Covid-19 a San Biagio Platani, un esempio da emulare

14 novembre 2020

Nel piccolo Comune dell’Agrigentino noto per gli Archi di pane il virus è entrato a gamba tesa. Ma la comunità sta reagendo con intelligenza. La solidarietà tra i cittadini. I commercianti che hanno abbassato le saracinesche senza attendere la dichiarazione di zona rossa 

di Adriana Vitale

SAN BIAGIO PLATANI – Il virus, con la sua folle corsa, è entrato a gamba tesa anche a San Biagio Platani, piccolo Comune dell’Agrigentino, conosciuto come il paese degli Archi di Pasqua, scuotendo l’intera comunità che, attonita, registra quotidianamente il lievitare incessante del numero dei contagi nel bollettino pubblicato dalla Commissione Straordinaria nel sito comunale.

Comunità che, da sempre, ha saputo alzare la testa ad ogni difficoltà, anche in questa triste occasione ha reagito con quell’innato senso civico che la contraddistingue, a partire dal gesto di grande civiltà dei diretti interessati nel far conoscere la loro condizione a tutela di tutta la comunità sambiagese. Encomiabile comportamento degno di gente perbene, a cui ha fatto seguito il comportamento dei cittadini che seguono con scrupolo i comunicati e le ordinanze comunali della Commissione Straordinaria, che si è tempestivamente adoperata a tutela della popolazione.

La macchina organizzativa sanitaria ha immediatamente attivato i protocolli con efficienza e professionalità per fronteggiare il focolaio e circoscriverlo. I medici di famiglia, in prima linea nella lotta contro il virus, non risparmiano appelli sulle regole virtuose da seguire, invitando la popolazione alla collaborazione con quel tipico tono rassicurante che li contraddistingue nel rapporto umano di fiducia con i loro pazienti.

La solidarietà individuale, più veloce dello stesso virus, che diventa collettiva è fatta di piccoli gesti, di disponibilità, di conforto, di messaggi attraverso i social e personali. Fatta di una pizza condita d’amore e di speranza consegnata a domicilio con generosità gratuita che ha il sapore di una carezza all’animo comprensibilmente spaventato. Fatta dell’immediata disponibilità della “Confraternita di Misericordia” e l’associazione “Cunta e camina“, mobilitati attraverso diverse iniziative per far fronte all’emergenza sanitaria e sociale, tra cui la consegna delle medicine agli anziani e a chi è costretto all’isolamento.

Le attività commerciali, con grande senso di responsabilità, hanno abbassato spontaneamente le saracinesche senza aspettare che il Comune fosse dichiarato zona rossa. La via principale del paese, luogo naturale d’incontro e di rapporti sociali, al netto di qualche avventore che esce per comprovate esigenze, è deserta (come si deve nella foto in alto) e sbatte in pieno viso la desolazione della condizione critica che sta attraversando.

La comunità sambiagese, che sta combattendo questo nemico invisibile e insidioso con comportamenti adeguati e rispettosi, è esempio da emulare. Un grande popolo, un’unica famiglia che, unita anche se distante, sta affondando il male e saprà sconfiggerlo.

Buona fortuna sambiagesi, un abbraccio forte a chi è stato colpito con l’augurio sincero di una pronta guarigione. La vinceremo presto questa guerra e sarà festa, con l’estro artistico capace di trasformare il corso in una galleria a cielo aperto.

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