Non è che a Palermo hanno attivato le oltre 50 antenne del 5G e non hanno detto niente ai cittadini?

22 agosto 2020

Il dubbio sorge alla luce dell’esposto presentato da un gruppo di cittadini di Palermo alla Procura della Repubblica del capoluogo della Sicilia. Avvocato Giuseppe Cannizzo: “Noi ci chiediamo: queste benedette antenne del 5G installate a Palermo sono attive o inattive? E ce lo chiediamo alla luce dei pareri richiesti all’ARPA Sicilia”. Tutte le antenne installate in città con i nomi delle relative vie  

E’ possibile che, a Palermo, la controversa tecnologia 5G sia già in funzione? Sarebbe incredibile, eppure il dubbio sorge stando a quanto ipotizzato nell’esposto che l’avvocato Giuseppe Cannizzo ha presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo. Il legale ha presentato un esposto per conto di un nutrito gruppo di cittadini.

Insomma, la strana e per molti versi ancora oggi oscura vicenda delle oltre 50 antenne del 5G installate a Palermo è finita sui tavoli della Magistratura. 

All’esposto si è arrivati dopo che l’avvocato Cannizzo e i cittadini che rappresenta hanno presentato al Comune una richiesta di accesso agli atti di cui I Nuovi Vespri ha dato ampio risalto (COME POTETE LEGGERE IN QUESTO ARTICOLO). La risposta del Comune non ha soddisfatto i cittadini. E adesso la vicenda ha preso un’altra piega.

Da quanto ci risulta, nell’esposto viene ricostruita la vicenda.

La richiesta di accesso agli atti sarebbe nata casualmente. Tutto sarebbe partito da un progetto promosso dal Comune sullo “sviluppo di una infrastruttura di rete e servizi 5G per la città metropolitana di Palermo”. In un articolo pubblicato da un’agenzia di stampa si fa riferimento a una piattaforma OCTOPUS. La notizia ha preoccupato i cittadini: si tratta, infatti, di una tecnologia della quale si sa poco o nulla circa i possibile effetti sull’ambiente e sulla salute umana.

Per la cronaca, questa tecnologia risulta in fase sperimentale in alcune città italiane, ma non a Palermo. Tra l’altro, si tratta di una tecnologia per la quale scienziati di fama internazionale hanno chiesto una moratoria in attesa di saperne di più. Tra questi i noti scienziati di fama internazionale Fiorenza Belpoggi, dell’Istituto Ramazzini di Bologna; Fiorenzo Marinelli, biologo molecolare del CNR Bologna; Ernesto Burgio, esperto in biologia molecolare ed epigenetica del cancro presso ECERI EUROPEAN CANCER AND ENVIRONMENT RESEARCH INSTITUTE -Bruxelles); Agostino Di Ciaula (ISDE).

I pericoli paventati da questi scienziati sono rimasti inascoltati. E questo la dice lunga sull’atteggiamento dell’attuale Governo nazionale di PD, Movimento 5 Stelle, Italia Viva di Renzi e Liberi e Uguali. Guarda caso, sulle cose che contano queste forse politiche sono sempre contro gli interessi popolari.

Chi in questa storia ha qualcosa da nascondere pasticcia sul ruolo dell’ARPA, l’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente. L’ARPA non dà autorizzazioni, ma solo pareri. E i pareri sulle antenne del 5G già piazzate a Palermo – comune amministrato dal una Giunta di centrosinistra – l’ARPA li ha già forniti. Argomento che noi abbiamo già trattato in un’intervista all’avvocato Cannizzo:

Palermo invasa dalle antenne del 5G cinese! Tutti i retroscena: parla l’avvocato Giuseppe Cannizzo“.

Nell’esposto si riportano i siti della città dove le antenne sono state installate con il parere positivo dell’ARPA e i siti che hanno ottenuto parere favorevole dall’ARPA (QUI TROVATE UN NOSTRO ARTICOLO).

“Si tratta di atti pubblici” ci dice l’avvocato Cannizzo.

I siti con parere positivo dell’ARPA si trovano nelle seguenti via della città:

1) Via Roccazzo n. 25 (VODAFONE cod. sito 4OF01774)
2) Via Papa Sergio n. 11 (VODAFONE cod. sito 4OF04609)
3) Via Paruta n. 10/G (TIM cod. sito PY82)
4) Viale Regione Siciliana n. 3050 (WIND 3 cod. sito PA048)
5) Via Perseo n. 8 (VODAFONE cod. sito 4RM041132
6) Via Bonanno n. 39 (VODAFONE cod. sito 4OF04635)
7) Via San Giovanni Di Dio (VODAFONE cod. sito 4OF00626)
8) Via Cataldo Parisio n. 104 (VODAFONE cod. sito 4OF01775)
9) Via Graf n. 4 (VODAFONE cod. sito 4OF04627)
10) Via La Lumia n. 20 (VODAFONE cod. sito 4OF01808)
11) Via G. Carducci n. 3 (VODAFONE cod. sito 4OF04605)
12) Via A. Maiorana n. 4 (VODAFONE cod. sito 4OF04654)
13) Viale Regione Siciliana n. 400 (VODAFONE cod. sito 4OF03522)
14) Via Ugo La Malfa n. 159 (TIM cod. sito PY26)
15) Piazza Tenente Anelli n. 4 (VODAFONE cod. sito 4OF01800)
16) Via Plauto n. 40 (VODAFONE cod. sito 4RM03398)
17) Via Montepellegrino LT 1 (VODAFONE cod. sito 4OF04607)
18) Via Nettuno n. 10 (VODAFONE cod. sito 4OF01797)
19) Via Ammiraglio Rizzo n. 65/E (VODAFONE cod. sito 4OF02602)
20) Viale Regione Siciliana n. 6645 (VODAFONE cod. sito 4OF01829)
21) Via Buonriposo n. 195 (VODAFONE cod. sito 4OF05797)
22) Viale Strasburgo n. 87 (VODAFONE cod. sito 4OF04663)
23) Via Villagrazia n. 110 (VODAFONE cod. sito 4OF01840)
24) Largo Salvatore Raiti n. 11 (VODAFONE cod. sito 4OF01301)
25) Via Cardinale Rampolla n. 8/F (VODAFONE cod. sito 4OF03768)
26) Via Mariano Stabile n. 184 (VODAFONE cod. sito 4OF04662)
27) Via Sferracavallo n. 154/A (VODAFONE cod. sito 4OF01793)
28) Via Danisinni n. 67 (VODAFONE cod. sito 4OF01753)
29) Viale Michelangelo n. 1823 (VODAFONE cod. sito 4OF04641)
30) Via Casimiro Drago snc (TIM cod. sito PA29)
31) Via Antonio Pacinotti n. 57 (TIM cod. sito PA13)
32) Via Conceria n. 9 (WIND3 cod. sito PA655)
33) Viale Michelangelo n. 1779 (TIM cod. sito PY71)
34) Via Ernesto Tricomi n. 4/D (TIM cod. sito PA36)
35) Via Langer Giovan Francesco n. 9 (VODAFONE cod. sito 4OF04692)
36) Via Sferracavallo n. 7 (VODAFONE cod. sito 4OF04613)

Poi ci sono anche le antenne che non hanno ottenuto il parere favorevole dell’ARPA:

1) Via Paruta n. 18/L (VODAFONE cod. sito 4OF02600)
2) Piazza Castelnuovo n. 35 (VODAFONE cod. sito 4OF00029)
3) Via Bonanno n. 39 (VODAFONE cod. sito 4OF04635)
4) Via Sagittario n. 51 (VODAFONE cod. sito 4OF04601)
5) Viale Regione Siciliana n. 3050 (WIND cod. sito PA048)
6) Via Valdemone n. 57 (VODAFONE cod. sito 4OF04910)
7) Via Roccazzo n. 25 (VODAFONE cod. sito 4OF01774)
8) Via Cordova n. 76 (VODAFONE cod. sito 4OF03517)
9) Via Pennino n. 9 (VODAFONE cod. sito 4OF06321)
10) Via Roccella n. 73 (VODAFONE cod. sito 4OF00630)
11) Via Paternò n. 137 (VODAFONE cod. sito 4OF02603)
12) Via Papa Sergio n. 11 (VODAFONE cod. sito 4OF04609)
13) Via Perseo n. 8 (VODAFONE cod. sito 4RM04132)
14) Via Badia n. 199 (VODAFONE cod. sito 4OF05785)
15) Largo Salvatore Raiti n. 11 (VODAFONE cod. sito 4OF01301)
16) Via F. Guardione n. 111 (TIM cod. sito PA01)
17) Via Antonio Pacinotti n. 57 (TIM cod. sito PA13)
18) Via Mosca n. 13 (TIM cod. sito PA39)
19) Via Ugo La Malfa n. 159 (TIM cod. sito PY26)
20) Corso Finocchiaro Aprile n. 197 (TIM cod. sito PAT40)
21) Via Gaspare Mignosi n. 14 (TIM cod. sito PA02)

Rintracciato al telefono, l’avvocato Cannizzo manifesta un dubbio:

“Abbiamo chiesto al Comune di Palermo le cosiddette Scia, le Segnalazioni certificate di inizio attività. Ma questi documenti il Comune non li ha ancora esibiti”.

Qui si arriva al punto cruciale di questa storia oscura: le antenne del 5G installate a Palermo sono in funzione o no? Su questo punto dovrebbe essere il consiglio comunale a informare i cittadini! Ci sono, è vero, atti firmati da alcuni consiglieri comunali, ma complice anche il Ferragosto con le sue vacanze, di questa storia ancora si sa poco.

Dice ancora l’avvocato Cannizzo: “Noi ci chiediamo: queste benedette antenne del 5G installate a Palermo sono attive o inattive? E ce lo chiediamo alla luce dei pareri richiesti all’ARPA Sicilia”.

L’avvocato Cannizzo, a tal proposito, ricorda che “il Codice delle Comunicazioni prevede la Consultazione dei soggetti interessati”. E, aggiunge il legale, “fa salve, in ogni caso, le disposizioni a tutela dei beni ambientali e culturali contenute nel decreto legislativo 29 ottobre 1999 n.490, nonché le disposizioni a tutela della salute”. non solo. Lo stesso Codice delle Comunicazioni prevede vari iter amministrativi e procedure per autorizzare l’installazione di nuove antenne in base alla potenza se uguale o inferiore ai 20Watt.

Da qui la domanda dell’avvocato Cannizzo:

“E’ possibile che nessuna istruttoria sia stata avviata dagli uffici comunali di Palermo in ordine alle 57 antenne del 5G installate?”.

Nell’esposto si ricorda che, alla luce dei punti oscuri di questa storia, è stata inviata una diffida al Sindaco del Comune di Palermo, Leoluca Orlando, al dottor Luigi Galatioto, dirigente Area dello Sviluppo Economico del Comune di Palermo), al dottor Leopoldo Piampiano, assessore comunale alle Attività Produttive. Nella diffida si chiede l’annullamento delle Scia presentate dalle compagnie telefoniche per le infrastrutture con tecnologia 5G presenti in città e la revoca delle eventuali autorizzazione concesse in violazione della normativa prevista dal Codice delle Comunicazioni elettroniche e delle normative in materia di tutela dei beni culturali e ambientali.

“Noi non comprendiamo – ci dice sempre l’avvocato Cannizzo – perché, ad oggi, i funzionari e rappresentanti del Comune di Palermo non abbiano consentito ai cittadini che ne hanno fatto richiesta di visionare le SCIA., le schede tecniche, i pareri tecnici e altri eventuali documenti relativi all’installazione delle antenne del 5G presenti in città che lo stesso Comune specifica di essere inattive”.

Insomma, passi che Gesù, da qualche suo discepolo un po’ troppo razionalista, si aspettasse un po’ più di fede: ma il Comune di Palermo non può pretendere di essere creduto per fede!

A questo punto la parola passa alla Magistratura.

Resta l’amarezza per il comportamento tenuto dal Comune di Palermo. Perché un fatto è certo: i cittadini palermitani non sono stati informati. E questo – lo ribadiamo ancora una volta – la dice lunga, ma molto lunga sulla cosiddetta ‘sinistra’ che governa il capoluogo della Sicilia.

Lasciando perdere il PD – forza politica che non ha nulla di sinistra, essendo espressione piena della destra economica e finanziaria dell’Unione europea dell’euro, si rimane stupiti dall’atteggiamento di Rifondazione comunista di Palermo, che si professa vicina agli interessi dei ceti popolari. Poi, però, quando si arriva al dunque – e qui parliamo di una tecnologia, il 5G, che suscita molti dubbi in ordine ai possibili problemi per la salute umana – non riusciamo a capire come mai non abbia manifestato almeno i dubbi su questa storia dalle molte ombre e dalle pochissime luci.

Qualche dubbio sorge anche  su alcune forze politiche che nel Consiglio comunale di Palermo si presentano di opposizione, ma che sulle cose serie di opposizione ne fanno poca, o non ne fanno affatto. Ci riferiamo, in particolar modo, al Movimento 5 Stelle, ricordando agli esponenti di questa forza politica che la credibilità si misura anche su tali argomenti.

 

 

 

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti