Errare è umano, perseverare è lo sport preferito del PD/ MATTINALE 327

1 luglio 2019

Con questo articolo proveremo a illustrare perché il PD, dal 2014 ad oggi, non ne ha fatta una giusta. La nostra, ovviamente, è una tesi. Che si riassume così: il Partito Democratico, oggi, non è più interessato all’emancipazione sociale dei lavoratori dal capitale e dallo sfruttamento: al contrario, sostiene questo sistema di sfruttamento dei lavoratori incarnato dalla UE dell’euro. Questo spiega il perché difende la prima Sea Watch che passa: perché è l’unica cosa che gli è rimasta   

C’è, in Italia, una battaglia politica e sociale sbagliata che, dal 2014 ad oggi, non sia stata patrocinata dal PD? Ce lo chiediamo alla luce degli ultimi avvenimenti andati in scena a Lampedusa, dove una delegazione di parlamentari del Partito Democratico si è catapultata sulla nave dell’ONG Sea Watch per patrocinare la causa della “Capitana”.

Non ci vuole molto a capire quanto forte sia, oggi, la ‘nostalgia’ per gli anni d’oro dell’operazione Mare Nostrum, quando filantropia e affarismo filavano d’amore e d’accordo, trasportando migliaia di migranti dall’Africa all’Europa, passando per l’Italia (in verità, nel 90% dei casi, le navi cariche di migranti approdavano in Sicilia).

A proposito del ruolo delle navi ONG il procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro, è stato chiarissimo:

““Le ONG fanno parte di un sistema profondamente sbagliato, che affida la porta d’accesso all’Europa a trafficanti che sono criminali senza scrupolo. Questo è l’aspetto sbagliato delle cose che non risponde né a senso di umanità, né di solidarietà. E non parlo di inchieste in corso, non lo farei con i giornalisti ma di un fenomeno generale” (QUI UN NOSTRO ARTICOLO).

Ora anche un uomo di sinistra come Nicola Quatrano, ex Pubblico ministero della Tangentopoli napoletana degli anni ‘90, che oggi collabora con l’Osservatorio Internazionale, un organismo che offre assistenza legale gratuita ai perseguitati politici e religiosi del Nordafrica, è piuttosto critico con la sinistra:

“La sinistra – dice Quatrano – ha sbagliato nell’ergere a ruolo di eroina una che ha compiuto un ricatto, compatibile con la mission della sua Ong e basta: prendere i profughi e portarli in Italia, e solo in Italia. Lo hanno deciso loro, quelli della Sea Watch, e basta. Contribuendo anche loro a mettere a repentaglio la vita dei 42 profughi”.

La domanda è: perché parlamentari e dirigenti si comportano così? Forse una risposta si può provare a elaborarla. Ovviamente la nostra è una tesi che prova a spiegare il perché il Partito Democratico, oggi, sembri impegnato a commettere errori su errori, difendendo i diritti civili e dimenticando i diritti sociali.

Non che il PD, dall’atto della sua nascita, abbia fatto vedere chissà che cosa. Del resto, l’incontro tra le “due Chiese” – quella cattolica e quella comunista – già a metà degli anni ’70 del secolo passato non annunciava niente di buono.

Nel 1977 lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia dava alle stampe il romanzo Candido ovvero un segno fatto in Sicilia. In quest’opera, come gli capitava spesso – non a caso Sciascia merita di stare accanto ai grandi scrittori siciliani del ‘900, da Luigi Pirandello a Federico De Roberto (che era, in realtà, un napoletano ‘sicilianizzato’) – lo scrittore di Racalmuto precorreva i tempi e anticipava gli esiti nefasti del confluire del cattolicesimo nel comunismo e del comunismo nel cattolicesimo…

Eh sì: alla fine, il Partito Democratico non è altro che il prodotto dell’alleanza tra ex democristiani ed ex comunisti: e – alla luce dei disastrosi risultati odierni – non è facile capire se il PD è così fallimentare perché composto dai peggiori democristiani e dai peggiori comunisti, o se il ‘miscuglio’ è sbagliato a prescindere.

Oggi il PD cavalca le ragioni della “Capitana”: ma quali altre battaglie dovrebbe patrocinare?

I diritti dei lavoratori, il PD renziano, se li è giocati con l’attacco allo Statuto dei lavoratori e con il Jobs Act.

E che dire dell’attacco alla Costituzione italiana, per conto dell’Unione Europea dell’euro? Per fortuna il 60% degl’italiani ha ‘bocciato’ la folle riforma costituzionale di Matteo Renzi. Ma a patrocinare questa battaglia è stato il PD: e ha poca importanza giustificarsi dicendo che “era il PD di Renzi”: è stato questo partito a provare a stravolgere la Costituzione italiana del 1948.

Vogliamo parlare della ‘Buona scuola’? Ancora oggi tanti, tantissimi docenti meridionali sono costretti a vivere al Nord a causa di una riforma sbagliata imposta dal PD.

Vogliamo parlare dell’ILVA, l’acciaieria di Taranto che andava chiusa e, invece, è ancora aperta? (noi speriamo ancora per poco). Non è stato l’allora Ministro del PD, Carlo Calenda, a battersi per tenere aperta un’acciaieria che ancora oggi inquina? E la sconfitta elettorale del Movimento 5 Stelle alle elezioni europee non è forse cominciata quando ha fatto proprie le tesi dell’ex Ministro Calenda?

Lo stesso discorso vale per la TAP, il folle gasdotto che sventrerà la costa del Salento.

Vogliamo parlare del Sud, massacrato dai Governi del PD di Renzi e Gentiloni? Come si fa a dimenticare le dichiarazioni dell’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, che motivava il taglio agli investimenti ferroviari nel Sud dicendo che nel Sud le Ferrovie non dovevano investire perché c’erano le rocce? (QUI L’ARTICOLO).

Per non parlare della Regione siciliana le cui finanze sono state prosciugate dai Governi nazionali del PD, con il consenso dei parlamentari regionali del PD e, in particolare, del PD siciliano. Le difficoltà che oggi colpiscono la Sicilia sono frutto dei due ‘Patti scellerati’ firmati, nel 2014 e nel 2016, dall’allora capo del Governo nazionale, Renzi, e dall’allora presidente della regione, Rosario Crocetta. E anche da altri provvedimenti adottati sempre dal Governo Crocetta, come la cancellazione dei crediti dal Bilancio regionale.

Il fatto che nessuno oggi ricordi questi fatti non significa che il PD non ne sia responsabile: sono, semmai, i siciliani che votano ancora PD (pochi, per fortuna) che si dovrebbero interrogare sul perché votano una forza politica che ha governato contro gli interessi della Sicilia.

Basta questo a spiegare il perché il PD, oggi, cavalca la difesa a oltranza di ‘casi’ come quello della Sea Wath? No.

C’è una possibile spiegazione generale, che è anche il ‘corretto’ riconoscimento, da parte di parlamentari e dirigenti del PD, che qualcosa è cambiato nell’essenza di questo partito.

Il PD, oggi, non può difendere i lavoratori perché non è più il partito dei lavoratori. Non lo è perché ha patrocinato e perché continua a patrocinare cause che penalizzano i lavoratori.

Scelte legittime, per carità. Il problema è che il PD, oggi, occupa uno spazio politico che non ha nulla a che vedere con la sinistra. Qualcuno obietterà: il problema riguarda quasi tutti i Partiti Socialisti presenti in Europa, a cominciare dal partito che dovrebbe rappresentarli tutti: il PSE (Partito Socialista Europeo). Vero: e infatti i socialisti europei perdono quasi ovunque.

Interessante, al riguardo, un post sulla propria pagina Facebook del filosofo e commentatore marxista, Diego Fusaro:

“Già nel 1843, con il suo testo ‘Sulla questione ebraica’, Marx aveva smascherato la questione dei diritti civili come diritti del bourgeois o, diremmo oggi, del consumatore, che tanti diritti ha quanti può acquistarne. ‘È assurdo – diceva Marx – che gli ebrei chiedano l’emancipazione in quanto ebrei. Essi debbono lottare per l’emancipazione sociale dal capitale, per l’emancipazione umana, come i cristiani e gli islamici aggiungiamo noi. Lo stesso valga per omosessuali e lgbt: essi debbono lottare per l’emancipazione sociale dal capitale e dallo sfruttamento’. La lotta civile che invece oggi conducono, e che non a caso vede protagonista Goldman Sachs, è la lotta che non tocca il rapporto di classe, ma lo presuppone”.

Oggi il PD è un partito schierato con il capitale e non con i lavoratori. Non a caso difende l’attuale Unione Europea dell’euro, controllata dalle multinazionali. 

Il vero nodo è questo. Privo di riferimenti nel mondo dei lavoratori, a parlamentari e dirigenti non restano che i ‘diritti civili’. Più che un partito politico di sinistra, il PD, oggi, è un Partito Radicale allargato. Non potendo lottare per emancipare i lavoratori “dal capitale e dallo sfruttamento”, parlamentari e dirigenti del Partito Democratico cavalcano la prima Sea Watch che passa, perché, alla fine, queste battaglie civili sono le uniche cose che gli sono rimaste.

E questo non vale solo per gli ex comunisti che hanno rinnegato Marx e Gramsci, ma anche per i cattolici che si attardano ancora nel PD, che invece hanno rinnegato le radici del Cattolicesimo sociale, penalizzati, anche, dalla confusione che imperversa nella Chiesa cattolica di oggi.

 

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