Ma dove sta scritto che la Regione deve pagare il personale delle Riserve naturali della Sicilia?

3 luglio 2019

Ce lo chiediamo leggendo un comunicato stampa del parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, del quale non condividiamo assolutamente nulla. Tra l’altro, l’attuale Governo regionale si era impegnato a chiudere il rapporto con gli ambientalisti e ad affidare la gestione delle Riserve naturali ad un soggetto pubblico. Anche perché i cosiddetti ‘ambientalisti’ sono in conflitto di interessi, dal momento che dovrebbero controllare l’operato della stessa Regione siciliana!

“Rischiano di saltare gli stipendi dei dipendenti dei Parchi siciliani e le risorse previste per i gestori delle Riserve naturali, un fatto molto grave”: lo fa sapere Nuccio Di Paola, deputato regionale del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Ambiente all’Ars.

Scusi, onorevole: per quale motivo questo sarebbe “un fatto molto grave”? Il personale che oggi opera nelle Riserve naturali è vincitore di concorso pubblico? Perché lei dà per scontato che gli stipendi del personale di associazioni private debbano essere pagati con il denaro pubblico?

Questo è l’ennesimo scivolone che registriamo nel comportamento e nelle parole dei grillini siciliani.

Il parlamentare Di Paola parla del disegno di legge detto ‘Collegato alla Finanziaria’: in questo provvedimento, nella testa di questo deputato grillino, mancherebbero i soldi per i dipendenti delle associazioni ambientaliste che, fino a prova contraria, sono private.

“Il disegno di legge nel quale confluiscono gli emendamenti aggiuntivi al Collegato alla finanziaria – spiega Di Paola – di competenza della commissione Ambiente, territorio e mobilità, ha registrato in commissione Bilancio il parere contrario a due articoli, il 40 e il 41, che prevedevano stanziamenti di 1,2 e di 4,4 milioni di euro destinati agli stipendi del personale degli enti parco e agli enti gestori delle Riserve naturali. Al di là di ogni tecnicismo, vuol dire che 5,6 mln € di risorse per i dipendenti non ci sono e lo abbiamo appreso in commissione Ambiente. Una scelta riconducibile alla maggioranza e quindi al governo Musumeci, che certamente non può nascondersi, ma dovrà dare spiegazioni su quel che è successo”.

Onorevole Di Paola: secondo lei, in Sicilia, in questo momento, i fondi regionali mancano solo per i dipendenti di associazioni private? Ma lei dove vive?

“E cosa si è scelto invece di finanziare?”, ci racconta sempre il nostro Di Paola. “Nello stesso disegno di legge troviamo l’art. 18 che prevede contributi di 400.000 € per la ‘promozione turistica destinati ai Comuni della fascia costiera meridionale con popolazione compresa tra 30.000 e 42.000 abitanti nei quali insistono strutture portuali in cui non siano già attivi servizi di collegamento marittimo’. A quali Comuni ci si riferisce? Non ci vuole molto per pensare che sia una norma creata ad hoc per favorire qualche città in particolare, un abito cucito su misura per aiutare qualcuno a scapito di altri, come al solito”.

Tutto legittimo, onorevole Di Paola: e invece i soldi a babbo morto da dare alle associazioni ambientaliste a scapito di chi andrebbero?

“Inoltre – prosegue il deputato M5S – l’art. 21 prevede un fondo di 2 mln € di sostegno per l’acquisto di biglietti aerei: una specie di continuità territoriale, in favore di studenti e lavoratori, ma sembra solo una norma propagandistica, in quanto i rimborsi previsti sono veramente irrisori”.

Quindi, ci faccia capire onorevole Di Paola: rimborsare i cittadini siciliani taglieggiati dai prezzi esorbitanti dei biglietti aerei è meno importante che pagare gli stipendi dei dipendenti di associazioni private?  

“Perché il funzionamento dei Parchi viene così tanto messo a rischio? – aggiunge il nostro deputato grillino -. Sono enti che fanno da sentinella sul territorio, ma probabilmente il governo non ha tra le sue priorità le politiche ambientali, altrimenti la sua maggioranza non avrebbe sottratto, come sta avvenendo fino a questo momento, ben 5,6 mln € di risorse”.

Apprendiamo, così, che i Parchi siciliani, ce lo dice sempre l’onorevole Di Paola, funzionano.

Per carità, in alcuni casi i Parchi siciliani sono serviti a qualcosa; ma, nella maggioranza dei casi, i Parchi siciliani, da quando sono stati istituiti, hanno creato solo costi e, soprattutto, disagi per gli agricoltori e per i normali cittadini. 

E’ evidente, onorevole Di Paola, che lei, pur essendo un parlamentare, non si è mai confrontato con i problemi reali degli agricoltori e, in generale, dei cittadini che vivono nei territori inglobati nei Parchi siciliani e, in molti casi, anche con chi si ritrova a vivere dentro alcune Riserva naturali della Sicilia.

Non ne siamo stupiti: anche questo, infatti, spiega il pessimo risultato elettorale del Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni europee. Le ricordo, infatti, che, fatti quattro conti, il Movimento 5 Stelle, alle ultime elezioni europee, in Sicilia, non ha preso il 30% dei voti, ma poco più del 6%, per il semplice fatto – aritmetico – che è andato a votare un siciliano su tre.

Qualche domanda, infine, al presidente della Regione siciliana, onorevole Nello Musumeci, e all’assessore al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro.

Egregio presidente ed egregio assessore: ma non vi eravate impegnati a mettere la parola fine alle convenzioni tra la Regione siciliana e le associazioni ambientaliste? Come finì ‘sta storia? A tarallucci e vino?

Fateci capire, presidente Musumeci e assessore Cordaro: allo stato attuale dei fatti, come denunciato dal SIFUS (e non dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle: quando si dice fare opposizione era opposizione: è vero onorevole Giancarlo Cancelleri e onorevole Giampiero Trizzino?), manca, nelle aree verdi siciliane, il 50% dei viali parafuoco perché avete ritardato l’avvio al lavoro degli operai della Forestale (COME POTETE LEGGERE QUI), quasi sicuramente per mancanza di soldi. E adesso cosa scopriamo? Che il Parlamento siciliano stava per erogare 6 milioni di euro ad associazioni private!

Invece di erogare questi fondi regionali ad associazioni private, perché non date in gestione alla Forestale – con la supervisione dell’ex Azienda Foreste della Regione siciliana (che i vostri ‘intelligenti’ precedessori hanno in parte massacrato) – le Riserve naturali oggi gestite da privati?

Guardi che noi, presidente Musumeci e assessore Cordaro, non abbiamo affatto dimenticato il sì pronunciato da una di queste associazioni ‘ambientaliste’ al progetto di un Resort da realizzare al confine di una Riserva naturale della nostra Isola. 

Scusate se insistiamo, presidente Musumeci e assessore Cordaro: per ‘risparmiare’ avete ridotto il personale del Corpo Forestale della Regione siciliana – dove storicamente hanno sempre prestato servizio tecnici di elevatissima professionalità – da 900 a 250 unità e, adesso, scopriamo che la stessa Regione deve continuare a foraggiare le associazioni ambientaliste: cioè quelle associazioni che dovrebbero controllare l’operato della Regione siciliana! Ma un po’ di serietà no?

Capiamo che gli ‘ambientalisti’ non si pongano il problema di controllare l’operato di un soggetto che li finanzia con contributi a fondo perduto: ma che il problema non ve lo poniate voi, onorevole presidente della Regione e onorevole assessore al Territorio e Ambiente, beh, questo, politicamente parlando, è molto più grave.

Quanto ai Parchi naturali della Sicilia, va rivista la legge. Tutelando i cittadini e gli agricoltori, non i burocrati che fanno quello che vogliono.

Tanto vi dovevamo.

 

 

Foto tratta da flickr.com 

 

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