I meridionali e siciliani prigionieri a Fenestrelle non vivevano più di tre mesi

27 dicembre 2020

Per oltre 150 anni l’Italia ha nascosto la verità su Fenestrelle, una fortezza che si trova a pochi chilometri da Torino nella quale i piemontesi, subito dopo la ‘presunta’ unità d’Italia rinchiudevano i militari ‘prigionieri’ meridionali e siciliani che si rifiutavano di aderire a casa Savoia

“A Fenestrelle la vita media non superava i tre mesi. Alla fine, come riferì il ministro Della Rovere, circa 80.000 meridionali rifiutarono di servire sotto la bandiera italiana. Fuori dai campi di prigionia, i militari si rifugiavano nello Stato pontificio, magari offrendo i propri servigi al proprio re in esilio a Roma. Oppure finivano nelle bande di briganti a combattere i soldati italiani, che continuavano a chiamare piemontesi. In tanti non tornarono vivi da quella prigionia. Altre vittime della guerra di conquista del Mezzogiorno. Vittime di un Risorgimento violento cui si opponevano da sconfitti della storia”.

Gigi Di Fiore Controstoria dell’Unità d’Italia – Fatti e misfatti del Risorgimento. Focus Storia, pag. 178.

Foto tratta da LifeGate

Tratto da Regno delle Due Sicilie.eu

 

 

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti