I parassiti dell’agricoltura, Leoluca Orlando, PD e grillini: e la nave va!/ MATTINALE 451

5 marzo 2020

Lo scandalo dei fondi europei in agricoltura? Vabbé non è che possiamo pretendere che il PD siciliano attacchi Gianfranco Miccichè dopo che l’ha fatto eleggere presidente dell’Ars! E lo scandalo del Comune di Palermo? Non è che possiamo pretendere che Forza Italia attacchi Orlando! E i grillini? Non è che possiamo pretendere che, governando a Roma con il PD, lo attacchino in Sicilia e a Palermo! 

Gianfranco Miccichè nei ‘Palazzi’ della Regione siciliana, Leoluca Orlando a Palermo. Così si presenta l’Isola dove non cambia nulla, dove tutto è sempre come prima, peggio di prima.

Non ci vuole molto a capire che la nuova ‘disavventura’ dei fondi europei destinati, sulla carta, al sostegno dell’agricoltura e finiti altrove tocchi da vicino Forza Italia. E Forza Italia, in Sicilia, tra alti e bassi, ha un nome: Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale di quello che resta di questa forza politica (molto poco, in verità, soprattutto in termini elettorali) e presidente dell’Assemblea regionale siciliana.

Qualcuno ha dubbi sul fatto che l’assessorato regionale all’Agricoltura, da quando è nato il Governo di Nello Musumeci, sia un ‘feudo’ di Forza Italia ‘capitanata’ da Gianfranco Miccichè?

Noi ci occupiamo spesso di agricoltura. A appunto perché proviamo a seguire da vicino questo martoriato settore chiediamo agli agricoltori siciliani: voi vi sentire rappresentati dai personaggi di Forza Italia che, dalla fine del 2017, gestiscono l’assessorato all’Agricoltura?

L’inchiesta della Magistratura sui fondi europei del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) dimostra, ancora una volta, che questo assessorato non serve all’agricoltura e agli agricoltori della Sicilia: serve alla politica per organizzare i propri affari: dalla gestione di questo assessorato, infatti, non vengono fuori soluzioni per affrontare i problemi di questo settore, ma occasioni e, soprattutto, risorse per amici & sodali per tenere in piedi questo sistema.

Noi facciamo battaglie per tutelare la cerealicoltura siciliana, pro provare a bloccare le navi cariche di grano estero, spesso canadese, che arrivano nei porti siciliani. Solleviamo il problema dell’ortofrutta che arriva da chissà dove, prodotta chissà come. Cosa pensate che pensino questi signori di Forza Italia di noi?

Che siamo dei perdigiorno, degli illusi, che gli facciamo solo perdere tempo. Certo, un po’ di ‘bordello’ c’è sui prodotti agricoli di pessima qualità che arrivano in Sicilia. Così, tra un filone di fondi europei da destinare agli ‘amici’ dei pascoli e i ‘bandi’ del PSR per altri ‘amici’, ecco che controllano e sequestrano qualche ‘chilata’ di limoni.

Poi siccome la protesta cresce, ecco che una nave sì e cinque navi no, si presentano bardati in un porto – che poi è sempre quello di Pozzallo (e i porti di Palermo, Catania, Mazara del Vallo?) – e annunciano in pompa magna controlli sul grano di cui, poi, si perdono le tracce.

E le opposizioni? I rapporti tra Gianfranco Miccichè e il PD siciliano sono cominciati nel 2006, quando lo stesso Miccichè viene eletto per la prima volta presidente del Parlamento siciliano. E, da allora, non si sono mai interrotti.

Ricordiamoci che Miccichè è stato tra i protagonisti del Governo di Raffaele Lombardo insieme con il PD di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia. Con Confindustria Sicilia allora rappresentata da Antonello Montante, Giuseppe Catanzaro e Ivan Lo Bello.

Gianfranco Miccichè viene eletto per la seconda volta presidente dell’Assemblea regionale siciliani, ad inizio di questa legislatura, grazie ai voti del PD.

E ricordiamoci che i fondi del PSR Sicilia – per la parte che riguarda alcuni bandi molto importanti – si concentrano per pochi eletti con la gestione del PD.

Ma se il PD siciliano non crea problemi a Forza Italia nella vicenda dei fondi europei in agricoltura, Forza Italia di Gianfranco Miccichè non crea problemi al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, alle prese con i grandi affari dell’urbanistica, vicenda che si allarga di giorno in giorno.

Cerchiamo di essere onesti: cosa sarebbe successo se, al posto di Orlando, ci fosse stato un esponente della Lega di Salvini?

Ve lo diciamo noi: ci sarebbero state manifestazioni di piazza al grido di “Sindaco dimettiti”; le ‘Sardine’ siciliane avrebbero invaso Palermo con richiesta di dimissioni di qua e richiesta di dimissioni di là.

Ma siccome il malaffare tocca la sinistra, o presunta tale, di Palermo, le ‘Sardine’ siciliane sono rimaste in mare: al massimo le vedremo a San Giuseppe per la ‘Pasta con le sarde’: immagine e metafora dell’attuale Comune di Palermo!

Il PD non parla di Forza Italia di Gianfranco Miccichè alla Regione, Forza Italia tace su Palermo (dove non mancano cointeressenze azzurre…).

E i grillini? Governano a Roma con il PD. Che debbono fare? Rimangono quello che sono: poco credibili.

Nel Consiglio comunale di Palermo sono rimasti in tre. Ma il problema dei grillini a Palermo sono i parlamentari regionali ‘inciuciati’ con il sindaco Orlando (che ci facevano due parlamentari regionali insieme con Orlando quando finiva la festa della gestione commissariale dei rifiuti in Sicilia? perché non lo raccontano?) e i parlamentari nazionali assenti.

E che dovrebbero fare, ora, i grillini? Governare con il PD a Roma e attaccare il PD a Palermo?

Alla fine forse ha ragione un nostro conoscente ‘navigato’ della vecchia politica siciliana che ci ha detto:

“Lo scandalo di Palermo e lo scandalo dei fondi europei in agricoltura? Cu ‘u Coronavirus cu ‘nn’avi a tuccari?”.   

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