Come mai sul CETA (e sul grano canadese) anche i grillini hanno perso la parola?/ MATTINALE 382

27 agosto 2019

Cari grillini, quando avete governato con la Lega vi siete dimenticati di bloccare il CETA. Eppure era un impegno che avevate preso con gli elettori. In questo articolo ve lo ricordiamo. E ve lo ricordiamo riproponendo due video dove illustravate i pericoli del CETA. Bene. E’ arrivato o no il momento di bloccare questa vergogna? Ve lo ricordiamo per ricordarvi che, a furia di rinnegare gli impegni che avete assunto, avete già perso 6 milioni di voti!  

Lo scrittore e giornalista Pino Aprile dice che nel Movimento 5 Stelle ci sono tanti e uomini e tante donne di valore. Anche noi ne siamo certi. Il problema è che non riusciamo a capire che fine abbiamo fatto. Soprattutto in riferimento a un problema estremamente grave: l’aumento spaventoso dell’importazione, in Italia, del grano canadese dovuto al CETA, il trattato commerciale tra Unione Europea e Canada. L’abbiamo scritto e lo ribadiamo: nell’ultimo anno l’importazione di grano canadese, in Italia, è aumentata di be sette volte!

Sappiamo che, in termini di contatti, non ci conviene scrivere di questi argomenti. Perché ogni volta che lo facciamo, chissà perché, il numero di lettori de I Nuovi Vespri si abbassa vorticosamente. Pazienza: ce ne faremo una ragione. Ma noi abbiamo il dovere di tornare a chiedere ai grillini – soprattutto a quelle donne e a quegli uomini di valore del Movimento -: che fine hanno fatto le vostre battaglie contro il CETA?

Ve lo chiediamo perché noi ricordiamo le vostre battaglie. Nel 2017 le abbiamo riportato dandogli molta evidenza. Ricordiamo, in particolare, due video nei quali si illustravano i pericoli legati alla nostra salute: pericoli legati proprio al CETA.

Così torniamo a porre la nostra domanda: egregi grillini, che fine hanno fatto le vostre battaglie per bloccare il CETA?

Vi ricordiamo – chissà, magari vi è passato di mente – che ber bloccare il CETA basta solo il “No” di uno dei 27 Paesi dell’Unione Europea.

Vi ricordiamo che il Parlamento europeo ha approvato il CETA e voi – il riferimento è agli europarlamentari grillini della passata legislatura – avete votato contro.

Vi ricordiamo che il CETA, per essere applicato, avrebbe dovuto essere approvato dai Parlamenti dei 27 Paesi che fanno parte dell’Unione Europea.

Ma siccome gli ‘europeisti’ avevano fretta (di moltiplicare la presenza di grano canadese in Italia e, quindi, nella pasta industriale italiana che viene esportata in tutto il mondo?), il CETA è stato applicato senza il sì dei Parlamenti ‘sovrani’ di tutt’e 27 i Paesi dell’Unione Europea.

In altre parole – per dirla nella nostra lingua – della preventiva approvazione del CETA da parte dei 27 Paesi dell’Unione Europea i Governo della UE se nì’è fottuto e lo sta applicando.

Fottersene: fottersene anche degli stessi regolamenti che la UE si è data: andare in deroga ai propri regolamenti!

Lo sappiamo: è una parola brutta! Ma sapete com’è, cari grillini, noi non riusciamo a trovare una parola più calzante per illustrare come i signori della UE stiano praticamente calpestando la democrazia.

Infatti stanno riempendo l’Italia di grano canadese, duro e tenero.

Non abbiamo bisogno di illustrare quali sono le ‘proprietà dietetiche’ del grano canadese: soprattutto i lettori del I Nuovi Vespri le conoscono benissimo.

Noi terniamo a chiedere ai nostri amici grillini: quando avete governato con  la Lega vi siete dimenticati del CETA. Ora vi accingete a governare con il PD: ci sarà spazio, nel vostro programma di governo, per lo stop al CETA? 

Ve lo ricordiamo perché sappiamo che nel Movimento 5 Stelle ci sono tante donne e tanti uomini di valore che, fino a due anni fa, nel Parlamento europeo – ma non soltanto nel Parlamento europeo – si battevano per bloccare il CETA.

Ve lo ricordiamo perché avete già perso 6 milioni di voti. Vi avvertiamo: non fate come l’ex Ministro Angelino Alfano, che nel 2015 pensava:

“Tanto vi vota fra tre anni e da qui ad allora le cose cose cambieranno”.

In effetti le cose sono cambiate: nel senso che lui e il suo scalcagnato partito sono scomparsi.

Vi abbiamo già avvertito un mese fa, quando ancora non si parlava del ribaltone. Attenti cari grillini, abbiamo scritto, perché rischiate di fare la fine di Angelino Alfano. 

Allora, ne parliamo sì o no di bloccare il CETA in Italia?

Foto tratta da Tiscali Notizie 

 

 

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