero voluto mandare a casa subito Trump? Se è così hanno perso la battaglia.

 

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