Scusi, Ministro Di Maio, ma il CETA non va abolito più?

22 luglio 2018

La domanda è legittima alla luce delle dichiarazioni rilasciate in queste ore dal vice premier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico in visita in Sicilia. Siamo rimasti che il CETA non va approvato. Ora il Ministro Di Maio sembra aver cambiato linea politica. E’ uno scherzo o vi state mettendo d’accordo con l’Europa dell’euro sulla pelle degli agricoltori e, segnatamente, dell’agricoltura del Mezzogiorno d’Italia?

Il CETA – il discusso trattato commerciale internazionale tra Unione Europea e Canada – è una porcata. E non verrà mai ratificato dall’Italia. parola dei leghisti e dei grillini. Gli esponenti del Movimento 5 Stelle e della Lega hanno assunto questo impegno con gli elettori in campagna elettorale. E l’hanno ribadito subito dopo l’insediamento del Governo.

Ricordiamo che il Ministro delle Risorse agricole, Gian Marco Centinaio, l’ha ribadito lo scorso giugno (COME POTETE LEGGERE QUI).

Anche il vice premier e Ministro del lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, una settimana fa o giù di lì, ha ribadito che il Parlamento italiano non ratificherà mai il CETA. E ha addirittura aggiunto che avrebbe mandato a casa i funzionari pubblici che non si sarebbero adeguati a tale posizione.

Oggi, in visita in Sicilia, Di Maio sembra aver cambiato linea, stando almeno a quello che leggiamo sui giornali:

“Pensiamo ad esempio al CETA: se arriva così com’è all’esame del Parlamento, la maggioranza lo boccia e lo stesso vale per i trattati che abbiamo fatto con paesi del Nordafrica, grazie ai quali sono entrati nel nostro territorio prodotti uguali a quelli italiani ma con costi del lavoro e livelli di sicurezza bassissimi”.

Scusi, signor Ministro Di Maio, dal No al CETA siamo passati alla trattativa con la UE sul CETA? Perché questo deduciamo dalle sua parole ambigue, che sanno tanto di vecchia politica-politicante.

Del CETA non funziona la ‘filosofia’: industrie e multinazionali che esportano in Canada prodotti industriali e acchiappano appalti nella pubblica amministrazione canadese, costringendo i Paesi europei a ‘sciropparsi’ i prodotti agricoli canadesi, a cominciare dal grano duro prodotto nelle aree fredde e umide del Canada pieno di glifosato e micotossine Don.

Il CETA, signor Ministro, non funziona proprio. E non saranno piccoli e miserabili aggiustamenti a renderlo ‘digeribile’ all’Italia e, in particolare, al Sud Italia che, con questo trattato commerciale internazionale truffaldino ha tutto, ma proprio tutto da perdere.

Renzi e il PD, in cambio della ‘flessibilità’ nei conti – la detto l’ex Ministro Emma Bonino – ha aperto i porti italiani a tutte le ONG del mondo che hanno riempito di migranti l’Italia.

Che state facendo? State per caso barattando il sì CETA in cambio di un po’ di soldi dall’Unione Europea dell’euro? A queste vergogne state scendendo? Volete emulare Renzi e il PD? Sbagliamo, o siete stati votati, in tutta Italia, anche per mettere in discussione i trattati internazionali-capestro che hanno ‘incaprettato’ l’Italia?

Non sappiamo come finirà ‘sta storia, Ministro Di Maio. Ma sappia che noi sappiamo leggere e scrivere. Se il Parlamento nazionale a maggioranza grillino-leghista approverà il CETA sarà nostra cura sputtanarvi dalla mattina alla sera, elencando le penalizzazioni che questo trattato infame provocherà al mondo agricolo.

Sputtaneremo voi e sputtaneremo i leghisti. Spieghi al suo collega Ministro Centinaio, che sul CETA non parla più, che la rete arriva ovunque e che sarà nostra cura, in caso di approvazione di questo trattato infame con i voti della Lega, spiegare agli agricoltori del Centro Nord Italia che cosa gli succederà.

Già è incredibile il silenzio del Movimento 5 Stelle e della Lega sulla vergognosa privatizzazione della varietà di grano duro, Senatore Cappelli. Su questa incredibile vicenda non abbiamo ancora letto nulla né da parte dei grillini, né da parte della Lega.

Se pensate di replicare con il CETA approvandolo prendendo per i fondelli milioni di agricoltori lo sputtanamento sarà generale.

P.s.

A proposito di CETA e di grano duro canadese: che fine hanno fatto gli amici di GranoSalus? Da quando si è insediato il nuovo Parlamento sono praticamente scomparsi. Che è successo? Ci siamo persi qualcosa?   

 

 

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