Sicilia e Sardegna insieme in una compagnia aerea: perché non provarci?

13 febbraio 2020

Una compagnia aerea siciliano-sarda, oltre ad essere forte nel dialogo con l’Unione europea, potrebbe realizzare importanti sinergie nell’offerta di prodotti turistici. E potrebbe fare in modo che i sardi consumino i prodotti siciliani e che i siciliani consumino i prodotti sardi. Con effetti positivi sulle economie delle due Isole

E’ di qualche giorno la notizia della liquidazione della compagnia aerea Air Italy che, com’è noto, ha sede a Olbia, in Costa Smeralda, nel nord della Sardegna, e base operativa principale presso l’Aeroporto di Milano-Malpensa. Questo avviene mentre la stessa Sardegna, come la Corsica, punta su una propria compagnia aerea di bandiera.

Contemporaneamente, in Sicilia, c’è un gruppo privato – che noi ci auguriamo rimanga tale – che sta provando a dare vita a una compagnia aerea siciliana.

A questo punto lanciamo una proposta: perché il gruppo imprenditoriale siciliano che lavora per dare vita a una compagnia aerea siciliana non prova a creare – ovviamente con eventuali imprenditori sardi – una compagnia aerea che metta insieme Sicilia e Sardegna?

Sicilia e Sardegna, rispetto ai trasporti aerei, hanno alcuni obiettivi comuni: uno di questo è la continuità territoriale. Una compagna aerea siciliano-sarda avrebbe maggiore forza nel dialogo con l’Unione europea.

Non solo. Una compagna aerea comune tra Sicilia e Sardegna potrebbe realizzare sinergie importanti nell’offerta di pacchetti turistici mettendo insieme l’offerta delle due isole.

Ancora: pensare che lo Stato italiano – a prescindere dal colore dei Governi – aiuti il Sud e, in particolare, Sicilia e Sardegna, è da stupidi.

Ai governanti italiani – di qualunque colore essi siano – del Sud in generale e della Sicilia e della Sardegna in particolare non gliene può fregare di meno.

Una compagna aerea siciliano-sarda potrebbe creare un mercato di sbocco per i prodotti siciliani in Sardegna e per i prodotti sardi in Sicilia.

Citiamo un solo esempio: invece di continuare a discutere con gli industriali del Pecorino romano (è noto che il Pecorino romano, per l’80% circa, viene prodotto con il latte di pecora dei pastori sardi), i produttori di latte di pecora della Sardegna potrebbero potenziare la produzione di Pecorino sardo, di ricotta di pecora e di altri prodotti per farli arrivare in Sicilia nel giro di poche ore.

Invitiamo i pastori sardi a riflettere su questa proposta. sappiano, i pastori sardi, che la ricotta di pecora, in Sicilia, è, in molti casi, l’equivalente dell’olio d’oliva extra vergine a tre euro a bottiglia.

In pochi ci fanno caso, ma in Sicilia c’è chi è convinto di portare in tavola ricotta di pecora  dolci fatti on la ricotta di pecora anche nel periodo in cui si allattano gli agnelli…

Altro esempio: i siciliani, ogni anno, per il cibo, spendono quasi 13 miliardi di euro. Di questi, solo 2 miliardi di euro sono spesi per l’acquisto di beni prodotti in Sicilia.

A parte il fatto che la Sicilia dovrebbe puntare di più sull’autoconsumo, va detto che se una parte di questi 11 miliardi di euro che i siciliani spendono ogni per acquistare cibi dal Centro Nord Italia e dall’estero venisse impiegate per acquistare prodotti della Sardegna, l’economia della stessa Sardegna ne trarrebbe grande giovamento.

Idem per alcuni prodotti siciliani che potrebbero essere collocati in Sardegna.

Invece di regalare i soldi dei siciliani e dei sardi al Centro Nord Italia e ai Paesi esteri che controllano la Grande distribuzione organizzata, i siciliani e i sardi potrebbero aiutarsi vicendevolmente.

Foto tratta da Sicilia Nazione         

 

 

 

 

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti