Chi governa l’Italia? Il paradosso di chi ha perso voti (PD) e di chi li perderà (grillini)

22 dicembre 2020

Per cercare di convincere Renzi a non aprire la crisi di Governo i ‘capi’ del PD dicono che, se aprirà la crisi, si andrà al voto e Italia Viva sparirà. In realtà, come scriviamo da giorni e come ribadiamo oggi, se Renzi aprirà la crisi di Governo – cosa che secondo noi farà – non ci saranno mai e poi mai le elezioni anticipate. Sullo sfondo il vero tema sollevato da Italia Viva: chi governa oggi in Italia? 

Dice Giuseppe Conte che lui non teme le elezioni (ma se non è mai stato eletto?). E che lui, Giuseppe Conte, vale il 15%. Dicono i ‘capi’ del PD che non temono le elezioni anticipate, con i sondaggi che li danno al 25%. Dicono i grillini che i sondaggi li danno al 15%. Se facciamo quattro conti, scopriamo che l’attuale coalizione che dà vita al Governo Conte bis è al 55% e ha già vinto le elezioni! Matteo Renzi ci pensi due volte ad aprire la crisi di Governo, perché se apre la crisi di Governo, fanno sapere dal PD, si va subito alle elezioni anticipate.

Ma le cose stanno proprio così? Conte vale veramente il 15%? Il PD è veramente al 25%? Il Movimento 5 Stelle ha ancora il 15% dei voti? L’ultima trovata del PD, per cercare di bloccare la crisi di Governo che il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, dovrebbe comunque aprire, è che lo stesso PD e il Movimento 5 Stelle si presenterebbero alle elezioni politiche insieme (dopo una fusione a ‘freddo’?), presentando Conte come premier.

La ‘fusione’ tra PD e grillini insieme per le eventuali elezioni è una delle più grandi balle di questo momento politico. Se, da soli, forse i grillini potrebbero anche riuscire a superare il 5%, fondendosi con il PD nessun grillino verrebbe rieletto in Parlamento. Per due motivi semplici: perché il PD si penderebbe i collegi migliori e perché gli elettori italiani, che già non ne vogliono più sapere di votare per i grillini, avrebbe un motivo in più per non votarli!

Noi non siamo bravi come Nicola Zingaretti, Beppe Grillo, Dario Franceschini, Luigi Di Maio e via continuando. Noi non ci fidiamo dei sondaggi. Ma, ‘a naso’, riteniamo che se oggi si dovesse andare al voto PD e grillini nemmeno con il sistema Dominion raggiungerebbero il 55%! Facendo un po’ d’ironia, lo stesso sistema Dominion, che negli Stati Uniti ha funzionato ‘benissimo’, si rifiuterebbe espressionisticamente di votare per PD e grillini!

A nostro avviso, infatti, dopo tutti i ‘casini’ combinati dal Governo Conte bis, il centrodestra unito – Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia – supererebbe, e non di poco, il 60% dei voti. E si prenderebbe, in un solo colpo, il Governo del Paese e la Presidenza della Repubblica.

La conseguenza logica è che Renzi aprirà sì la crisi di Governo – e lo farà in Parlamento – ma non ci saranno mai le elezioni anticipate. Ci sarà, questo sì, un rimescolamento di carte e un nuovo Governo non presieduto da Conte. 

Quello che rimane misterioso è il perché la cosiddetta ‘Grande informazione’ non abbia posto la giusta attenzione alle rimostranze di Italia Viva. Che non critica il capo del Governo Conte solo sul Recovery Fund e sulla ristretta cerchia di persone (scelte da chi?) che dovrebbe decidere come spendere i 209 miliardi di euro di fondi europei.

Il partito di Renzi ha mosso al Presidente del Coniglio Conte una rimostranza precisa della quale si parla poco (a parte Radio Cusano Campus che ne ha parlato ieri mattina): in Consiglio dei Ministri arrivano spesso provvedimenti che i Ministri non hanno nemmeno il tempo di studiare: sono così e basta e bisogna approvarli a scatola chiusa. 

Sembrerebbe che a lamentare questo modo di procedere non siano solo i Ministri di Italia Viva, ma anche altri esponenti del Governo di altre forze politiche che, però, si limitano ai mugugni, senza mettere in discussione il modo di operare di Conte.

A questo punto – se quanto sostengono gli esponenti di Italia Viva risponde al vero – la domanda è: chi è che governa in Italia? Chi prende le decisioni che i Ministri debbono accettare e basta? 

Attenzione. Dobbiamo ricordare che, dopo le elezioni, quando grillini e Lega decisero di dare vita al primo Governo Conte, l’Unione europea pose il veto sulla nomina dell’economista Paolo Savona a Ministro dell’Economia.

Cosa vogliamo dire? Che le – chiamiamole così – “incursioni” di soggetti esterni nelle vicende del Governo italiano non sono una novità. 

Noi non possiamo apprezzare Renzi, perché quando era segretario nazionale del PD a Presidente del Consiglio ha massacrato la Regione siciliana, tra ‘Patti scellerati’ con l’allora presidente della Regione Rosario Crocetta e scippi vari.

Ma non possiamo notare che, in questa fase politica, Renzi ha messo a nudo un problema reale: la sovranità politica ormai limitata dell’Italia. 

La cabina di regia sulla spesa delle risorse del Recovery Fund che Conte vorrebbe imporre non è altro che un aspetto – un dei tanti aspetti – di chi pretende di Governare l’Italia al di sopra del Parlamento italiano. 

Renzi – che peraltro, quando era a Palazzo Chigi era molto vicino alla Germania della signora Merkel – sta facendo questa battaglia politica per difendere la sovranità politica dell’Italia e del Parlamento, o sta usando questo argomento perché deve rimescolare le carte? A questa domanda non possiamo rispondere.

Ma una cosa è certa: quando gli esponenti del PD e del Movimento 5 Stelle, comprese le ‘fanfare’ di questi due partiti (o forse ormai di questo unico partito…), con iattanza, rivolgendosi a Renzi e, in generale, agli esponenti di Italia Viva gli dicono che tanto Italia Viva è al 2% ed è meglio che non aprano la crisi di Governo, in realtà non offendono Renzi e Italia Viva: offendono l’intelligenza politica, perché è proprio perché Italia Viva è al 2% che Renzi deve aprire la crisi di Governo e rimescolare le carte.

La verità è che oggi, nella politica italiana, i dilettanti sono tanti, ma veramente tanti…

 

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