La denuncia della FABI: Banca Intesa vuole chiudere gli sportelli bancari da sostituire con tabaccai e gestori SISAL

6 novembre 2019

Se il Sud Italia – Rapporto SVIMEZ 2019 alla mano – è alla frutta, la Sicilia è al caffè, anzi si è già alzata da tavola per la ‘siesta’. Non solo non ci sono più banche siciliane, ma le banche del Nord, che hanno fagocitato le banche siciliane, adesso chiudono gli sportelli. La denuncia della FABI: 100 Comuni dell’Isola sono già senza banche e senza bancomat! 

Qualche giorno fa la SVIMEZ, per l’ennesima volta, ci ha raccontato con la forza dei ‘numeri’ che il Sud Italia va indietro. Come di consueto, l’indignazione è durata lo spazio di un giorno: dopo di che si ricomincia a massacrare il Mezzogiorno, Sicilia in testa. E’ il caso dell’ennesimo, annuncio di smantellamento degli sportelli bancari nella nostra Isola, annunciato dalla FABI, la più importante organizzazione sindacale del mondo bancario.

“Secondo quanto dichiarato ieri dal Dr. Carlo Messina agli Organi di Stampa, – leggiamo i un comunicato della FABI siciliana – il Gruppo Bancario Intesa San Paolo si appresterebbe a tagliare altri posti di lavoro, con uscite volontarie e contemporaneamente a chiudere altri sportelli bancari e ciò sarebbe facilitato dagli accordi stipulati dall’Azienda con Tabaccai e gestori SISAL”.

Il sindacato che in Sicilia conta il più alto numero di iscritti tra i lavoratori delle banche non ci sta e dalla Sicilia arriva una presa di posizione da parte del Coordinatore regionale FABI, Carmelo Raffa. Che non è certo nuovo a queste denunce, se è vero che, nei mesi scorsi, unitamente agli altri esponenti sindacali dell’Isola, ha provato a sensibilizzare le istituzioni regionali e nazionali sul rischio “desertificazione e tagli occupazionali”.

E a proposito della volontà manifestata dal CEO di Intesa San Paolo Carmelo Raffa dice:

“Apprezziamo il suo valido operato nella gestione del primo Gruppo bancario italiano, ma ci consenta di dissentire sulla cessione di alcuni servizi bancari ai tabaccai o ai gestori SISAL. In Sicilia già ci sono 100 Comuni senza sportelli bancari, molti dei quali sono privi di bancomat. Pensare di continuare a chiudere sportelli bancari ed affidare i compiti a tabaccai o gestori SISAL è giocare di pura fantasia finalizzata nella realtà a ridurre occupazione e creare gravi problemi ai cittadini e principalmente ai tanti pensionati che vivono in questa triste società. Richiediamo a Messina e agli altri amministratori delle Banche di stare con i piedi per terra e guardare anche ai fatti reali e ai bisogni della gente”.

Non solo non ci sono più banche siciliane, ma le banche del Nord, che hanno fagocitato le banche siciliane, adesso chiudono gli sportelli. La denuncia della FABI: 100 Comuni dell’Isola sono già senza banche e senza bancomat!

A proposito: una domanda ai ‘geni’ del Governo Conte bis di PD, Movimento 5 Stelle, Italia Vera e Liberi e Uguali che sono impegnati nella “lotta contro il denaro contante”: ma nei 100 Comuni siciliani senza banche e senza bancomat, i cittadini come devono andare avanti? Con il baratto?

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