Elezioni europee: in Italia vince la Lega, in Sicilia vince l’astensione

27 maggio 2019

La notizia più importante, per la Sicilia, è che ha stravinto l’astensione: due elettori su tre, nella nostra Isola, non sono andati a votare. A livello nazionale, la Lega di Salvini, com’era nelle previsioni, vince le elezioni europee. Mentre il Movimento 5 Stelle conferma, grosso modo, il voto delle elezioni europee di cinque anni fa, ma perde oltre 10 punti rispetto alle elezioni politiche dello scorso anno. E il motivo  semplice: i grillini pagano il tradimento verso il Sud

Com’era nelle previsioni, la Lega è il primo partito politico italiano. Ed è anche logico, come abbiamo più volte scritto nei giorni scorsi: tutta la campagna elettorale è stata impostata sui temi politici italiani, alla faccia delle elezioni europee, e siccome la Lega è un partito che, governando, ha dato risposte concrete al proprio elettorato è stata premiata.

E’ anche interessante in dato siciliano, che è quello che a noi interessa di più, perché siamo in Sicilia. Ebbene, la speranza di un drastico calo del voto, che abbiamo messo nero su bianco nelle nostre previsioni elettorali, si è verificata: nella nostra Isola si è recato a votare solo il 37,6% degli elettori: ciò significa che il oltre il 62% degli elettori siciliani non è andato a votare.

Questo è un grande successo: la dimostrazione che i due terzi dei siciliani non ha seguito le indicazioni di politica nazionale arrivate da una pessima campagna elettorale, ma ha ragionato guardando all’Unione europea dell’euro: ebbene, vista dalla Sicilia, l’Unione europea dell’euro è un grande imbroglio che ha penalizzato la nostra Isola: da qui la scarsa affluenza al voto.

Tutto sommato, se guardiamo alle nostre previsioni – che risalgono al 24 Maggio, cioè a quattro giorni fa, molto delle cose che abbiamo scritto si sono rivelate giuste (QUI IL NOSTRO ARTICOLO DI DEL 24 MAGGIO).

La vittoria della Lega, per noi, era scontata:

“Vincerà la Lega di Salvini (QUI IL NOSTRO ARTICOLO). E vincerà non perché è bravo il leader dei leghisti, Salvini, ma perché i suoi avversari non esistono… Mettiamo prima i leghisti perché, a nostro avviso, supereranno i grillini. Per un motivo semplice: perché la Lega, nel Centro Nord, ha dato risposte al proprio elettorato; mentre i grillini, nel Sud, dove hanno vinto le elezioni politiche del marzo 2018, hanno solo fatto danni su danni”.

I nostri lettori ce ne daranno atto: la nostra previsione si è rivelata esatta.

Quello che non ci aspettavamo era il calo così drastico del Movimento 5 Stelle che, addirittura, viene superato, anche se di poco, dal PD.

E’ vero, il PD guadagna qualche punto rispetto alle elezioni politiche del marzo 2018, perché passa dal 18 al 21%. Ma quello che nessuno ricorda – e ci piacerebbe capire il perché – è che alle elezioni europee di cinque anni fa il PD ‘viaggiava’ sul 40%.

Di fatto, rispetto a cinque anni fa, il Partito Democratico perde quasi il 20% dei voti! 

Non solo. Sono discutibili anche i 3 punti percentuali in più rispetto alle elezioni politiche dello scorso anno. Non abbiamo i dati precisi, ma a noi risulta che, rispetto alle elezioni politiche dello scorso anno sia aumentata l’astensione. A nostro modesto avviso, il PD, rispetto al 4 marzo del 2018, non ha preso molti più voti. Sarà interessante confrontare i due dati.

Tra i dati nazionali degni di cronaca c’è il successo di Fratelli d’Italia, che superano lo sbarramento del 45: e questo noi l’avevamo previsto:

“In Sicilia – abbiamo scritto quattro giorni fa – noi vediamo messi bene Fratelli d’Italia. Perché? Perché la scissione di Catania ha fatto ricompattare attorno alla figura di Giorgia Meloni tanti ex di AN della nostra Isola. Questo significa che superare il 4%, per questa formazione politica, non dovrebbe essere un problema. E siccome siamo convinti che a livello nazionale il partito della Meloni supererà il 4%…”.

Fratelli d’Italia, almeno fino a questo momento (in questo momento il nostro orologio segna l’una e 34 di notte), ha superato il 4%. Anzi, se dobbiamo essere precisi, in Sicilia è quasi all’8%: di fatto, Giorgia Meloni, in Sicilia ha ricostituito una formazione politica che ha quasi gli stesso voti di Alleanza nazionale: e di questo risultato deve ringraziare il ‘genio’ di Gianfranco Miccichè, coordinatore di Forza Italia nella nostra Isola e presidente del Parlamento siciliano, che ha pensato bene di ‘regalare’ a Fratelli d’Italia tutta l’ala catanese dei berlusconiani: magari Miccichè era d’accordo con la Meloni e non ha detto nulla…

Quattro giorni fa abbiamo scritto che in Sicilia Fratelli d’Italia “potrebbe anche eleggere un eurodeputato. Noi pensiamo a Raffaele Stancanelli, già deputato e assessore regionale, già già parlamentare nazionale, già sindaco di Catania. Stancanelli, che potrebbe portarsi dietro anche un ‘pezzo’ dell’elettorato dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, a nostro avviso, dovrebbe risultare il candidato più votato a Catania e provincia”.

Dello scenario nazionale non ci sembra ci sia molto altro da segnalare. Anzi, una cosa la dobbiamo segnalare: una nostra previsione sbagliata. Noi, a proposito di ‘Più Europa’, davamo per scontato che questa forza politica sarebbe riuscita a superare il 4%. Fino ad ora il 4% non c’è. noi pensavamo che l’appoggio del finanziere George Soros – grande sponsor di ‘Più Europa’, avrebbe fatto la differenza. Fino a questo momento ci siano sbagliati, anche se di qualche 0,3-0,4%.

Esatta si è rivelata la nostra previsione sul Movimento 5 Stelle in Sicilia. Abbiamo previsto il calo di questa forza politica a livello nazionale: ma nella nostra Isola, anche per mancanza oggettiva di avversari, eravamo certi che avrebbe riconfermato il ruolo di primo partito. E così è stato. Anche se non ci aspettavamo che i grillini, in Sicilia, avrebbero preso quasi il 30% dei voti: noi li davamo sul 25-26%.

Quello che non abbiamo previsto – questo lo dobbiamo dire per onestà di cronaca – è il balzo in avanti della Lega in Sicilia così marcato.

Noi ipotizzavamo al secondo posto la lista di Forza Italia, non perché questa formazione politica ci sembrava forte, ma perché in questa lista sono confluiti gli ex democristiani dell’UDC e del Cantiere Popolare. Tre formazioni politiche in una lista ci sembravano agguerrite: invece Forza Italia, UDC e Cantiere Popolare hanno ottenuto un risultato deludente: fino a questo momento sono al 14% e se non prenderanno qualche punto in più rischiano di non prendere il secondo seggio.

Noi, invece, abbiamo previsto il sorpasso della Lega sul PD:

“La lista che potrebbe classificarsi al terzo posto, ancora a nostro modesto avviso, è quella della Lega di Salvini. Lo diciamo con fastidio, perché noi non amiamo i leghisti: ma qualcosa ci dice che i leghisti potrebbero prendere gli stessi voti – o addirittura superare – il PD. Perché in Sicilia, la gente che vota Lega, in molti casi, non lo dice: ma c’è. E non sono pochi. Anzi”.

Invece la Lega di Salvini, in Sicilia, almeno fino a questo momento, è il secondo partito della Sicilia con il 22% dei voti. Però il sorpasso dei leghisti sul PD – da noi ipotizzato – si è materializzato in pieno.

Per la Lega di Salvini in Sicilia due seggi sono sicuri. Quando lo abbiamo scritto tre mesi fa, o giù di lì, ci hanno preso per matti. I fatti, però, ci stanno dando ragione.

Mettendo assieme, in Sicilia, i voti del Movimento 5 Stelle e della Lega, si arriva a oltre il 50%: quindi l’ipotesi lanciata qualche giorno fa dal nostro Carmelo Raffa è più che mai esatta: se si dovesse andare al voto per le elezioni regionali siciliane, grillini e leghisti vincerebbero senza problemi!

Andiamo al PD siciliano. Mentre scriviamo le proiezioni danno il PD siciliano a poco meno del 19%. La sfacciataggine dei dirigenti di questo fallimentare partito, ne siamo certi, li porterà a dire che quasi quasi hanno vinto.

Peccato che alle elezioni europee di cinque anni fa, in Sicilia, il PD ha raggiunto il 33,6% dei voti. Ciò significa che il Partito Democratico siciliano, rispetto al 2014, perde oltre il 15% dei voti! Di conseguenza, l’attuale, decadente dirigenza di questo partito dovrebbe analizzare le ragioni di una pesante sconfitta e chiedersi com’è possibile che una formazione politica come la Lega è riuscita a superarlo!

Che altro c’è da commentare? Che abbiamo previsto il flop de La Sinistra in Sicilia? Ma questo era fin troppo facile. Un partito che dice di essere alternativo al PD mentre a Palermo amministra con la Giunta comunale renziana di Leoluca Orlando non è credibile. E infatti gli elettori hanno capito il gioco – tutto imperniato sulla ricerca di poltrone di questa ininfluente forza politica – e si sono comportati di conseguenza…

Ci aspettavamo qualcosa in più dai Verdi: ma in Italia il meccanismo che ha portato questa forza politica a prendere tanti consensi in altre parti d’Europa non è scattato (su questo finto successo dei Verdi in Europa torneremo a parlare in un articolo a parte).

 

 

 

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti