Mentre il PD va dietro alle donne, la Lega di Salvini pianta la bandiera anche a Siracusa/SERALE

14 gennaio 2021
  • La Lega di Salvini avanza anche a Siracusa
  • Senza un soggetto sicilianista, tutta la Sicilia sarà preda del centrodestra a ‘trazione’ leghista
  • Il PD siciliano? Pensano a Casanova…
  • E il Movimento 24 Agosto? Soffia nel vento del ‘civismo’

La Lega di Salvini avanza anche a Siracusa

Lo scriviamo dalla Primavera del 2019: in assenza di un soggetto politico ancorato ai reali interessi della Sicilia e, in generale, del Sud, la Lega di Salvini è destinata ad aumentare i consensi nella  nostra Isola e nel Sud. Se poi – che è quello che sta succedendo dalle nostre parti – la Lega si allea con gli altri partiti del centrodestra, lo stesso centrodestra a ‘trazione’ leghista, piano piano, si prenderà tutto. La prima Regione a ‘leghizzarsi’ sarà la Sicilia e poi, piano piano, toccherà al resto delle Regioni del Sud. L’ennesima prova che quello che scriviamo da un anno e mezzo si sta puntualmente verificando lo abbiamo a Siracusa, con l’adesione dell’ex parlamentare regionale, Vincenzo Vinciullo, al partito di Salvini. Va da sé – questo non c’è nemmeno bisogno di dirlo – che alle prossime elezioni comunali l’alleanza centrodestra-Lega, così come si è già presa Agrigento, si prenderà Siracusa senza colpo ferire, magari con lo stesso Vinciullo sindaco (che, per inciso, da quelle parti tiene in vita due movimenti: ‘Siracusa protagonista’ e ‘Prima Siracusa’).

Senza un soggetto sicilianista, la Sicilia sarà preda del centrodestra  a ‘trazione’ leghista

A chi non segue con la dovuta attenzione i fatti politici siciliani, l’adesione alla Lega di Vinciullo, già parlamentare regionale di Forza Italia, poi rimasto ‘prigioniero’ del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano (cosa, questa, che gli è costata la rielezione), potrebbe sembrare un fatto locale. Invece – come noi cerchiamo di illustrare da un anno e mezzo – dietro c’è una strategia a una regia politica estremamente efficace. In Sicilia, ad esempio, mentre il Movimento 5 Stelle e il PD fanno ‘alta politica’, peraltro ‘ascareggiando’ (è il caso dell’accordo-capestro che stanno imponendo alla Regione siciliana, nell’illusione che i Siciliani non capiscano il danno che PD e grillini stanno provando a provocare soprattutto alle categorie più fragili della nostra Isola), i leghisti di Salvini, muto tu e muto io, lavorano nel territorio, con una sorta di porta a porta che li condurrà a riprendersi la Regione e non meno dell’80, forse il 90% dei Comuni dell’Isola.

Il PD siciliano? Pensano a Casanova… 

Agli osservatori attenti non sfugge la sostanziale differenza tra un PD siciliano che fa politica rivolgendosi al TAR Sicilia perché nella Giunta regionale non c’è nemmeno una donna (che poi è la stessa logica del renzismo al Governo dell’Italia, che tagliava dritti dei lavoratori dando in cambio leggi-capriccio sui diritti civili), mentre i leghisti si vanno posizionando in tutti i Comuni isolani, facendo un po’ di ‘scena’ solo se serve per tirare altri consensi (se leggete l’articolo che Siracusa News dedica al passaggio nella Lega di Vinciullo e del suo gruppo, vi accorgerete che le dichiarazioni del segretario regionale della Lega in Sicilia, Nino Minardo, sono un esempio di sicilianismo in salsa leghista che, in assenza di una proposta sicilianista allo stato pure, farà comunque breccia e attirerà consensi). Quanto ai grillini siciliani, tranquilli: in Sicilia non ci sono più.

E il Movimento 24 Agosto? Soffia nel vento del ‘civismo’  

Lo stesso discorso vale per le altre Regioni del Sud dove fino ad ora la Lega sconta difficoltà legate a una sorta di antileghismo meridionale. Per ora ha funzionato, ma anche lì, piano piano, in assenza di un’alternativa – cioè di un vero soggetto politico del Sud – anche il binomio Lega-centrodestra si penderà tutto. E il motivo del perché questo avverrà è semplice: fino ad oggi i Governi nazionali non hanno dato nulla al Sud. Il prossimo Governo nazionale, che sarà di centrodestra, con la Lega posizionata nelle Regioni del Sud, comincerà a elargire piccoli bocconi e grandi appalti – tipo il Ponte di Messina – spacciati come opere per il “rilancio del Sud”, controllati, però, dalle aziende del Nord: cosa che è stata già sperimentata con ‘successo’ prima dalla Cassa del Mezzogiorno, poi dall’Agensud e, in questi anni, da un grande gruppo del Nord Italia che gestisce le più importanti opere pubbliche del Sud, ora largheggiano nelle assunzioni per ‘sfamare’ i piccoli ras politici locali, ora ricorrendo ai concordati… Inutile cercare di far capire queste cose agli amici del Movimento 24 Agosto per l’Equità territoriale. Se il PD siciliano va dietro alle donne, Ino Aprile e compagni si attardano su fantomatici progetti civici con i grillini che non ci sono più e con ‘pezzi’ del PD di questa o quella Regione del Sud che stanno al gioco per inserire i nuovi ‘meridionalisti nell’eterno gioco del trasformismo del Sud…

 

 

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