700 tonnellate di olio d’oliva tunisino arrivate a Sciacca? Interrogazione di Figuccia al Governo regionale

17 gennaio 2020

In un’interrogazione indirizzata al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e all’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, il deputato dell’UDC, leader di CambiAmo la Sicilia chiede notizie sull’arrivo, a Sciacca, di un carico di olio d’oliva tunisino che sarebbe stato acquistato a un prezzo bassissimo

Vero è che quest’anno si annuncia come l’anno dell’invasione di olio d’oliva tunisino (come vi abbiamo raccontato in questo articolo). Ma 700 tonnellate di olio d’oliva tunisino arrivate a Sciacca, beh, sarebbero veramente tante! Eppure è questo il dubbio che il parlamentare regionale dell’UDC, Vincenzo Figuccia – che è anche leader del Movimento CambiAmo la Sicilia – solleva in un’interrogazione, con “carattere di urgenza e richiesta di risposta in Aula”, indirizzata al Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e all’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera.

Figuccia chiede al Governo regionale “se è vero che, in questi giorni, a Sciacca, sarebbero giunti dalla Tunisia 700 quintali di olio d’oliva acquistati al prezzo di 1,60 centesimi di euro IVA compresa”.

La notizia – se risulterà vera – non sarebbe nuova, se è vero che, lo scorso anno, proprio a Sciacca, provincia di Agrigento, non è certo mancato l’olio d’oliva tunisino (come vi abbiamo raccontato in questo articolo).

“È tristemente noto – scrive il parlamentare nel comunicato che accompagna l’interrogazione – come da anni nei nostri porti arrivi olio d’oliva tunisino, come accaduto in modo eclatante lo scorso anno a Sciacca quando arrivarono oltre 700 quintali, ma è altrettanto d’obbligo che la presenza di oli esteri che va comunque contrastata, non rompa il mercato locale”.

“Siamo la terza Regione italiana per la produzione di olio d’oliva extra vergine – dice ancora Figuccia -. Parliamo, voglio sottolinearlo, di un prodotto non dovrebbe essere commercializzato ad un prezzo inferiore a 6-8 euro al litro-kg. Chiederò al Presidente Musumeci di avviare un’azione di contrasto al fenomeno della concorrenza sleale che imperversa soprattutto da parte di chi propone ai nostri consumatori prodotti che non esprimono garanzie in termini di proprietà organolettiche e per questo, potenzialmente dannosi per la salute. Trattasi di un passaggio ineludibile per tutelare i nostri produttori che non possono continuare a subire questo tipo di umiliazione”.

Il parlamentare regionale sottolinea che, da mesi, in Sicilia, “le città grandi e piccole… sono tappezzate da pubblicità che promuovono le offerte di bottiglie di olio d’oliva extra vergine al prezzo di 3 euro: prezzo impossibile per un olio d’oliva extra vergine prodotto in Sicilia o in altre Regioni italiane”.

“Accertato che in Sicilia – scrive Figuccia – arriva olio d’oliva tunisino, come avvenuto lo scorso anno a Sciacca, provincia di Agrigento, quando la notizia è finita su tanti giornali”, il parlamentare chiede al Governo regionale di fare chiarezza su questa vicenda, accertando la veridicità di tale notizia.

Se la notizia dovesse rispondere al vero, il deputato chiede al Governo “se le autorità preposte – com’è stato fatto per la partita di limoni arrivati dalla Turchia a Siracusa e poi sequestrati – hanno effettuato i controlli di qualità su tale partita di olio d’oliva tunisino”.

Infine – cosa non meno importante dei controlli di qualità – Figuccia chiede al Governo, “sempre se la notizia dovesse rispondere al vero, se il Governo sa come, dove, quando e sotto quale dicitura verranno commercializzati questi 700 tonnellate di olio d’oliva tunisino”.

Domanda importante, quest’ultima: lo scorso anno, infatti, è stato detto che l’olio che arriva in Sicilia dalla Tunisia viene esportato tutto negli Stati Uniti d’America e in Asia…

 

 

 

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