L’avversario da combattere è il liberismo della UE dell’euro, non la Russia di Putin. L’attacco alla Lega/ MATTINALE 337

14 luglio 2019

Dietro le accuse alla Lega sul presunto finanziamento da parte della Russia di Putin c’è, in realtà, uno scenario molto più complesso. Del quale la Lega è un tassello importante. L’attacco alla Lega di Salvini dimostra la debolezza, se non la disperazione, di un’Unione Europea dell’euro sempre più in difficoltà. Prepariamoci a uno scontro di dimensioni planetarie che verrà condotto dalle Banche Centrali, che oggi sono i veri centri di potere del mondo

di Economicus

Adesso ci vogliono fare credere che il ‘nemico’ è la Russia di Putin. Che, guarda caso, è uno dei leader che si è schierato contro la follia liberista che oggi controlla l’Unione Europea dell’euro. Con l’occasione si cerca di eliminare una forza politica – la Lega – che, di fatto, piaccia o no ma è così, è l’unica che si oppone alle politiche liberiste della UE.

La Lega avrebbe preso soldi dalla Russia di Putin. Dunque è corruzione internazionale. “Tradimento”, grida l’ormai ex tutto Matteo Renzi, l’uomo che alla guida del PD ha tradito, più di ogni altro, la storia della stessa sinistra italiana.

Qualche giorno fa ci siamo chiesti se George Soros, il finanziere che, nel 1992, fu uno dei protagonisti della mega speculazione contro la Lira, abbia invece i titoli ‘morali’ per finanziare la politica italiana (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).  A quanto pare sì: se i soldi per finanziare le campagna elettorali arrivano in Italia da Soros è tutto regolare.

Ci sono le prove del “tradimento” della Lega di Salvini che avrebbe preso soldi dalla Russia di Putin? Per ora no: c’è un’inchiesta della magistratura e ci sono i viaggi in Russia. Può bastare? Per ora sì. Anche perché, con l’occasione, televisioni e giornali non parlano più dei fatti di Bibbiano, storia di soldi e di bambini (il grande affare degli affidamenti sulla pelle dei minori). Dove una forza politica italiana è coinvolta fino al collo. Vi pare poco?

Su questa vicenda che coinvolge la Lega vorremmo dire alcune cose. Con due premesse.

Prima premessa: a noi questa storia sembra molto strana, perché se c’è un mondo che Putin conosce bene, beh, questo è lo spionaggio e il controspionaggio internazionale. Che in questo campo qualcuno lo possa aver fregato ci sembra un po’ difficile.

Seconda premessa: non sappiamo se la Lega di Salvini abbia preso soldi dalla Russia di Putin. Ma noi – e questo lo diciamo a prescindere dalla Lega di Salvini della quale, da meridionali, siamo avversari – non consideriamo la Russia di Putin un “nemico”. Al contrario, la Russia di Putin, oggi, è un importante riferimento culturale e politico e chi combatte la follia del liberismo economico che oggi domina l’Unione Europea dell’euro.

L’avversario da combattere e da battere, oggi, è l’Unione Europea dell’euro, non la Russia di Putin. Nel settembre dello scorso anno, in occasione delle elezioni politiche in Svezia, I Nuovi Vespri ha pubblicato un approfondimento nel quale si racconta che l’Unione Europea liberista ha ‘prodotto’ oltre 100 milioni di poveri (QUI l’ARTICOLO).

Da quando esiste l’euro la ‘forbice’, in Europa, tra ricchi e poveri si è spaventosamente allargata. E si va ancora allargando. I ricchi (che sono un’esigua minoranza) sono sempre più ricchi. I poveri sono in aumento (oggi in Europa sono oltre 100 milioni). Nel mezzo c’è un ceto medio che si va impoverendo: fenomeno molto vistoso in Italia.

Mentre ci presentano Putin come il “cattivo”, assistiamo a un’Unione Europea sempre più controllata dall’asse tra Germania e Francia. L’avvocato Christine Lagardem, dopo aver provocato danni enormi al vertice del Fondo Monetario Internazionale (FMI) è stata promossa alla guida della Banca Centrale Europea.

La signora Lagarde – tanto per ricordare le cose – è quella che ha deciso le politiche di rigore economico contro la Grecia. Politiche avallate dal ‘genio’ socialista greco, Tsipras.

Per un debito di 300 miliardi di euro la Grecia è stata ridotta alla fame. Hanno licenziato il 50% e forse più di dipendenti pubblici. Hanno tagliato l’assistenza sanitaria. Nessuno sa quanti morti ci sono stati in Grecia a causa del taglio dei medicinali.

La Grecia – con la regia delle Troika (Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Unione Europea dell’euro) – è stata fatta a ‘spezzatino’ e venduta. Porti, aeroporti e persino isole della Grecia sono oggi nelle mani di soggetti stranieri.

In tutto questo chi sarebbe il “delinquente”? Putin che è sempre stato contro questo sistema!

Sulla Germania va ricordato che cosa sta succedendo con Deutsche Bank. Ricordiamo che tra la fine del 2015 e il 2016, mentre la Troika massacrava la Grecia con la ‘benedizione’ del PSE (Partito Socialista Europeo) e del citato Tsipras, veniva fuori che questa banca risultava esposta, sui derivati, non per 300 miliardi di euro, ma per una cifra di gran lunga maggiore, come abbiamo raccontato noi de I Nuovi Vespri in un articolo del gennaio 2016:

“La notizia era rimasta fino a qualche tempo fa patrimonio degli addetti ai lavori. Ma adesso se ne parla anche in Tv. La notizia è che la Germania, qualche anno fa, si è fatta consegnare dall’Unione Europea 250 miliardi di euro circa per sistemare i conti delle proprie banche, che non sono messe meglio della banche italiane (la sola Deutsche Bank, come denunciato dal sociologo Luciano Gallino – come potete leggere in questo articolo – lo scorso anno, poco prima di venire a mancare, presenta un esposizione in derivati pari a 70 mila miliardi di euro: e si tratta di una banca che opera in Italia con circa 400 sportelli!)” (QUI IL NOSTRO ARTICOLO PER ESTESO).

Riassumendo: mentre la Troika massacrava la Grecia per un debito di 300 miliardi di euro, la stessa Troika consegnava alla Germania 250 miliardi di euro per sostenere le banche tedesche. Ma con tutto questo sostegno spuntava l’esposizione di 70 mila miliardi della stessa Deutsche Bank sui derivati!

Oggi ci vogliono fare credere che con un taglio di poco meno di 20 mila lavoratori Deutsche Bank risanerà i propri conti (QUI UN ARTICOLO). Tutto a posto con i derivati? Però il “delinquente” è Putin!

La verità è che Russia e Stati Uniti d’America – soprattutto con l’avvento di Trump – stanno presentando il conto alla UE. Divisi su molte cose (a cominciare dagli ormai ultimi scampoli di idrocarburi, ma anche su altre questioni geopolitiche), su una cosa USA e Russia concordano: nel mettere sotto controllo la follia di chi oggi controlla la UE dell’euro.

Ricordiamoci che l’euro è una moneta inventata da un gruppo di europeisti-massoni esaltati per sostituire il dollaro negli scambi internazionali. Il progetto massonico (delle massonerie finanziarie europee) è fallito miseramente.

Ma ci sono fatti precisi: 11 settembre 2011, attentato alle Torri gemelle.

1 gennaio 2002: giorno in cui l’euro si materializza.

Prima, lo ricordiamo, ci sono state le trattative degli anni ’90, con l’eliminazione della classe dirigente italiana della cosiddetta Prima Repubblica che non era molto convinta né della riunificazione delle due Germanie, né dell’euro.

Con molta probabilità, senza Tangentopoli l’Italia sarebbe rimasta nell’Unione Europea, ma come altri Paesi europei non sarebbe entrata nel sistema della moneta unica europea.

Dicevamo del goffo tentativo degli ‘eurocrati’ di fregare gli americani. Certo, dal 2002 al 2004, negli Stati Uniti, non sono mancate difficoltà. Dopo di che a ‘sistemare’ l’Europa dell’euro e le sue banche ha pensato Alan Greenspan, vero e proprio genio dell’economia mondiale.

Con Greenspan al vertice della Federal Reserve l’economia americana si è ripresa alla grande. Non solo. Gli americani, sfruttando la famelicità dei banchieri europei, hanno riempito l’Europa dell’euro di titoli ‘tossici’: così l’economia della ‘Grande Europa’ che avrebbe dovuto sostituire gli USA è andata a farsi benedire!

Un altro colpo – e che colpo! – all’Europa dell’euro l’ha assestato l’ex residente USA, Obama, che ha riposizionato gli interessi americani in Africa e nel Medio Oriente, incasinando l’Europa con una migrazione che va diventando sempre più incontrollabile.

E oggi? Oggi Trump, senza mezze parole, dice che la UE è l’avversario da battere: e ha ragione da vendere!

Oggi Putin è diventato il “nemico”.

In realtà, è l’Europa dell’euro che si avvita sui se stessa. L’apertura della nuova presidente dell’Unione Europea, Ursula Von der Leyen, al Reddito di cittadinanza che, fino a qualche mese fa, per la stessa Unione Europea, veniva visto come fumo negli occhi, non è altro che il tentativo disperato di arginare, con il clientelismo, l’avanzata dei Populisti, soprattutto dopo che i Verdi europei (con oltre 70 eurodeputati) cominciano a prendere le distanze dai liberisti.

E’ in questo scenario che si inserisce l’attacco alla Lega di Salvini. Che, lo ribadiamo, in Italia è la vera alternativa alla UE dell’euro, se è vero che i grillini si accingono a rimangiarsi persino il “No” alla TAV perché “glielo chiede l’Europa”. 

Secondo l’autore dell’articolo che state leggendo – che su questo è d’accordo con il direttore di questo blog – l’attacco alla Lega sarà un buco nell’acqua, sia nel caso improbabile in cui si troveranno le prove del ‘tradimento’ (leggere i soldi della Russia di Putin alla Lega), sia nel caso in cui non troveranno nulla.

La Lega di Salvini è un cuneo nel ventre di un’Unione Europea allo sbando, che non sa più come gestire l’euro; che cambia idea nel giro di qualche giorno sul Reddito di cittadinanza; che sta subendo il CETA imposto, di fatto, dagli USA; che sta subendo la ‘colonizzazione’ alimentare che I Nuovi Vespri raccontano da anni, dal grano duro e tenero al pomodoro.

La Lega è un progetto politico che, come scrive il direttore di questo blog, ha anche radici nell’egoismo del Nord contro il Sud, ma non solo su questo. Sappiate che la battaglia tra le Banche Centrali – che oggi esercitano il vero potere, altro che politica! – è solo all’inizio.

Foto tratta da nuovasocietà.it

Soros può finanziare la politica italiana, la Russia di Putin, no. Perché?

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