Palermo, residenze anagrafiche per i migranti, sgomberi per i senza casa della città

22 marzo 2019

A Palermo la direttiva del Ministro Salvini che viene l’iscrizione anagrafica per i migranti che non ne avrebbero diritto non si applica. Ma questo non preoccupa lo stesso Ministro degli Interni, che dopo la vicenda ‘Diciotti’ è venuto a miti consigli… Intanto i senza casa di Palermo che hanno occupato abusivamente locali del Comune vengono mandati via. Dove? Bella domanda… 

di Antonino Privitera

Dai provvedimenti che vediamo adottati dall’amministrazione comunale di Palermo sorge spontanea la riflessione sugli effetti che producono le azioni poste in atto. Mentre si erge a paladino degli immigrati accendendo scontri feroci col Ministro degli Interni, il sindaco Leoluca Orlando, con la stessa determinazione, dà direttive per procedere agli sgomberi di alloggi occupati dai cittadini palermitani.

A dire il vero in queste diatribe il sindaco sa destreggiarsi molto bene! Da sempre ha adottato il metodo di puntare il più in alto possibile per potere cadere sempre in piedi (un po’ come d’istinto capita al gatto quando cade:  sopravvive se cade sulle quattro zampe!). Nelle sue azioni lo aiutano molto le incertezze ed i provvedimenti legislativi, capaci di a creare le condizioni di fare e non fare allo stesso tempo.

IL DECRETO SALVINI? A PALERMO NON SI APPLICA – Il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha emanato una direttiva a seguito del Decreto Sicurezza che vieta l’iscrizione anagrafica di chi non è titolare di protezione internazionale. Nelle scorse settimane i sindaci buonisti e di sinistra si erano ribellati ed hanno minacciato di non applicare il Decreto perché avrebbe tolto diritti ai migranti.

In realtà, i servizi sanitari restano garantiti, ma Orlando ha deciso comunque di tirare dritto e sembra che abbia già firmato personalmente i documenti anagrafici per circa 60 persone, dopo aver detto:

”E’ un provvedimento amministrativo che ha basi giuridiche ed amministrative solide, anche se so già che qualcuno parlerà di provvedimento politico per distogliere dal suo contenuto più profondo: la tutela dei diritti di tutti e di ciascuno, come garanzia delle libertà per tutti e per ciascuno”.

E SALVINI? MUTO… – La coerenza, da parte del sindaco, merita il giusto riconoscimento mentre non si intravede quella del Ministro che, dopo avere detto che i sindaci, tra i quali Orlando, erano tenuti al rispetto delle leggi, si guarda bene dall’intervenire per sanzionare coloro che disattendono il provvedimento. Forse lo spauracchio del caso Diciotti lo ha fatto soprassedere…

Tutto si può dire al sindaco Orlando tranne che non abbia a cuore l’accoglienza degli stranieri in città, anzi ha sempre sostenuto che “a Palermo non ci sono stranieri, chi arriva è a casa sua”. Così si è comportato anche con i Rom in occasione dello sgombero del campo della Favorita ai quali ha trovato una sistemazione nei beni comunali disponibili, mentre per alcuni nuclei familiari è stato dato un sostegno economico da parte dell’amministrazione per l’affitto in appartamenti privati.

In questo baillame “internazionale” costituito di extracomunitari immigrati irregolari per la legge dello Stato, ma non per Orlando; nomadi non più nomadi; occupanti abusivi di alloggi destinati ad assegnatari; assegnatari senza alloggio; morosi non paganti perché abusivi, ecco che entra in gioco la Regione con un provvedimento di sanatoria per gli abusivi, prevedendo che le famiglie che hanno occupato un immobile di edilizia pubblica prima del 31 dicembre 2017 e che comunque hanno i requisiti di legge per l’inserimento nelle graduatorie d’assegnazione potranno ora divenire assegnatarie a tutti gli effetti.

Nell’esprimere tutta la soddisfazione il sindaco Orlando, nel rivendicare la paternità del provvedimento sottolinea:

“Per migliaia di famiglie si avvia oggi un percorso di dignità, diritti, legalità ed affrancamento da situazioni di controllo anche mafioso nella fruizione dei servizi. Un ulteriore effetto positivo del provvedimento sarà quello di un corposo ‘snellimento’ delle graduatorie Erp, in quando molte delle famiglie presenti in tali liste sono già occupanti di un alloggio pubblico di cui potranno ora essere legittime assegnatarie”.

LO SGOMBERO DI VIA SAVAGNONE – Ma che succede a Palermo sulla problematica delle occupazioni abusive e degli sgomberi? E’ evidente che la patata è bollente e non accenna a raffreddarsi… Qualche mese fa anche Stefania Petix, di Striscia la Notizia, è stata aggredita ed a seguire è intervenuto il Ministro Salvini – a dire il vero con grande prudenza – sollecitando il Comune a intervenire.

Così due palazzine che erano in affitto dal Comune sono oggi vuote. Negli anni passati erano sede di uffici comunali. Poi, degli uffici comunali, non se n’è saputo più nulla. E le due palazzine sono state occupate da famiglie senza casa.

Poi – come già ricordato – è arrivata Striscia la notizia, c’è stata l’aggressione e le quasi venti famiglie che occupavano le palazzine sono state mandate via. Dove? Alcune famiglie sono in affitto per sei mesi (poi – cioè un uno o due mesi – non si capisce che faranno). Di altre famiglie non sappiamo.

Quello che si sa è che le due palazzine, oggi, presentano porte e finestre murate. Edifici vuoti inutilizzati.

Recentemente anche la struttura di proprietà del comune in Piazzetta della Pace – in parte adibita a dormitorio a cura di associazioni di volontariato – è all’attenzione dell’amministrazione per lo sgombero motivato da “problemi strutturali”, azione che ha fatto andare su tutto le furie i responsabili dell’associazione ritenendola priva di fondamento.

Di fatto, la manovra ad ampio raggio coinvolge più soggetti e tanti nuclei familiari palermitani che, occupando immobili abusivi, si erano convinti di potere godere un periodo di tranquillità. Invece il Comune di Palermo ha iniziato a sgomberare molti alloggi emanando una direttiva che prevede di “destinare gli immobili all’emergenza delle famiglie regolarmente richiedenti secondo l’apposito regolamento comunale” e di “attivare tutte le misure necessarie alla tutela del patrimonio pubblico; di verificare lo stato dell’arte delle occupazioni abusive, in modo particolare quelle relative ai beni confiscati assegnati al Comune di Palermo; di verificare e riattivare gli iter amministrativi ed operativi per gli sgomberi, seguendo l’ordine cronologico di avvenuta conoscenza dell’occupazione e dell’emissione dei relativi provvedimenti, nonché tenendo conto degli immobili già assegnati a famiglie in emergenza abitativa…”.

Le considerazioni che si rilevano in città evidenziano che, con tali provvedimenti, non conosciuti e non partecipati agli interessati, il sindaco dimostra grande interesse per gli immigrati ed i Rom, ma non profonde altrettanta attenzione per le esigenze e le difficoltà dei palermitani… in difficoltà!

Ma questo non rischia di provocare una guerra tra poveri?

Foto tratta da palermotoday.it

 

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