‘Caso’ Sea Watch: “La sinistra ha sbagliato nell’ergere a ruolo di eroina una che ha compiuto un ricatto”

1 luglio 2019

Lo dice Nicola Quatrano, ex Pubblico ministero della Tangentopoli degli anni ’90, oggi tra i protagonisti di ‘Osservatorio internazionale’, organismo che offre assistenza legare gratuita ai perseguitati politici e religiosi del Nordafrica 

La Sea Watch ha fatto guadagnare voti alla Lega di Matteo Salvini? Ne è convinto l’ex Pubblico ministero della Tangentopoli napoletana degli anni ‘90, Nicola Quatrano. Oggi in pensione, Qautrano collabora con l’Osservatorio Internazionale offrendo assistenza legale gratuita ai perseguitati politici e religiosi del Nordafrica.

Le dichiarazioni di Quatrano vengono riportate in un articolo di QUOTIDIANO.NET (che potete leggere qui per esteso):

“La capitana Rackete, in nome della sua Ong, ha deciso come una bulla di imporre l’agenda politica della sua Ong: costringere l’Italia ad accogliere i profughi. Altrimenti non si spiega perché, pur sapendo che il porto di Lampedusa sarebbe stato chiuso per chissà quanto tempo, non si è diretta a Tunisi, in Grecia, in Turchia o in Israele. Nossignore: ha girato intorno all’isola per 14 giorni fino a quando gli eventi in qualche modo non l’avrebbero costretta a entrare in Italia”.

“Da uomo di sinistra – aggiunge Qatrano – dico che è sconfortante l’incapacità della sinistra di proporre un ragionamento sensato sui temi della gestione dei flussi migratori, limitandosi a fare il tifo da stadio pro la capitana e contro Salvini, sulla pelle dei poveri 42 profughi”.

“La sinistra – prosegue l’ex Pm della Tangentopoli napoletana – ha sbagliato nell’ergere a ruolo di eroina una che ha compiuto un ricatto, compatibile con la mission della sua Ong e basta: prendere i profughi e portarli in Italia, e solo in Italia. Lo hanno deciso loro, quelli della Sea Watch, e basta. Contribuendo anche loro a mettere a repentaglio la vita dei 42 profughi”.

“Temo che questa vicenda abbia fatto guadagnare a Salvini molti punti percentuali in più nei consensi – precisa Quatrano -. La risposta ai temi complessi della gestione dei flussi migratori non può essere l’accoglienza tout court e basta. Nessun Paese al mondo può dire ‘venite tutti qui’, per la semplice ragione che non è possibile. Bisogna riaprire una vertenza con l’Unione Europea, ridiscutere la redistribuzione dei migranti, e una trattativa seria non si può aprire attraverso ricatti e ricattini, forzando i blocchi tra gli applausi dei parlamentari PD”.

Foto tratta da napolitoday.it

QUI PER ESTESO L’ARTICOLO DI QUOTIDIANO.NET

 

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