Recovery Fund: quello che fa Renzi dovrebbe farlo tutto il Sud!/ MATTINALE 467

9 gennaio 2021
  • Ieri sera solita scena Conte-Renzi sul Recovery Fund
  • Il silenzio di Sud e Sicilia su Conte
  • Il 70% delle scorie nucleari del Nord al Sud
  • Perché Renzi aprirà la crisi di Governo
  • Il ruolo e partiti nazionali-coloniali

Ieri sera solita scena Conte-Renzi sul Recovery Fund

Ieri sera – così raccontano le cronache – è andato in scena l’ennesimo vertice di maggioranza del Governo Conte bis. E per l’ennesima volta il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha ha tirato fuori da bozza del piano di spesa del Recovery Fund che, in questi giorni, da 2007 miliardi, e passato a oltre 220 miliardi di euro. Su questo tema i renziani, già da qualche tempo, stanno scatenando un putiferio. Contestando a Conte sia il metodo che è stato scelto per utilizzare e controllare la spesa di questi fondi, sia la destinazione fino ad oggi sconosciuta.

Il silenzio di Sud e Sicilia su Conte

Gli amici del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale di Pino Aprile sostengono che al Sud e alla Sicilia, alla luce delle leggi vigenti e degli scippi degli anni passati, spetta il 70% di questi fondi. Noi siamo assolutamente d’accordo e siccome siamo realisti diciamo che anche il 50% dei questi fondi al Sud e alla Sicilia andrebbero bene. Quello che non capiamo è come mai i presidenti delle Regioni del Sud, che gli amici del Movimento 24 Agosto pensano di avere mobilitato su questo tema, non si sono ancora catapultati a Palazzo Chigi, dal signor Giuseppe Conte, per conoscere quanta parte del Recovery Fund il Governo intende erogare al Sud e per quali obiettivi. La battaglia che Renzi stanno conducendo a Roma contro Conte non è in favore del Sud. L’ex segretario nazionale del PD, oggi leader di Italia Viva, contesta a Conte le modalità di spesa scelte dal Governo per l’utilizzazione di questi fondi e le lobby che – così sembrerebbe – avrebbero già deciso tutto. Noi, visto che il Movimento 24 Agosto ha già mobilitato i presidenti delle Regioni meridionali e il presidente della Regione siciliana, ci aspettavamo una certa pressione sul Governo romano. Invece, da parte della Regione del Sud e della Sicilia, registriamo il silenzio. La pressione che Renzi e i suoi stanno esercitando su Conte è notevole. Si dice, addirittura, che Lunedì sera il capo del Governo dovrebbe consegnare la bozza del programma di spesa di questi oltre 220 miliardi di euro. Come mai la stessa pressione sul Governo romano non viene esercitata dai presidenti delle regioni del Sud e della Regione siciliana, possibilmente non una pressione in ordine sparso, ma tutti insieme? Fino ad ora – questi sono i fatti oggettivi – l’unico “70%” che il Governo nazionale è disposto a dare al Sud e alla Sicilia è il 70% delle scorie nucleari prodotte nel Nord dalle industrie del Nord e dalla medicina nucleare delle stesse Regioni del Nord Italia.

Il 70% delle scorie nucleari del Nord al Sud

E’, incredibile, ad esempio, la sfacciataggine con la quale gli ‘scienziati’ hanno deciso di riempire la Basilicata di scorie nucleari, solo perché in questa Regione – già massacrata dai petrolieri – gli abitanti sono appena 500 mila circa e, dai tempi di Carmine Crocco, non si ribellano mai. Pino Aprile e gli amici del Movimento 24 Agosto, insieme con i presidenti delle Regioni del Sud e della Sicilia farebbero bene a farsi sentire ora e a non aspettare Lunedì. Anche se noi siamo convinti che Lunedì prossimo Conte si guarderà bene dallo scoprire le carte del Recovery Fund, limitandosi a far circolare qualche idea di massima.

Perché Renzi aprirà la crisi di Governo

Noi, a prescindere dal Recovery Fund, siamo convinti che Renzi – e non soltanto Renzi – aprirà la crisi di Governo. Proprio per togliere a Conte il pallino dalle mani. Soprattutto ora che Renzi ha le spalle coperte – male che gli vada i Democratici di Obama, ora che si sono ripreso la Casa Bianca, un posto in qualche organizzazione internazionale glielo trovano – andrà più che mai fino in fondo. La prossima settimana assisteremo ad altri scontri politici, con Conte che farà finta di scoprire le carte che non può scoprire e Renzi e i suoi che insisteranno. La crisi del Governo si avvicina, anche perché Renzi, oltre a scombinare i ‘giochi di Conte sul Recovery Fund (e sul nuovo partito al quale si dice il capo del Governo starebbe lavorando per tentare di salvare almeno un gruppo di parlamentari grillini), deve rimescolare le carte: cosa che noi abbiamo più volte scritto.

Il ruolo e partiti nazionali-coloniali

Quanto al Sud e alla Sicilia, non non ci aspettiamo molto. Qualcosa arriverà. Ma sarà la logica coloniale che va in scena dagli anni della Cassa per il Mezzogiorno. Roma deciderà quale ‘grandi opere’ realizzare al Sud, ma i lavori verranno affidati alle imprese del Nord, che si porteranno al Nord il valore aggiunto. Cose già viste. le uniche cose che arriveranno realmente al Sud saranno le scorie nucleari della sanità del Nord, anche per chiudere il cerchio ne-coloniale: i ‘terroni’, per le malattie serie, vanno a curarsi al Nord spendendo una barca di soldi ed è ‘giusto’ che le scorie nucleari del Nord vadano al Sud. Per ora i partiti politico nazionali-coloniali delle Regioni del Sud sono tuti contrari (come abbiamo scritto ieri sera per la Sicilia). Ma è solo tattica. Il progetto è un altro: il voto ‘addomesticato’ sul modello Biden negli Stati Uniti: ma di questo parleremo domani.

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