Si può vendere una bottiglia di olio d’oliva ‘extra vergine’ a 2,30 euro? In Sicilia sì…/ MATTINALE 536

17 febbraio 2020

Come può un litro di olio d’oliva extra vergine – che se prodotto in Italia non può costare meno di 8 euro al litro – essere venduto a 2,30 euro a bottiglia? Non c’è qualcosa che non funziona in un prezzo così stracciato? Qualcuno si è occupato della ‘tracciabilità’? La politica che oggi governa la Sicilia, in agricoltura, esiste?

Passano le settimane e le ‘stranezze’, chiamiamole così, nel mercato al dettaglio dell’olio d’oliva extra vergine in Sicilia diventano sempre più marcate. Ormai non sappiamo più in che lingua ripeterlo: un litro di olio d’oliva extra vergine italiano (che, nel 90% dei casi, significa prodotto nel Sud Italia, visto che Puglia, Calabria e Sicilia producono il 90% circa dell’olio d’oliva extra vergine italiano) non può costare meno 8-9 euro (in certi momenti può arrivare anche a 11-12 euro a bottiglia di un litro).

Ebbene, mentre in Puglia si cerca di evitare chi i consumatori pugliesi portino sulle proprie tavole olio d’oliva extra vergine che arriva da chissà dove a prezzi stracciati, incentivando il consumo di olio d’oliva extra vergine prodotto in questa Regione (QUI UN NOSTRO ARTICOLO), in Sicilia, invece, si registra l’esatto contrario.

In Sicilia, nei Centri commerciali, è ormai normale trovare bottiglie di olio d’oliva extra vergine ‘italiano’ a 5 euro, a 4 euro, a 3 euro a bottiglia. Ci sono le “offertissime” a 2,89 centesimi di euro e, in alcuni casi, a 2,79 centesimi a bottiglia.

Ma quello che leggiamo in questi ultimi giorni batte tutte le offerte che abbiamo visto fino ad oggi: una bottiglia di olio d’oliva ‘extra vergine’ a 2,29 euro!

Ci chiediamo e chiediamo: ma che olio d’olio d’oliva ‘extra vergine’ sarà mai un prodotto ad un prezzo così stracciato?

Sì, è vero, potrebbe essere un prodotto ‘civetta’, messo sui banconi per attirare i consumatori che, dopo l’acquisto di questo prodotto, potrebbero acquistare altri prodotti. Tutto è possibile, certo.

Però a noi sembra molto strano che l’olio d’oliva extra vergine italiano – che, lo ribadiamo, non può costare meno di 8 euro al litro – venga venduto a 2,29 euro a bottiglia!

Mettiamo pure che sono stati bravi e che, invece di acquistarlo a 8 euro al litro, lo abbiamo acquistato a 7, a 6, anche a 5 euro al litro. A nostro avviso è impossibile che un extra vergine italiano costi 5 euro al litro: ma ammettiamo che sia avvenuto. Come possono venderlo a 2,29 euro al litro? A noi – lo ribadiamo – sembra fuori dalla logica economica.

Sarà un caso che, in Sicilia, a fine Gennaio, siano arrivati quasi 500 tonnellate di olio d’oliva ‘extra vergine’ tunisino acquistati al prezzo di 2,1 euro al litro?

Non possiamo fare ameno di notare che, mentre in Puglia la politica si occupa di tutelare non soltanto i consumatori, ma anche i produttori di olio d’oliva pugliesi, in Sicilia, alla politica che governa l’Isola, di quello che succede nel mondo dell’olio d’oliva (e,in generale, dell’agricoltura), non gliene può fregare di meno!

 

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