Cari grillini, ora l’accordo con il PD alle regionali in Umbria e le autostrade ai Benetton…/ MATTINALE 400

15 settembre 2019

L’alleanza elettorale per le regionali in Umbria tra PD e Movimento 5 Stelle è già nelle cose. Luigi Di Maio prepari una delle sue ormai celebri marce indietro (ILVA, TAP, CETA, eccetera). E poi la stessa alleanza si proporrà per Emilia Romagna, Calabria, Toscana e Marche. Ormai il Movimento 5 Stelle ‘rivoluzionario’ non esiste più. E anche sulle autostrade Di Maio si adeguerà. Chissà cosa dirà Alessandro Di Battista nel sentirsi ‘trasformato’ in PD…   

Dice Luigi Di Maio che il Movimento 5 Stelle non sarà alleato del PD alle elezioni regionali, a cominciare dalle elezioni in Umbria, previste tra poco più di un mese.

Dice Luigi Di Maio che i nuovo Governo PD-Movimento 5 Stelle non rinnoverà le concessioni autostradali ai Benetton. “È assurdo che si dica che quella gente può continuare a gestire i nostri ponti – ha dichiarato Di Maio -. Mi fa piacere che anche nel PD non sia più un tabù. Bene, questo è un ulteriore passo che permette a questo governo di essere più forte ancora… In Italia non ci sono come concessionari solo i Benetton ed è per questo che noi abbiamo previsto la revisione del sistema delle concessioni”.

Come finirà ‘sta storia? Come quasi tutti gli impegni assunti dal Movimento 5 Stelle versione Luigi Di Maio (vedere ILVA, TAP, CETA eccetera): finirà esattamente al contrario. Anche perché il leader del Movimento 5 Stelle non è, e forse non è mai stato, Luigi Di Maio, ma sempre lui, il comico Beppe Grillo, che ha imposto al Movimento il Governo con il PD.

Perché secondo noi, a breve, Grillo imporrà al Movimento 5 Stelle l’alleanza con il PD alle elezioni regionali in Umbria e, in generale, in tutti gli altri appuntamenti elettorali? Per una serie di ragioni che si possono sintetizzare in due parole: “Grande opportunità”.

Per noi, insomma, Beppe Grillo considera la confluenza del Movimento 5 Stelle nel PD come una cosa già fatta. Anche perché, a Dio piacendo, Matteo Renzi e i suoi, una volta preso il controllo di buona parte del Governo italiano, dovrebbero dare vita a breve, alla scissione. Così Grillo potrà finalmente sentirsi ‘di sinistra’ con Zingaretti, Bersani e D’Alema…

Sì, nell’imporre il Governo con il PD a tanti parlamentari e a una base del Movimento che non ne vogliono proprio sapere dell’alleanza con il Partito Democratico, Grillo ha detto che oggi – così almeno la vede lui da Genova – ci sarebbe “una grande opportunità”. Quale sia questa “opportunità” per i grillini non si capisce (molti osservatori considerano la ‘svolta’ dei grillini un suicidio politico assistito, ma questa considerazione avrebbe senso in democrazia…): ma per il fondatore e leader questa opportunità c’è: la vede lui, e se la vede lui questo basta.

Ora, alle elezioni regionali in Umbria, a fronte di un centrodestra coeso e imperniato sulla Lega, se PD e Movimento 5 Stelle valle al voto ognuno per i fatti proprio hanno perso in partenza. E’ per questo che, nei giorni scorso, il Ministro del PD, Dario Franceschini, ha parlato di liste uniche tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle.

A ottobre si vota per le elezioni regionali in Umbria. Poi si voterà in Emilia Romagna e in Calabria. E poi ancora in Toscana e nelle Marche.

In Umbria la sinistra Governa dal 2 mila anni prima di Cristo… In Emilia Romagna pure. In Toscana anche. Idem nelle Marche. E anche in Calabria, se non ricordiamo male, cinque anni fa vinse il centrosinistra.

Ora un conto è riprendersi il Governo Italiano con un’operazione di puro trasformismo politico cominciando a sbattere in faccia ai cittadini nuove tasse, come la grandiosa l’idea di riesumare l’IVA sulla patente… per non parlare dell’altra genialata che poi è il vecchio pallino degli ‘europeisti’: togliere di mezzo il contante tassando i prelievi dai bancomat per trasformare gli italiani in sudditi!

Ecco, un conto è fare tutte queste belle cose che, forse, fanno un po’ schifo alla stragrande maggioranza dei cittadini, mentre altra e ben diversa cosa, poi, è andare a voto. Un conto è dire che la Lega di Salvini – benedetti sondaggi che non ne indovinano una! – ha perso 5, 10, magari 15 punti, mentre altra e ben diversa cosa è vedere cosa succede quando si apriranno le urne dopo il voto.

Certo, nel nome della ‘Grande Europa’ si potrebbero sospendere tutte le elezioni regionali per dare modo a piddini e grillini di fondersi meglio: una piccola ma sincera interruzione di democrazia del voto per cinque anni, consentendo al PD e ai grillini di governare – per altri cinque anni Umbria, Emilia Romagna, Calabria, Toscana, Marche… Ma temiamo che questa via non sia percorribile…

Si potrebbe pensare ad ‘elezioni alla palermitana’: spoglio delle schede che dura un mesetto, ricostruzioni, interpretazioni… Ma temiamo che anche questa via non sia percorribile.

Eh sì, temiamo che il voto non possa essere evitato. E, come già detto, andando divisi, PD e Movimento 5 Stelle perderanno matematicamente Umbria, Emilia Romagna, Calabria, Toscana, Marche.

Non resta che la “Grande opportunità” di Grillo portata alle estreme conseguenze: una bella alleanza elettorale tra PD e Movimento 5 Stelle prima in Umbria e poi in Emilia Romagna, in Calabria, in Toscana e nelle Marche…

Certo, bisogna vedere quello che succederà, soprattutto al Movimento 5 Stelle in coppia con il PD, alle elezioni regionali. Già i grillini alle elezioni amministrative non brillano: già rispetto alle elezioni politiche del marzo 2018 hanno perso il 50% dei voti alle elezioni europee. Insomma, se – sempre nel nome della “Grande opportunità” si presenteranno con il PD…

Mamma mia che batosta potrebbe arrivare! Dal 32% al 4-5%: eh sì, Grillo questa volta batterebbe il record mondiale di dimagrimento elettorale!

Insomma, quest’alleanza s’ha da fare! Si mettano il cuore in pace i vari Di Maio, Alessandro Di Battista e compagnia bella. Basta con i mugugni: lo volete capire o no che ormai siete, a tutti gli effetti, del PD?

Pensate che anche la Sicilia – che conservava ancora un po’ di voti grillini: solo un po’, però, senza esagerare: non il 30% come volevano fa credere, ma sì e no il 10%, considerato che ormai vota un siciliano su tre – si è convertita all’abbraccio con il PD: il leader grillesco in salsa sicula, Giancarlo Cancelleri, si è addirittura dimesso dal Parlamento siciliano per fare il sottosegretario.

Pensate alla felicità di tanti elettori siciliani che, votando Movimento 5 Stelle, hanno votato contro il PD che ha distrutto la Regione e l’Autonomia siciliana e che adesso – mitico Giancarlo! – si ritrovano ‘alleati’ del PD…

Insomma, ormai la frittata è fatta: ne prenderanno atto anche Di Maio e Di Battista: alle elezioni regionali – cominciando dall’Umbria – si va insieme con il PD. Che delizia!

In questo scenario i grillini dovranno cambiare opinione anche sulle concessioni autostradali. Le autostrade ai privati sono ormai ‘valori fondanti’ della sinistra italiana. Di Maio, Di Battista e compagni sono così senza cuore da voler strappare la gestione delle autostrade ai privati?

Certo, i beni pubblici debbono essere gestiti dal pubblico. Acqua, strade, porti, aeroporti. Che centra, queste erano idee che sono servite per raccogliere voti. Ora si governa con il PD: il PD, l’avete capito o no, grillini?

Basta con queste scempiaggini dell’acqua pubblica, delle autostrade gestite dal pubblico e cretinate varie. Ora è tempo di racimolare voti. E la gestione di certi beni, quando si va al voto, è fondamentale. Fon-da-men-ta-le!

E allora…

 

 

 

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